Gianluca Vialli dimentica per un attimo le polemiche a distanza con Zeman e torna a parlare di calcio giocato. L’attenzione dell’ex attaccante della nazionale italiana si sofferma sulla Juventus, reduce da un’ottima prestazione contro il Chelsea nella prima giornata della fase a gironi di Champions League.
Gianluca Vialli
Zeman risponde a Vialli: “Pensavo che avesse smesso con i farmaci”
Continua senza sosta la polemica a distanza tra Vialli e Zeman, cominciata qualche anno fa e mai chiarita faccia a faccia. Qualche giorno fa l’ex bomber della Juventus aveva riacceso i fuochi, accusando il boemo di abbracciare solo le cause che gli portano vantaggio (“paraculo” era il termine usato per definire l’allenatore). Ed oggi il tecnico della Roma risponde davanti ai taccuini, usando parole stizzite e velenose nei confronti dell’attaccante:
Pensavo che Vialli avesse smesso di prendere farmaci.
Vialli contro Zeman: “E’ un gran paraculo”
Gli anni passano, i protagonisti in campo cambiano, ma certepolemiche sembrano non voler mai finire. ne è l’esempio lampante l’ultima frecciata lanciata da Gianluca Vialli a Zeman, sebbene l’ex attaccante sia lontano dai campi di calcio da diversi anni. Secondo l’ex bomber di Sampdoria e Juventus, l’attuale tecnico della Roma sarebbe un gran furbo (il termine esatto è paraculo), poiché pronto ad abbracciare solo alcune cause, tralasciandone altre:
E’ una persona molto intelligente, ma è anche un grandissimo paraculo, combatte le battaglie che gli convengono e le altre se le dimentica. Io, tra l’altro, non l’ho mai perdonato.
Zeman – Vialli, è guerra aperta
E’ passato un secolo (quasi tredici anni) da quando Zeman lanciò i propri sospetti sulla Juventus ed in particolare sulla muscolatura di calciatori come Vialli e Del Piero, che – a suo dire – dovevano necessariamente far uso di sostanze dopanti per giustificare una crescita così “miracolosa”.
Sospetti infamanti che Gianluca Vialli non ha mai dimenticato, tanto da cercare una vendetta sul boemo a tanti anni di distanza. L’allenatore ora è alla guida di un Pescara che tanto bene sta facendo nel campionato cadetto. Tutto merito della cura Zeman? Forse sì, ma l’ex attaccante della Vecchia Signora vuole comunque insinuare il dubbio.
La Juve ricorda Andrea Fortunato
Era il 25 aprile de 1995, quando Andrea Fortunato, giovane promessa della Juventus e del calcio italiano, morì di leucemia all’età di 24 anni. Nel giorno del 16anniversario della sua morte, la Vecchia Signora ha voluto ricordare lo sfortunato difensore, dedicandogli un pensiero dal suo sito internet:
Un altro anno è passato. Un altro anno senza Andrea Fortunato.
Di anni da allora ne sono passati davvero parecchi, ma il popolo bianconero ancora ricorda la vicenda umana di questo ragazzo originario della Campania, che sognava di ripercorrere le orme dei grandi terzini del passato e di sfondare nel mondo del calcio.
Vialli: dalla Juve nessun segnale
Gigi Delneri sembra avere le ore contate sulla panchina della Juventus e già da tempo di parla di sostituti. Vero è che in società continuano a rinnovargli la fiducia (almeno
Lippi-show alla Sapienza di Roma
Si sa che ogni volta che Lippi rilascia qualche dichiarazione, sono sempre titoloni sui giornali. Quando poi lo lasciano andare a ruota libera, allora non lo tiene più nessuno e diventa uno spettacolo in stile Fiorello. Ci manca solo che si metta a ballare, ma poco ci manca.
Davanti agli studenti della Sapienza di Roma il ct della nazionale sciorina aneddoti dei suoi ultimi anni da allenatore, meritevoli di un libro per ognuno. Da premettere comunque che all’Università romana il ct della nazionale ci è andato non per un one man show, ma per tenere una letio magistralis nell’ambito del tema La squadra di successo: gestire, valorizzare e integrare le differenze. E così, tra una lezione di vita ed un’altra, non potevano di certo mancare le sue battute e le esperienze di una vita tutt’altro che ordinaria.
Platini chiude la porta alla moviola in campo
Visto che era tanto occupato nella decisione di nuove regole con cui “aggiustare” il giocattolo calcio, rotto da tempo, come non chiedere a Platini il suo parere sull’annoso problema della moviola in campo. Intervistato da Vialli e Paolo Rossi nella trasmissione “Attenti a quei due” di Skysport, il presidente Uefa ha detto come la pensa sulla tecnologia nel calcio, e questo di certo non farà piacere ai tanti biscardiani d’Italia.
L’unica tecnologia che Platini approva è l’auricolare con cui arbitri e guardalinee comunicano tra loro. Ma non solo. Le nuove regole con gli arbitri d’area sono in dirittura d’arrivo, e presto verranno utilizzati anche in Italia. Per la precisione, secondo Le Roi, ci sarebbero 5-6 campionati professionistici che già dal prossimo anno vorrebbero sperimentare i due arbitri aggiuntivi, mentre per l’Italia la stagione 2009-2010 potrebbe vedere l’esordio del sestetto arbitrale solo in serie B.
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Roberto Mancini: dopo lo sfogo, il mea culpa
Se tornassi indietro, beh, non lo rifarei. Questo l’esordio di Roberto Mancini questa sera ai microfoni di Sky, nella trasmissione “Attenti a quei due”, condotta dall’ex compagno di squadra Gianluca