Premier League: Manchester United campione per la 18esima volta

di Redazione 1

Niente sorprese nel campionato inglese. Il Manchester United, primo da 9 giornate, vince la Premier League come ampiamente prevedibile. E’ stato solo un bluff degli uomini di Ferguson il giocar male per far avvicinare il Chelsea e ridurre da 5 a zero i punti di distacco dai blues, perchè nell’ultima partita bastava vincere con qualsiasi punteggio per portare a casa il trofeo.

Detto-fatto. Cristiano Ronaldo (sempre lui) sblocca la partita su rigore contro il Wigan alla mezz’ora e risponde alla rete di Shevchenko che ad una manciata di chilometri di distanza aveva portato in vantaggio il Chelsea qualche minuto prima. I blues sperano, ma alla seconda rete di Giggs capiscono che non c’è più niente da fare e mollano la presa. Il Manchester è campione d’Inghilterra per la diciottesima volta.


Non è mai stata in discussione la gara a dire il vero. Il Wigan ha avuto la fortuna di salvarsi già un paio di settimane fa, e così lascia carta bianca ai Red Devils dall’inizio, senza infierire nè sullo 0-0, nè con gli ospiti in vantaggio, per non rischiare di andare incontro alla furia degli uomini di Ferguson, che potenzialmente avrebbero potuto fare dieci gol ai biancazzurri. Il Chelsea, da par suo, gioca con un occhio al campo e uno al tabellone. Va in vantaggio quasi subito con Sheva, che si congeda così dallo Stamford Bridge, e attende il miracolo dal tabellone elettronico. Quando poi questo riporta il raddoppio dello United, capisce che non c’è più nulla da fare, e permette al Bolton di pareggiare e di guadagnarsi la salvezza (in caso di sconfitta il Bolton ora sarebbe in serie B).

L’Arsenal intanto si consola con la 24esima vittoria stagionale, che dal punto di vista morale vale molto, visto che è venuta con una squadra fatta di riserve, e con in panchina ben 5 primavera. Stesso discorso anche per il Liverpool, che affrontando senza problemi di classifica un Tottenham salvo da tempo, e anche fuori da ogni pretesa europea, supera gli Spurs con le reti di Voronin e del solito Torres, che però non riesce a raggiungere Adebayor al secondo posto nella classifica cannonieri.

Per la coppa Uefa si era ancora incerti sulla qualificata. All’Everton bastava un pareggio, ma è arrivata addirittura la vittoria contro un Newcastle per niente arrendevole, ma che anzi era riuscito anche a pareggiare con Owen all’inizio della ripresa. Alla lunga hanno fatto la differenza le motivazioni, e Lescott e Yakubu sono riusciti ad ottenere le due reti che portano la seconda squadra di Liverpool in Europa. Intanto l’Aston Villa provava a mettere pressione all’Everton, ma intanto passa in svantaggio contro il West Ham. Riescono anche a ribaltare il risultato i villans, ma sul 3-1 per l’Everton mollano come ha fatto il Chelsea, e si fanno raggiungere all’88esimo da Ashton per un pareggio che alla fine accontenta tutti.

Per una squadra che a Manchester festeggia, ce n’è un’altra invece nel baratro. E’ il City, una delle migliori squadre del girone d’andata, ma che nel ritorno ha passato una delle peggiori annate della sua storia, chiudendola con un sonante 8-1 a Middlesbrough che procurerà più di un grattacapo al presidente thailandese. Eriksson forse voleva lasciare in bellezza i suoi tifosi che lo hanno sempre sostenuto, ma poi forse ha voluto preparatre la gara così male in segno di protesta contro la dirigenza, fatto sta che il Boro, già salvo e quindi apparentemente senza pretese, va in rete dopo solo un quarto d’ora, e da allora è il delirio. Alves ne fa 3, Downing 2, e vanno in gol anche i panchinari, per un 8-1 che i Citizens difficilmente dimenticheranno.

In fondo alla classifica succede di tutto. Il Derby County, già retrocesso, incassa il suo 89esimo gol in campionato, prendendone 4 anche dal Reading, in piena lotta per non retrocedere. Peccato che lì giù nessuno ci stia a perdere, e quindi vincono anche il Birmingham grazie alla doppietta di Jerome contro il Blackburn, e il Fulham con la rete ad un quarto d’ora dalla fine contro il Portsmouth (e poi dicono alle italiane che sono poco sportive nelle ultime gare). Il Bolton, come detto, si salva grazie al punto regalatogli dal Chelsea, e il risultato è che insieme al Derby scendono in First Division anche Birmingham e Reading, per una differenza reti peggiore di quella del Fulham, arrivato a pari punti, di soli 3 gol.

All’ultima giornata di Premier League, questi sono i verdetti: scudetto e qualificazione diretta alla Champions per il Manchester United; qualificazione diretta alla Champions per il Chelsea; ai preliminari vanno Arsenal e Liverpool; in Uefa vanno l’Everton e il Portsmouth (per aver raggiunto almeno la finale di Fa Cup contro una squadra di B); in First Division scendono Derby County, Reading e Birmingham. Il capocannoniere è Cristiano Ronaldo con 31 reti.

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