Talento da vendere, ma muscoli tanto fragili da costringerlo ad infortuni continui e spesso gravi. Alexandre Pato è un ospite pressoché fisso dell’infermeria del Milan e sono in molti a sostenere che i rossoneri avrebbero fatto bene a cederlo lo scorso gennaio, quando il Paris Saint Germain si fece avanti con un’offerta irrinunciabile.
Redazione
Chelsea, Guardiola rifiuta la panchina
Pep Guardiola, ormai ex allenatore del Barcellona, ha rifiutato una faraonica offerta da parte del magnate russo Roman Abramovich per sedere sulla panchina del Chelsea il prossimo anno. Lo riportano alcune fonti britanniche. 12 milioni di sterline l’anno insieme a fondi illimitati per la costruzione della squadra: l’allenatore spagnolo sembra voler dar fondo però alla sua idea di un anno sabbatico. Nel 2013/2014, insomma, se ne potrà parlare.
Buffon eletto vice-presidente dell’ AIC
Gigi Buffon stabilisce un altro record, ma questa volta non riguarda le sue prodezze in campo. Il portiere della Juve, appena dopo aver vinto lo scudetto può festeggiare anche per la nomina a vice-presidente dell’ Associazioni Italiana Calciatori. Mai nella storia dell’ AIC un calciatore ancora in attività aveva ricoperto un ruolo così alto all’ interno del sindacato, che lo ha eletto all’unanimità.
Milan, Gattuso: “se non gioco faccio il papà”
Gattuso è in scadenza di contratto, e fino a ieri sembrava tra quelli che erano sicuri di rinnovarlo. Oggi però ha voluto mettere un po’ di pepe su questa ipotesi. E’ evidente la volontà di restare in rossonero, sempre ammesso che Allegri lo faccia giocare. Lui e il mister sono molto legati, tanto che lo scorso anno, quando Gattuso ricevette un’offerta dall’Anzhi, fu proprio Allegri a convincerlo a restare. Ma sia la scorsa stagione che soprattutto in questa ha giocato poco, complici i vari infortuni, in particolare quello all’occhio, e questo a lui, abituato a lottare ogni giorno sul campo, proprio non va.
Calciomercato Inter, la nuova offerta per Lavezzi
Rischia di diventare la telenovela dell’estate. Per questo De Laurentiis e Moratti sembrano intenzionati a chiudere prima che la questione diventi troppo complicata. PSG, Manchester City, Anzhi e Zenit sono alla finestra, tutti con l’assegno da 30,8 milioni in mano, quanto la clausola rescissoria di Lavezzi. L’Inter no, ma ha intenzione di inserire contropartite tecniche per riscattare il Pocho.
Calciomercato Juventus, per Del Piero c’è la fila
Fino a pochi giorni fa le alternative nel futuro di Del Piero erano Juventus o Stati Uniti. Ma ora, secondo alcune indiscrezioni di corridoio, non sembra così scontato che Pinturicchio scelga una delle due. Anzi, la Juve è da scartare, e potrebbe esserlo anche la Major League visto che New York e Los Angeles latitano, e Montreal si è stancato di aspettare ed ha ingaggiato Di Vaio.
Chiellini: ” Il gol di Muntari è un alibi”
La Juventus ha vinto meritatamente il suo 28 (o 30, fate voi) scudetto, ma cosa sarebbe accaduto se nello scontro diretto con il Milan fosse stato convalidato il gol di Muntari? Il dubbio turba le notti dei tifosi rossoneri, ma rappresenta un piccolo, insignificante dettaglio per i protagonisti della marcia trionfale della Vecchia Signora, primo fra tutti Giorgio Chiellini.
Moggi e Agnelli: “Gli scudetti della Juve sono 30”
28 0 30? Non si tratta degli ultimi numeri usiti sulla Ruota Nazionale, ma dell’oggeto del contendere tra Juventus e Figc in merito al numero di scudetti vinti dalla Vecchia Signora. I bianconeri, infatti, hanno conquistato 30 titoli nazionali sull campo, salvo poi vedersi strappare dalla maglia due tricolori per le note vicende legate di Calciopoli.
Juve, Buffon: “Ora vinciamo la Coppa per Del Piero”
Festa scudetto sì, ma che non sia l’unica dell’anno. Gigi Buffon, il portiere della Juve eletto oggi vicepresidente dell’assocalciatori, ha parlato del trionfo di ieri sera ma guarda subito all’immediato futuro. C’è una finale di Coppa Italia il 20 maggio da vincere per regalare ai tifosi un nuovo successo ma soprattutto ad Alex Del Piero l’ultimo grande trionfo con la maglia bianconera.
Milan, Ibrahimovic deluso: “Che fallimento!”
Era l’uomo scudetto. Dall’Ajax 2002-2003 al Milan 2010-2011, Zlatan Ibrahimovic ha sempre vinto lo scudetto sul campo, ma per la prima volta si prepara a un dopo stagione senza titoli vinti, Supercoppa Italiana a parte. Lo svedese non ha nascosto la sua delusione per la vittoria dello scudetto da parte della Juventus, e parlando al quotidiano locale AftonBladet, sfoga tutta la sua rabbia.
Rinnovi Milan, chi resta e chi parte
Archiviato il discorso scudetto, ora bisogna ricostruire per ripartire. Il Milan ha intenzione di puntare dritto alla vittoria del campionato nel prossimo anno, ma di certo non può farlo con una squadra vecchia e con così tanti infortuni. Lo ha ricordato anche Ibrahimovic proprio ieri quando ha fatto tremare i tifosi affermando che lui non è abituato a non vincere, e anche se vuol rimanere, vuole vedere come si comporta la società sul mercato. Il messaggio è chiaro, ma prima di acquistare, bisognerà rinnovare.
Premier League, Manchester City ad un passo dal titolo
Ci voleva un allenatore italiano per riportare il Manchester City in vetta alla Premier League. Non bisogna cantare vittoria troppo presto, ma probabilmente sarà così perché la truppa di Mancini supera indenne la difficilissima trasferta di Newcastle. Mentre i cugini dello United affrontavano in casa lo Swansea già salvo, i bianconeri erano in piena corsa per il terzo posto che manda direttamente in Champions League. Ed infatti le due gare sono state molto diverse.
Moviola 37^ giornata, il rigore per il Milan non c’era, il gol fantasma nemmeno
Il penultimo turno di campionato non giova ai direttori di gara che ne combinano parecchie. Pochi i risultati che sarebbero potuti cambiare, ma molto gravi alcuni errori che avrebbero potuto condizionare le varie partite. La gara più “chiacchierata” è stata il derby dove Rizzoli è stato molto contestato. Di episodi ce ne sono stati tanti, ma il più grave è senza dubbio il rigore concesso al Milan. Julio Cesar entra perfettamente sul pallone e Boateng gli finisce addosso disinteressandosi della palla, tanto che non chiede nemmeno il rigore. Non protesta nessuno, e nonostante questo, e qualche secondo per pensarci, il direttore di gara fischia il penalty.
Juventus Campione d’Italia, le foto della festa
Un momento atteso per sei lunghi anni, da quell’estate 2006 indimenticabile per il colori azzurri, ma tremendamente amara per i tifosi di fede bianconera che vedevano la propria squadra privata di due titoli e scaraventata nell’inferno della Serie B. La Juventus ha risalito pian piano la china, guadagnando immediatamente la promozione e piazzandosi per due stagione in zona Champions League, prima di ripiombare nel baratro con due settimi posti consecutivi.