Italiani insultati in Germania, Toni la prende con ironia

Ancora una volta i tedeschi hanno perso una buona occasione per stare zitti. La nuova pubblicità della Mediaworld tedesca (che in Germania si chiama Mediamarkt) si può definire tra il razzista e lo xenofobo, perchè vengono offesi prima di tutto le migliaia di italiani presenti in Germania per lavorare onestamente, e poi un’intera popolazione descritta come sessista e disonesta. Un attacco diretto forse dovuto all’umiliazione subita negli ultimi mondiali, in cui gli azzurri hanno fatto vedere i sorci verdi ai tedeschi, a cui quella partita non è ancora andata giù.

La pubblicità di cattivo gusto è divisa in 3 fasi (sperando che si limitino a queste e non ce ne siano altre), e che vede come protagonista un emigrato italiano, più simile a Borat che ad un nostro connazionale, con baffi neri, tuta aperta a far vedere lo stemma del tricolore in due pubblicità e la maglia numero 10 della nazionale nell’altra, occhiali da sole stile gigolò, catena d’oro e tanta strafottenza tipica, a loro dire, degli italiani. Il nome di questo pseudo-italiano è, guardacaso, Toni, come la punta che ha regalato lo scudetto al Bayern Monaco. Evidentemente la paura dell’attaccante nel prossimo torneo si fa sentire.

Manuel Rui Costa: uomo-assist e classe da vendere

In una rubrica dedicata ai numeri 10 non poteva certo mancare un capitolo su uno dei migliori interpreti degli ultimi venti anni, Manuel Rui Costa, portoghese di nascita, brasiliano nel tocco di palla.

Scoperto e sponsorizzato direttamente dal più grande portoghese di sempre (Eusebio), il talento lusitano ha mosso i suoi primi passi nella squadra del Benfica per la quale faceva il tifo sin da ragazzino e con quale ha chiuso la carriera qualche giorno fa.

Tra la partenza ed il ritorno nella squadra del cuore, Rui Costa ha vissuto 12 anni da italiano, (Fiorentina e Milan) e lasciando un ricordo indelebile nei cuori di chi ha potuto ammirare le sue magie in campo.

Verso Euro 2008: Portogallo

Una delle nazionali favorite per la conquista degli Europei è sicuramente il Portogallo. Il motivo principale è per la presenza nella rosa del calciatore più forte del mondo, Cristiano Ronaldo, che da solo ha trascinato alla vittoria della Premier League e della Champions il suo Manchester.

Ma non solo per quello. Infatti i rossoverdi possono vantare uno dei migliori allenatori al mondo, Luiz Felipe Scolari, già campione del mondo con il suo brasile, e una mix tra giovani di belle speranze (vedi Nani), e un gruppo già affiatato che ha condotto il Portogallo molto avanti nelle competizioni internazionali, fino ad arrivare in finale 4 anni fa, persa a sorpresa contro la Grecia. Ma allora Ronaldo aveva solo 19 anni e tanta strada da compiere. Ora quella strada l’ha fatta, ha già in bacheca numerosi premi, ai quali potrebbe presto aggiungere una coppa Europa.

Gli azzurri a Coverciano tra sorrisi e strip!

Si aspettava solo l’atto conclusivo della stagione 2008/’08 per dare finalmente inizio alle danze. Archiviata anche la Coppa Italia, prepariamoci dunque a mangiare pane e calcio per un altro mese abbondante, con l’Europeo che occuperà quasi completamente la scena su giornali, tv e blog.

Da ieri la Nazionale azzurra è a Coverciano per il classico raduno pre-europeo, primo passo verso la manifestazione continentale. Da qui partiranno i 23 selezionati da Donadoni per difendere i colori della bandiera e soprattutto il titolo di Campioni del Mondo conquistato due anni fa, sotto il cielo di Berlino.

Per uno solo non ci sarà la soddisfazione di approdare in Austria e Svizzera, visto che il mister ha ritenuto opportuno preconvocare 24 elementi. Fatto sta che con la chiamata in campo di ieri si è dato ufficialmente il via all’avventura europea dell’Italia.

Serie B: Chievo promosso, retrocessioni già decise

Finalmente ce l’ha fatta. Dopo un anno di Purgatorio, la favola del Chievo ritorna a far parlare di sè, di nuovo in serie A. Bastava un solo punto, e un punto è stato, e i veronesi sono matematicamente in serie A, visti i 4 punti di distacco dalla terza.

Nella penultima giornata del campionato di serie B si sono decise anche tutte e quattro le retrocessioni. Una volta tanto non ci saranno i play-out, lo spareggio tra quart’ultima e quint’ultima, dato che per regolamento questa partita non si può tenere se a dividere le due squadre ci sono 5 o più punti di distacco. E visti gli attuali 9, si può dire che con una giornata di anticipo Avellino, Spezia, Ravenna e Cesena sono retrocesse.

Verso Euro 2008: Svezia

Nonostante gli acciacchi, l’operazione e la finale di coppa Italia saltata, Zlatan Ibrahimovic non poteva saltare per nulla al mondo il campionato Europeo con la sua Svezia. Mister Lars Lagerback probabilmente non terrà conto del precario stato di salute del fenomeno interista, sperando, per amore del calcio, che le due settimane che ci dividono dal calcio d’inizio dell’Europeo servano a fargli smaltire l’infortunio.

Tra i convocati sorprende un pò uno dei calciatori “storici” della Svezia, l’ex scarpa d’oro Henrik Larsson, già eroe del terzo posto ottenuto ai mondiali di Usa ’94, che a 37 anni suonati, e dopo un (provvisorio) addio alla nazionale, torna a vestire la maglia dei gialloblù. Carenza di attaccanti o cieca fiducia nell’esperienza dell’ex calciatore di Manchester United e Barcellona?

Coppa Italia: cronaca di un trionfo!

E fanno nove! Con quella portata a casa ieri sera davanti ad un Olimpico vestito a festa, la Roma raggiunge la Juventus in vetta alla classifica per Coppe Italia conquistate. Il trofeo non prenderà la strada per Milano ed il prossimo anno i giallorossi potranno ancora fregiarsi della coccarda tricolore cucita sul petto.

Ci si aspettava una serata di bel calcio, una festa dello sport, in campo e sugli spalti. Lo è stata per gran parte, se si esclude il solito gruppetto di imbecilli, che prima della gara ha preso a lanciare bottiglie e petardi contro i tifosi nerazzurri in fila davanti ai cancelli.

Per il resto tutto come previsto: correttezza sugli spalti garantita da duemila uomini delle forze dell’ordine che hanno fatto parlare da più parti di Olimpico blindato. Per la festa finale anche il Presidente della Repubblica ha voluto essere presente, regalandosi l’onore finale di consegnare la Coppa nelle mani dei vincitori.

Dall’Italia al Brasile, passando per la Scozia, ecco la situazione nei campionati di tutto il mondo

Domenica, giornata dedicata al campionato. Finito quello di serie A, e della maggior parte dei campionati nazionali europei, cerchiamo di fare un piccolo riassunto, per capire anche il quadro degli eventi e delle prossime competizioni internazionali che ci aspettano nella stagione 2008/2009.

Il campionato italiano, come detto e stradetto, è stato vinto all’ultima giornata dall’Inter, per la terza volta consecutiva (di cui due sole sul campo). In Champions League, con i milanesi, ci andrà la Roma, finita solo 3 punti dietro i nerazzurri. In Inghilterra si conferma campione lo United, che come l’Inter ha dovuto aspettare l’ultima giornata per esultare. A darle battaglia fino all’ultimo c’è stato il Chelsea, che ha mollato solo negli ultimi minuti dell’ultima gara di campionato, quando ormai i Red Devils vincevano e il sorpasso era impossibile. E così solo due sono stati i punti che hanno diviso le due finaliste di Champions League, che sarebbero potute arrivare tranquillamente pari, assegnando la vittoria ugualmente alla squadra di Alex Ferguson.

Euro 2008: gli stadi

Continua il nostro viaggio alla scoperta degli impianti sportivi più belli del mondo. Quest’oggi facciamo sosta in Austria e Svizzera per mostrarvi gli stadi che vedranno impegnate le 16 nazionali qualificate per l’Europeo del prossimo mese.

Cominciamo dalla fine, dallo stadio cioè che vedrà due squadre contendersi la coppa nell’ultimo atto del 29 giugno. La finale si giocherà all’Ernst Happel di Vienna, il più grande tra gli stadi che ospiteranno la kermesse continentale, capace di contenere 50.000 spettatori. La sua costruzione risale al 1929, su progetto dell’architetto tedesco Otto Ernst Schweizer, mentre l’inaugurazione avvenne un paio di anni più tardi. Inizialmente si chiamava Prater e solo dopo la morte di Happel (calciatore ed allenatore plurititolato) assunse il nome attuale.

Meno capienti gli altri tre stadi austriaci. Il Salzburg Wals-Siezenheim, casa dei Red Bull di Salisburgo può contenere fino a 30.000 spettatori, pur estendendosi su una superficie di 15.000 ettari. E’ un vero gioiello di modernità con i suoi negozi, ristoranti, centri fitness e parchi giochi.