Cristiano Ronaldo, Christian Vieri, Matteo Ferrari: quanti amori in campo!

Calcio e gossip sulle pagine di Calciopro, perché il mondo del pallone non è fatto solo di pressing e fuorigioco, ma anche di storie fuori dal campo, che occupano le copertine di giornali sportivi e non.

Potremmo raccontarne a centinaia, ci limiteremo a quelle che maggiormente attirano l’attenzione in questo periodo, a partire dal flirt tra Cristiano Ronaldo e la modella Nereida Gallardo. La storia va avanti da tre mesi e, a sentire gli amici del fenomeno portoghese, sembra che stavolta si tratti di una cosa seria.

Non più prostitute affittate per una notte o voli verso Roma per darsi alla pazza gioia dopo una vittoria: stavolta Cristiano sembra veramente innamorato, tanto da presentare la sua nuova fiamma alla famiglia.

Premier League: brutto scherzo del Wigan, niente più speranze scudetto per il Chelsea

Lo United è una squadra fuori dal normale. E’ quello che almeno penseranno i tifosi inglesi, dopo l’ultima giornata di campionato. I Red Devils passeggiano sulle spoglie della Roma in coppa, e in campionato corrono come se fossero a riposo da un mese. Se tutti risentono delle fatiche del mercoledì, i ragazzi di sir Alex Ferguson hanno una marcia in più, sarà per la media di età molto bassa, ma non hanno difficoltà nemmeno contro l’Arsenal dei fenomeni, con un giorno in più di riposo nelle gambe.

Poteva essere la giornata decisiva in cui si riapriva il campionato. Lo United affrontava i terzi in classifica, e il Chelsea il Wigan, ad un passo dalla retrocessione. Se le cose fossero andate diversamente, ora staremmo a parlare di 3 squadre racchiuse in 3 punti al vertice, e invece gli extraterrestri di Manchester mettono sotto chiave la Premier League.

Francesco Totti ancora graziato: solo 1000 euro di multa!

Verità e bugie, fatti appurati e indiscrezioni poi smentite, polemiche a non finire tra innocentisti e colpevolisti: la telenovela Totti continua a tener banco sulle pagine di tutti i quotidiani sportivi e non.

I fatti sono noti: nel corso della gara tra Udinese e Roma di domenica pomeriggio, il capitano giallorosso ha ripetutamente insultato l’arbitro, mandandolo a quel paese. Motivo della reazione sproporzionata, la posizione del direttore di gara che ne ha ostacolato il tiro, frapponendosi tra lui e la palla.

L’azione era pericolosa e, visto che in quel momento si era sul punteggio di 1-0 per i friulani, avrebbe potuto significare il pareggio. La giacchetta nera in questione è Rizzoli, che evidentemente ha ritenuto di aver già pesantemente danneggiato il giallorosso ed ha deciso per la semplice ammonizione.

Fabio Capello: la fama del vincente

Siamo così abituati a vederlo in giacca e cravatta su una panchina, che spesso ci dimentichiamo del Fabio Capello giocatore, grande numero 10 degli anni ’60-’70. La sua storia calcistica inizia con un gran rifiuto: lo cercava il Milan, ma suo padre aveva già promesso il ragazzino alla Spal e l’affare sfumò.

La grande occasione la ebbe con il passaggio alla Roma, nonostante una prima stagione non esaltante, in cui riuscì a collezionare solo 11 presenze. Poi arrivò Helenio Herrera sulla panchina giallorossa e Capello divenne il fulcro centrale della squadra: ottavo posto in campionato, abbondantemente riscattato con la conquista della Coppa Italia, con due gol proprio del talento di Pieris nell’ultima gara del girone finale.

Centrocampista di qualità, senso tattico e ottima visione di gioco, oltre alla spiccata propensione al gol: queste le caratteristiche di Fabio Capello, che accumulò nella capitale l’esperienza necessaria per compiere il grande salto.

Fantacalcio: stanchezza da coppa la vera incognita

Giornata fondamentale la 33esima di serie A. Questa sarà una di quelle giornate in cui regna l’incertezza più totale e in cui tutto può veramente succedere. Personalmente proverò ad indicare quali saranno i giocatori più opportuni da schierare, ma le variabili sono veramente tante, e quindi sarà difficile prevedere ciò che accadrà.

Prima variabile sarà sicuramente l’impegno di coppa. La Fiorentina viene da una difficile trasferta in Olanda, e da una partita giocata al massimo per 90 minuti, con gli stessi giocatori che scenderanno in campo contro l’Inter, ad eccezione di Donadel squalificato.
Difficile anche il recupero della Roma, che al contrario della Fiorentina, ha il morale sotto i tacchetti, e come i viola, viene da un viaggio oltremanica per niente rilassante. Ai guai giallorossi dobbiamo aggiungere anche l’incertezza sulle condizioni di Totti, che deciderà all’ultimo momento se scendere in campo, e quelle di Aquilani e Cassetti, non al meglio.

Champions League: egemonia inglese

Quattro squadre su otto ai quarti, tre su quattro in semifinale: la Champions League parla sempre più inglese. La Roma non ce l’ha fatta a fermare il Manchester né il Fenerbahce è riuscito a frenare le ambizioni di gloria del Chelsea e così toccherà al solo Barcellona rappresentare il calcio “al di qua della Manica” contro lo strapotere delle compagini inglesi.

Situazione ampiamente prevedibile in fase di sorteggio, quando l’urna aveva stabilito gli accoppiamenti, anche se nel calcio abbiamo imparato da tempo che non è tutto così scontato. Ma oggi, alla luce dei risultati, possiamo dire che sembrava un copione già scritto.

Certo, se De Rossi avesse messo a segno quel rigore, forse staremmo qui a parlare di un’altra storia, anche se bisogna ammettere che la qualificazione della Roma è stata fortemente compromessa nella gara di andata e ieri i giallorossi ben poco potevano fare per fermare l’armata Manchester, seppur orfana di Ronaldo e Rooney.

Verona-Milan 5-3: la grande beffa

Era il 20 maggio 1973, ultima giornata di un campionato estenuante, combattuto fino alla fine e con lo scudetto ancora da assegnare. La classifica recitava Milan 44, Juventus e Lazio 43: tutte e tre le squadre impegnate in trasferta, per un finale aperto a qualunque risultato.

Il Milan era ospite di un Verona già salvo che non doveva certo giocarsi la partita della vita contro i rossoneri. Del resto, anche nella peggiore delle ipotesi (vittoria di Juventus e/o Lazio e conterporaneo pareggio al Bentegodi) si sarebbe arrivati allo spareggio. Nessuno in casa rossonera ipotizzava la sconfitta. Quel Milan era forte, aveva Nereo Rocco in panchina e poteva contare su Gianni Rivera, regista dai piedi d’oro, in grado di poter cambiare il volto di qualunque gara.

Per di più il mercoledì precedente il Milan era andato in quel di Salonicco a conquistare la Coppa delle Coppe e la vittoria in Europa non poteva far altro che stimolare, in vista di una magica accoppiata.

Sacchi come Maradona e Falcao: spunta una figlia segreta!

Aveva smesso di allenare per problemi legati alla salute fisica e mentale il buon Arrigo Sacchi, ma a quanto pare lo stress procurato dal campo di gioco è stato ampiamente scaricato in altri divertimenti più frivoli e veloci. Come quello, ad esempio, di “una botta e via” con una giovane ragazza, conosciuta allo stadio, con la quale trascorrere qualche ora in intimità.

Beh, in realtà non sappiamo quanto sia durato il presunto flirt tra l’allenatore e la signorina in questione, sta di fatto però, che dal loro inciucio è nata una bimba, che ora pretende di essere riconosciuta e mantenuta.

La vicenda risalirebbe al 2002, ma solo la scorsa estate la mamma della bambina si è fatta avanti, chiedendo il test del DNA all’Arrigo nazionale, per accertarne la paternità. Finora il tutto era stato tenuto nascosto e solo ieri l’emittente bresciana “Teletutto” ha tirato fuori lo scoop.

Juventus seconda? Forse nemmeno terza!

Altro che secondo posto e sogni scudetto, la Juventus vista ieri sera a Palermo deve guardarsi le spalle da ora in poi, se vuole mantenere saldo il terzo posto in classifica!

La squadra ammirata contro i siciliani (almeno nel primo tempo) è solo la brutta copia di quella che un paio di settimane fa metteva sotto l’Inter, riaprendo il campionato e rivatizzando una Roma quasi rassegnata. Da quella sera, molti proclami in casa Juve, con sogni impossibili che si spingevano anche al di là della conquista della seconda piazza.

Poi lo stop “forzato” di Parma, per i noti fatti di cronaca che hanno riempito le pagine dei giornali, e la concentrazione che è venuta a mancare proprio nel momento in cui serviva dare un segnale forte. L’avversaria era abbordabile, non perché non sia capace di offrire un bel gioco, ma perché veniva da quattro sconfitte consecutive, che le avevano fatto perdere il treno per la zona Uefa.

Walter Mazzarri tra amarcord e speranze

Sono passati solo quattro anni da quando Walter Mazzarri compiva il miracolo, riportando il Livorno in serie A dopo ben 52 anni di assenza. Oggi ritroverà gli amaranto, impelagati nella lotta per non retrocedere, a soli 29 punti e con una salvezza che al momento appare come un lontano miraggio.

Lui invece se la gode lassù tra le grandi, a soli quattro punti dalla Champions League, nonostante un inizio non proprio entusiasmante sulla panchina della Sampdoria.

Nel girone di ritorno, però, è riuscito a trovare la quadratura del cerchio e, a guardare i risultati da gennaio fino ad oggi, la sua squadra sarebbe in testa al campionato (esclusi gli anticipi di ieri, ovviamente), con 24 punti, davanti a Roma, Juve (che però deve recuperare la gara con il Parma), Milan ed Inter. Ma non è tutto.

Fantacalcio: l’imbarazzo della scelta a centrocampo

6 centrocampisti si prenotano per un posto nella top 11. Ci sono delle domeniche in cui si fa fatica a cercare il terzo o il quarto centrocampista da inserire nella top 11 perché a segnare sono veramente in pochi. Stavolta invece già dagli anticipi qualcuno ne uscirà vincitore.

E che anticipi. 9 gol creano solo l’imbarazzo della scelta. Se infatti il ritorno a sorpresa di Inzaghi (si pensava dovesse rientrare solo con la Juve), è risultato decisivo e soprattutto meritevole di top 11 (la doppietta è quasi una garanzia), la bellissima rete di Vucinic potrebbe valere un secondo posto che il montenegrino merita, e che probabilmente otterrà, visto che siccome la sua Roma alla fine ha vinto, e per la logica dei giornalisti della Gazzetta, potrebbe ottenere anche quel mezzo punto in più della concorrenza che vuol dire Fantaformazione titolare.