Platini chiude la porta alla moviola in campo

di Redazione 1

Visto che era tanto occupato nella decisione di nuove regole con cui “aggiustare” il giocattolo calcio, rotto da tempo, come non chiedere a Platini il suo parere sull’annoso problema della moviola in campo. Intervistato da Vialli e Paolo Rossi nella trasmissione “Attenti a quei due” di Skysport, il presidente Uefa ha detto come la pensa sulla tecnologia nel calcio, e questo di certo non farà piacere ai tanti biscardiani d’Italia.

L’unica tecnologia che Platini approva è l’auricolare con cui arbitri e guardalinee comunicano tra loro. Ma non solo. Le nuove regole con gli arbitri d’area sono in dirittura d’arrivo, e presto verranno utilizzati anche in Italia. Per la precisione, secondo Le Roi, ci sarebbero 5-6 campionati professionistici che già dal prossimo anno vorrebbero sperimentare i due arbitri aggiuntivi, mentre per l’Italia la stagione 2009-2010 potrebbe vedere l’esordio del sestetto arbitrale solo in serie B.

Se poi gli esperimenti dovessero andare bene anche per le stagioni successive, a livello internazionale, tra Champions League e per le nazionali, verrà introdotto nel 2012. Nessun sensore per le porte, nè per quanto riguarda il fuorigioco, dato che per Platini i guardalinee lavorano bene.

Le motivazioni per cui il presidente Uefa non ha intenzione di introdurre la moviola in campo sono molteplici. Prima di tutto perché gli arbitri giudicano calciatori umani, ed anche loro devono essere umani. Secondo, non sarebbe bello per lo spettacolo dover interrompere per ogni incertezza, o soltanto su un gol-non gol, per controllare uno schermo; ed infine perché quando lui giocava, gli arbitri sbagliavano e nessuno se ne accorgeva. Oggi che ci sono le telecamere gli arbitri continuano a sbagliare, ma non più di prima. Fa parte del gioco, se un calciatore può sbagliare un gol, perché un arbitro non può sbagliare a fischiare?

Infine Platini ha ammesso che non avrebbe nulla in contrario se gli arbitri a fine partita si presentassero davanti alle telecamere per spiegare le proprie decisioni, ma questa è una decisione che ogni federazione deve prendere autonomamente. Se poi, promette in conclusione, un giorno dovesse entrare nel calcio l’arbitraggio-video, lascerà il calcio.

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