38^ giornata: i verdetti aspettando l’Europeo

di Redazione 1

E fanno sedici! Stavolta l’Inter non è pazza e conquista il titolo al fotofinish, soffrendo per un’ora abbondante, prima di poter sfogare la gioia liberatoria. La Roma ha fatto la sua parte, andando a segno con Vucinic ad una manciata di minuti dall’inizio e cercando poi di contenere il furore agonistico di un Catania per niente intenzionato a scendere nella serie cadetta.

Come detto nella flash lanciata poco dopo il fischio finale, il sogno della Roma è durato per un’ora e un quarto, con l’orecchio alla radiolina, in attesa di notizie da Parma. E per quell’ora abbondante i giallorossi sono stati Campioni d’Italia, mentre il resto della classifica recitava Parma e Catania in B ed Empoli salvo in virtù del doppio vantaggio sul Livorno già retrocesso.

Poi al Tardini Ibrahimovic veniva buttato nella mischia, proprio lui, che non vedeva un pallone da 40 giorni, proprio lui che non segnava un gol su azione dalla gara di andata contro i gialloblu. Un segno del destino: Zatlan entra e ne segna addirittura due, scrivendo la parola fine su un campionato incerto fino all’ultimo ostacolo.


Intanto a centinaia di chilometri dal Tardini, il Catania continuava a credere al sogno salvezza ed in fondo per quanto dimostrato oggi, non avrebbe meritato la serie B. Ed alla fine della fiera arrivava il gol di Martinez che vale una vita: Catania salvo ed Empoli retrocesso, nonostante la vittoria per 2-1 sul Livorno.

Accesa anche la lotta per il quarto posto utile per la Champions del prossimo anno. A contenderselo Milan e Fiorentina in una lotta a distanza sull’asse Milano-Torino. Partivano male i rossoneri in svantaggio al 32′ per un gol spettacolare di Mesto. Poi Ancelotti mischiava le carte e l’ingresso di Cafu e Pato regalava al Milan quel pizzico di fantasia in più. Il giovane brasiliano pareggiava subito i conti su assist di Kakà ed il sogno Champions diventava realtà al 14′ grazie al solito Pippo Inzaghi.

La gioia durava però solo 17 minuti, fin quando a Torino Osvaldo non dava senso ad un’intera stagione, esibendosi in una spettacolare rovesciata che valeva l’ingresso nell’Europa che conta. A quel punto erano inutili i gol di Cafu e Seedorf: Milan in Uefa dopo anni di Champions.

Il resto dei risultati lascia il tempo che trova in classifica: la Lazio ha concluso in bellezza davanti al proprio pubblico (2-1 al Napoli); l’Atalanta ha avuto la meglio su un Genoa che aveva come unico obiettivo quello di mandare a segno il bomber Borriello (missione fallita e Del Piero capocannoniere con 21 gol). Pioggia di reti in Siena-Palermo e Cagliari-Reggina, entrambe finite 2-2.

Per quest’anno è finita. Ora accomodiamoci in poltrona in attesa delle convocazioni di mister Donadoni per gli Europei ormai alle porte.

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