Altra vittoria di Materazzi nella vicenda Zidane

Prima erano gli insulti alla mamma. Poi, viste le sue vicende personali, si è pensato agli insulti alla sorella. Infine agli insulti personali. Addirittura c’è chi ha scritto di accuse di razzismo. Probabilmente ciò che Materazzi disse a Zidane nella ormai storica sceneggiata della finale di Coppa del Mondo non si saprà mai, ma dopo l’espulsione e la vittoria del Mondiale, Marco Materazzi si prende un’altra bella rivincita.

Il Daily Star infatti, non venendo a capo della questione, ha fatto come fanno molto spesso i tabloid inglesi: ha ingigantito la faccenda. L’accusa, secondo il giornale inglese, era di razzismo da parte di Materazzi che aveva insultato il capitano della Francia per le sue origini algerine, accusando sua madre di essere una terrorista islamica. A dir la verità i giornali querelati erano tre: il Sun, il Daily Mail e il Daily Star, ma solo l’ultimo è stato condannato perchè gli altri due ci erano andati più “morbidi”.

Stadio San Paolo: il cuore di Napoli!

Terzo stadio italiano per capienza ed importanza, dopo il Meazza di Milano ed l’Olimpico di Roma, il San Paolo di Napoli rappresenta quanto di meglio possa offrire a livello di strutture sportive il nostro mezzogiorno.

La costruzione risale al 1959 ed inizialmente il progetto prevedeva un solo anello, quello superiore, raddoppiato poi con l’aggiunta di un altro al di sotto de livello stradale, per problemi legati alla capienza. Le tribune erano costruite in marmo, come nella maggior parte degli stadi che videro la luce in quell’epoca e solo dopo varie opere d ristrutturazione ha assunto l’aspetto attuale.

Deve il suo nome ad un episodio di carattere storico-religioso, secondo il quale San Paolo avrebbe raggiunto le coste italiane attraccando proprio a Fuorigrotta, la zona in cui sorge l’impianto.

Diego e Flamini, i due nomi per il centrocampo della Juventus

Juventus scatenata sul mercato. La terza posizione ancora non è consolidata che già circolano nomi interessanti. Dopo l’annuncio dato dal presidente Giovanni Cobolli Gigli di mettere a disposizione 50 milioni di euro per la prossima campagna acquisti, le difficoltà che trovano le inseguitrici a vincere fanno aumentare le azioni del club bianconero, sempre più vicino alla qualificazione in Champions League. E con la qualificazione europea anche i grandi calciatori sono attratti dall’idea di trasferirsi a Torino.

Questa volta a farla da padrone è il centrocampo. Semi-sfumato l’ingaggio di Lampard, che è ancora in alto mare, i nomi che si fanno sempre più insistenti nelle ultime ore sono quelli di Flamini dell’Arsenal e di Diego del Werder Brema. Ma con due motivazioni diverse.

Ronaldinho: ora c’è anche la Juve, ma a chi serve veramente?

Ronaldinho alla Juventus? E’ il consiglio di Gigi Buffon, affascinato dall’idea di poter ammirare le magie del brasiliano in maglia bianconera. La telenovela, dunque, si arricchisce di una nuova puntata e, dato per scontato il suo addio al Barcellona, le squadre italiane sulle sue tracce diventano tre.

Ma è un affare possibile o, come qualcuno fa giustamente notare, dalle nostre parti non si può sostenere un simile sacrificio economico? Se il Barcellona facesse valere la clausola rescissoria -ormai sui contratti della gran parte dei calciatori-, investire sul brasiliano sarebbe impresa proibitiva per qualunque club.

Chi pagherebbe 130 milioni per assicurarsi le sue prestazioni? Il prezzo però dovrebbe aggirarsi tra i 16 ed i 30 milioni e l’affare a questo punto diventerebbe fattibile anche per i club del Bel Paese, alle prese con continui problemi di bilancio.

Meno due settimane all’uscita di Euro 2008, il videogioco della EA

Oggi vi parliamo di un gioco che ancora non è uscito, ma che in molti staranno sicuramente aspettando. Stiamo parlando di Uefa Euro 2008, il videogioco ufficiale dei prossimi campionati europei che si terranno in Austria e Svizzera.

Il videogioco, la cui data d’uscita prevista dovrebbe andare tra l’11 e il 15 aprile, è aggiornato alle ultime partite di qualificazione delle squadre europee, coinvolte e non, nei gironi. Infatti non ci saranno solo le 16 finaliste, ma 50 nazionali a disposizione di chi non vuol vedere una competizione senza l’Inghilterra, o vuole provare a vincere la coppa guidando l’Azerbaijan. Forse la data di uscita è un pò troppo prematura, dato che le rose effettive dei veri campionati europei non saranno rese note fino alla fine del campionato, e quindi potremmo trovare alcune nazionali con delle inesattezze, senza dei buoni calciatori che poi magari verranno convocati all’ultimo.

Gordon Banks: una parata per la storia!

Quella parata su Pelé fu la migliore della mia carriera. Non immaginavo sarebbe diventata così famosa. Anzi, al momento non mi accorsi neppure di quel che avevo fatto.

Era il 1966. L’Inghilterra ed il Brasile incrociavano le loro strade nel cammino che conduceva alla seconda fase del Mondiale. Tra i verdeoro giocava un certo Pelè, già due volte campione del mondo. Ma l’Inghilterra di quell’anno era costruita per fare la migliore figura possibile davanti al pubblico di casa, alla ricerca di quel titolo che non aveva mai vinto.

In porta giocava Gordon Banks, portiere trentunenne appena ceduto dal Leicester allo Stoke City, a causa di un capriccio del suo secondo, Peter Shilton, che fece includere una clausola sul contratto, che obbligava il club a schierarlo titolare. Banks si ritrovò fuori squadra, nonostante fosse il miglior portiere inglese di quei tempi, forse di tutti i tempi, nonostante fosse il numero uno della nazionale, nonostante avesse ancora molto da dare al calcio.

Ligue 1: al PSG va la coppa di Francia, ma ora rischia la serie B

Il campionato spezzatino fa vittime anche in Francia. A causa della finale di coppa di lega giocatasi in settimana, e vinta dal Paris Saint Germain 2-1 contro il Lens, queste due squadre sono state costrette a rinviare le proprie gare, una di tre giorni, l’altra addirittura di una settimana.

Per sua fortuna le polemiche della finale (alcuni striscioni irriverenti dei sostenitori del PSG sono addirittura finiti in tribunale), e la stanchezza non hanno condizionato la gara, ma anzi la vittoria ha dato ai parigini quella marcia in più che serve per vincere anche in campionato, e che gli mancava da ormai troppo tempo. L’occasione è quella adatta, la partita con lo Strasburgo è di quelle che valgono una stagione, e i rossoblù non se la sono lasciata sfuggire. Il gol di Dianè ad un quarto d’ora dal termine lascia capire come fosse tirata la partita, non fa uscire il PSG dalla zona retrocessione, ma almeno le permette di agganciare proprio lo Strasburgo a quota 35, e lottare per evitare il penultimo e il terz’ultimo posto, dove in pericolo ci sono almeno 7 formazioni racchiuse in 6 punti.

Roma-Manchester: l’ironia della stampa inglese

Ancora Roma-Manchester sulle pagine di Calciopro. Ci scuseranno i tifosi romanisti continuamente assillati da un ricordo che vorrebbero al più presto cancellare, ma la sida di martedì sera all’Olimpico ha catalizzato l’interesse generale, trovando ampio spazio sugli organi di informazione.

E se in Italia la stampa ha sottolineato la grandezza della squadra di Ferguson, di fronte ad una Roma che non ha affatto sfigurato, i tabloid inglesi si sono lanciati in grida di osanna, non senza una vena ironica, proponendo titoli che la dicono lunga sullo stapotere dimostrato dai Red Devils.

Cristiano Ronaldo su tutti, ovviamente, visto l’ottimo momento di forma sia in Premier che in Europa. E anche martedì ha dato l’ennesima lezione di calcio, confermando la convinzione di chi lo vede come il miglior giocatore del mondo in questo momento. I titoli sono tutti per lui, autore della 36esima rete in questa stagione.

Quanti infortuni in serie A, ecco la situazione

A 8 giornate dalla fine del campionato (per qualcuno sono 9), sono molti i giocatori indisponibili in serie A. Per cui, a beneficio degli appassionati di Fantacalcio, di scommesse, o solo di calcio giocato, andiamo ora ad elencare la situazione degli infortunati.

La squadra che senza dubbio sta peggio di tutte è il Milan. L’ultimo infortunato si chiama Massimo Oddo e ieri mattina si è operato al menisco. Le settimane di stop forzato sono almeno 3, ma il suo rientro in campo potrebbe essere anche più lungo. Tra l’altro quest’infortunio è venuto anche nel giorno in cui ad Alessandro Nesta sono state comminate 2 giornate di squalifica, che sommate agli infortuni di Cafu, Serginho e Jankulovski, fanno scattare l’allarme rosso in casa rossonera.