Il Calciomercato comincia dalla difesa

Per un terzino che arriva, un altro se ne va. E’ quello che sta accadendo al supermercato Liverpool, che consapevole di aver chiuso un ciclo, sta smantellando la rosa. Uno dei veterani e tra terzini sinistri più forti al mondo, John Riise, sta per lasciare l’Inghilterra. Dopo l’autogol in semifinale contro il Chelsea, il difensore norvegese non è più visto molto bene tra i Reds, che hanno deciso di venderlo. E chi poteva tentare di acquistarlo, se non la Juve, che sta diventando una filiale del Liverpool?

Dopo aver acquistato Sissoko, essere ad un passo (letteralmente) da Xabi Alonso, dato che l’ultima offerta parla di 17 milioni, mentre la richiesta è di 18, ecco spuntare il nome del rosso difensore che potrebbe andare a comporre un reparto arretrato da Champions. Ma alla partenza di Riise dovrebbe corrispondere un arrivo. Gli emissari del Liverpool hanno già fatto un’offerta all’Udinese per Dossena, e sembra proprio che non fosse possibile rifiutarla.

Coppa Italia: Roma-Inter atto quarto

Roma vestita a festa in questo sabato di tarda primavera per l’ultimo atto di una stagione infinita. Di fronte le avversarie di sempre, i soliti noti, che da quattro anni a questa parte si contendono la Coppa nazionale, quel portaombrelli tanto snobbato ad inizio stagione che poi diventa quasi indispensabile vincere, per salvare la faccia a fine campionato.

Ancora Roma-Inter dunque, dopo un campionato intenso che ha visto i nerazzurri sempre avanti ed i giallorossi ad inseguire speranzosi fino al minuto sessantuno dell’ultima giornata. Alla fine ha vinto l’Inter, ma la Roma è uscita a testa alta dallo stadio Massimino, con la consapevolezza di aver giocato una splendida stagione.

Lo sanno bene i tifosi, accorsi a Fiumicino ad attendere la squadra di ritorno da Catania al grido di Coppa Italia sarà, per concludere la stagione così come era cominciata, alzando cioè un trofeo.

Umiliazione Juve, sconfitta 2-1 dal South China

Comincia male la tourneè cinese dei bianconeri. La partita d’esordio vede i ragazzi di Ranieri soccombere 2-1 contro il South China, una squadra poco più che amatoriale. “Il nostro non vole essere un semplice blitz, ma una semina. Nel mondo ci sono 160 milioni di potenziali tifosi, 80 dei quali in Cina”. Queste le parole dell’a.d. Blanc, ma viste le premesse, mi sa tanto che questi 80 milioni di tifosi potrebbero finire per tifare per qualche altra squadra.

Certo, la Juve giocava con assenze molto importanti. Non c’erano infatti i nazionali Del Piero, Buffon, Camoranesi e Chiellini; gli Under 21 Giovinco, Marchisio e De Ceglie, Iaquinta è ancora infortunato, e a lui si è affiancato Nedved, mentre Trezeguet ha la testa in Francia, dato che sua moglie gli sta per regalare un altro figlio. Ma la Juve è sempre la Juve, e certe figure andrebbero certamente evitate.

Luigi Ferraris di Genova: uno stadio “inglese”

E’ uno degli impianti più antichi d’Italia, qualcuno dice anche tra i più belli, o comunque tra quelli in cui si può godere meglio godere dello spettacolo sportivo. Stiamo parlando del Luigi Ferraris di Genova, la cui costruzione viene fatta risalire al 1909. Poche le documentazioni dell’epoca relative alla messa in opera dei lavori. L’unica certezza è che lo stadio venne inaugurato il 22 gennaio 1911 con la gara tra Genoa ed Internazionale.

Quattro mesi dopo lo stadio Marassi divenne definitivamente la casa del club rossoblu, che fino ad allora giocava le partite interne anche sul Campo di San Gottardo.

Inizialmente la capienza dell’impianto era di 20.000 spettatori e solo in seguito si apportarono delle modifiche per l’ampliamento e la costituzione di una struttura all’altezza dei club di serie A.

Verso Euro 2008: Croazia

Il ct croato Slevan Bilic è uno dei primi a diramare la convocazione di soli 23 calciatori per Euro 2008, dato che quasi tutti gli allenatori hanno deciso di convocare più scelte per il ballottaggio finale. L’Italia ne ha convocati 24, c’è chi ne ha convocati 26, la Francia addirittura 30. I croati invece, forti anche della convinzione di aver raggiunto un certo grado di forma, grazie anche al fatto di aver eliminato la più quotata Inghilterra, non temono pretattiche o infortuni, e partono sin da subito con i 23 ufficiali.

Il gruppo B, che li vedrà giocare contro i padroni di casa dell’Austria, la Germania e la Polonia, verrà affrontato ovviamente senza il loro calciatore più talentuoso, quell’Eduardo falciato da Taylor in Premier League, che con il suo ritmo brasiliano nel sangue avrebbe fatto la differenza in una squadra forse troppo fisica, ma poco agile.

La maledizione di Mourinho sul tiro di Terry

Lui giura che tifava per i Blues, per la squadra che ha condotto per tre anni, senza mai riuscire a respirare l’aria della finale di Champions League. Ma l’altra sera avremmo voluto essere al suo fianco e vivere accanto a lui le emozioni della partita, dal gol di Ronaldo all’errore del suo capitano, fino alla parata decisiva Van Der Saar che ha di fatto consegnato la Coppa nelle mani del Manchester United.

Lui è Josè Mourinho, tecnico portoghese che gode di grande considerzione in giro per l’Europa, rimasto un anno ai box, dopo il benservito di Roman Abramovich lo scorso autunno.

Al suo posto Avram Grant, un tecnico sconosciuto, israeliano di origine e antipatico a molti, non per una questione di carattere, ma perché spesso gli si è stata rimproverata scarsa personalità. Tutte chiacchiere visto il finale di stagione super della squadra londinese, che ha rischiato di portare a casa il successo più grande. Mourinho dice che tifava per lui, ma avremmo voluto sentire le sue imprecazioni sulla rincorsa interrotta da Cristiano Ronaldo, con la palla che finiva tra le mani protese di Cech.

Ibou Ba si ritira

Ve lo ricordate Ibrahim Ba, detto Ibou? Era uno dei centrocampisti più in voga degli anni ’90, considerato una delle ali più forti a livello internazionale. Purtroppo, come molto spesso accade nel nostro campionato, il primo passo verso la fine della sua carriera lo fece firmando 11 anni fa per il Milan. Ora la sua carriera è finita davvero, a 35 anni ha deciso di ritirarsi, farà l’osservatore per i rossoneri in Africa.

Nato il 12 gennaio del ’73 a Dakar, acquisisce la doppia nazionalità senegalese e francese, che gli consente di girare liberamente per l’Europa. Famoso per la sua eccentricità, fu il primo nero, insieme ad Abel Xavier, ad ossigenarsi i capelli, sulla scia della moda lanciata negli States da Dennis Rodman, stella del basket Nba.

Gianluca Pagliuca: il Gatto di Casalecchio

C’era una volta l’Italia dei portieri, quando i ct erano costretti a delle lunghe notti insonni per scegliere il numero uno da spedire tra i pali di una porta. E c’era un volta Gianluca Pagliuca che toglieva il sonno ai ct, indecisi se mettere in porta lui o Marchegiani, lui o Peruzzi, lui o Zenga.

Ma lui era sempre al suo posto, a lavorare sodo per farsi trovare pronto, a sudare sul campo di allenamento per dimostrare che la classe non è acqua e che si può essere i più forti anche giocando in una piccola realtà di provincia.

La sua storia parte dall’entroterra bolognese, dove è nato ed ha cominciato a tirar calci ad un pallone come attaccante. Come spesso succede per il suo ruolo, non aveva la vocazione a fare il portiere, ma, complice una febbre del numero uno titolare, si ritrovò in portà visto che era il più alto della squadra.

Verso Euro 2008: Olanda

Anche Van Basten, come Donadoni, preferisce diramare una pre-lista di calciatori da portare in ritiro, che verrà scremata fra una settimana. La prima notizia è che Clarence Seedorf era stato convocato inizialmente dall’ex attaccante del Milan, ma siccome lui non si sente a suo agio con gli schemi del ct olandese, ha preferito rifiutare la convocazione. Così dopo aver saltato i mondiali di Germania, adesso Seedorf non parteciperà nemmeno agli Europei.

La lista presentata finora contiene 26 calciatori, tre in più di quelli definitivi, che saranno eliminati dalla lista dei portieri (4 i convocati finora) e due dagli attaccanti, convocati addiirittura in 7. Dando un’occhiata ai nomi, salta all’occhio come, nuovamente, sia stato escluso Roy Makaay, scarpa d’oro 5 anni fa con il Deportivo Lacoruna, oggi al Feyenoord, e anche il giovane terzino del Real Madrid, Drenthe, lasciato probabilmente alla nazionale Olimpica, dato che ha solo 21 anni.