Supercoppa Italiana 2011: Milan – Inter 2-1

di Redazione 5

Foto: AP/LaPresse

Finale di Supercoppa Italiana 2011
Milan – Inter 2-1 (Sneijder (I) 22′; Ibrahimovic (M) 15′ 2t, Boateng (M) 24′ 2t)
Stadio Olimpico di Pechino

Milan – Inter 2 – 1

Dopo una settimana di polemiche per il fatto che la Supercoppa Italiana si disputi in Cina, finalmente siamo arrivati al gran giorno. La stracittadina più ricca d’Italia va in scena nello stadio soprannominato “Nido d’Uccello” di fronte a decine di migliaia di cinesi che hanno diviso equamente lo stadio in nerazzurro e rossonero.

Il Milan campione d’Italia scende in campo con il 4-4-2 che ha caratterizzato la gestione di Allegri nella seconda parte dello scorso campionato, che prevede Abbiati in porta, linea difensiva a quattro con Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta; centrocampo muscolare con Gattuso, Van Bommel, Seedorf e Boateng a supporto della coppia offensiva Ibrahimovic-Robinho. L’Inter, vincitrice della Coppa Italia, risponde con un inusuale 3-6-1 che in fase difensiva diventa 4-5-1, mai visto finora nelle amichevoli estive, con Julio Cesar in porta; difesa a tre formata da Chivu, Ranocchia e Samuel a cui in fase difensiva si aggiunge Zanetti; centrocampo con Motta, Stankovic, Obi, con Sneijder e Alvarez appena dietro l’unica punta Eto’o.

Non c’è un’aria molto amichevole in campo, sarà che i muscoli sono stati preferiti al fosforo da entrambi gli allenatori, ma specialmente nel primo tempo Gattuso rischia l’espulsione, se la cava con un solo giallo, e manca un po’ lo spettacolo, a fronte di un agonismo sfegatato. Poche emozioni nella prima frazione di gara, con Robinho che va vicino al gol con un tiro dalla distanza, mentre a sbloccare il risultato ci pensa Sneijder, probabilmente alla sua ultima partita in nerazzurro. E’ la sua specialità, il calcio di punizione, a regalare il gol del vantaggio per l’Inter che sembra gestire bene la partita senza correre grossi pericoli fino alla fine del primo tempo quando Boateng arriva in ritardo su assist di Robinho, e Ibra coglie il palo di testa su cross di Abate.

Il gol però è solo rimandato visto che alla prima occasione della ripresa, lo svedese pareggia. Il cross stavolta è di Seedorf, la testa è sempre la sua e i pali ora vengono centrati, anche se i nerazzurri hanno protestato per un possibile fallo degli avversari. La gara è decisamente cambiata dal palo di fine primo tempo perché l’Inter non riesce a reagire, Alvarez è un fantasma tanto che dopo un quarto d’ora viene sostituito e stavolta è Thiago Motta a rischiare l’espulsione per un’entrataccia a metà ripresa. L’arbitro lo grazia, ma appena viene ripreso il gioco il Milan va in gol. Ad aggiungere il suo nome sul tabellino è Kevin Prince Boateng che in scivolata anticipa tutti ed insacca l’assist di Pato che era entrato pochi minuti prima per Robinho.

Gasperini non sembra capirci molto perché cambia la formazione diverse volte, e quella squadra che aveva cominciato la partita con una punta sola, la conclude con 3 e mezza (Sneijder dietro Eto’o, Pazzini e Castaignos), lasciando così spazio ai contropiedi rossoneri. Il Milan però non sembra avere le forze per impostare le ripartenze, il caldo è soffocante e sembra sia più importante difendere il gol di vantaggio che segnarne un altro. Ed è la strategia giusta visto che, al fischio finale del signor Rizzoli, il tabellone dice Milan 2 – Inter 1.

Commenti (5)

  1. bravissimo milan alla faccia dei cugini interisti.complimenti a tuti

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