Eriksson, dalla nazionale alla C2

Sul suo curriculum figurano i nomi di club più o meno blasonati (Benfica, Roma, Fiorentina, Sampdoria, Lazio, Manchester City), nonché esperienze importanti alla guida delle nazionali di Inghilterra e Messico.

Messico: esonerato Eriksson

Lo avevamo anticipato stamattina, e proprio nei minuti in cui usciva l’articolo, è arrivata la notizia: la Federcalcio messicana ha esonerato Sven Goran Eriksson. L’ex allenatore della Lazio evidentemente non

Qualificazioni mondiali: Eriksson rischia il posto dopo la debacle in Honduras

Concludiamo la settimana delle nazionali con i gironi di qualificazione del Nord e Centro America e dell’Asia, ricordando che il girone dell’Oceania si è già concluso con la qualificazione della Nuova Zelanda per i play-offs e che quello africano stavolta ha riposato.

Si ferma oggi la corsa della Corea del Nord. Nel big match contro i coreani del Sud, con la vittoria della formazione favorita grazie alla rete a 4 minuti dalla fine di Kim Chi Woo. Nel girone americano è crisi nera per Eriksson. L’allenatore svedese è ad un passo dall’eliminazione, e già gran parte dell’opinione pubblica messicana chiede la sua testa.

Qualificazioni mondiali: Brasile e Argentina ritornano grandi

Ritorna Kakà e ritorna il Brasile. Il talento rossonero mancava dalla sua nazionale da ben 11 mesi, e la sua assenza era pesata come un macigno. Senza di lui i verdeoro erano anche usciti dalla zona qualificazione, e rischiavano la più grossa brutta figura della loro storia. Tornato lui la squadra ha ripreso a girare nel modo giusto, e quindi sono tornati anche i risultati.

Kakà determinante quindi, in quanto è proprio lui ad aprire le danze dopo solo 5 minuti contro un Venezuela che non ha nemmeno provato a contrastare la squadra più forte del Sudamerica. 0-4 il risultato finale in favore dei brasiliani, con in rete un altro “italiano”, e cioè Adriano, che con la rete in nazionale si può dire tranquillamente sia tornato Imperatore.

La top ten dei mister stranieri in Inghilterra

Poveri inglesi, costretti ad ammirare la kermesse continentale senza esserne protagonisti, lasciati a casa da una Croazia che invece continua a vincere.

Ma questa è storia del passato. Ora sulla panca dei Tre Leoni c’è un italiano, chiamato appositamente per risollevare le sorti di un’Inghilterra alla deriva.

Forse è la motivazione che ha spinto il Sun a stilare la classifica dei migliori tecnici giunti nel Regno Unito dall’Oltremanica, nella speranza che lo straniero porti bene. In particolare l’italiano, visto che due tecnici nostrani, Vialli e Ranieri, sono stati inseriti nella top ten.

Mercato pazzo: Juve su Alonso, Inter su Henry, Lippi al Barcellona

Mancano ancora due turni alla fine del campionato, ma già fervono i preparativi per allestire le squadre di serie A per la prossima stagione. A muoversi soprattutto i grandi club, orientati non ad un radicale cambiamento dei propri organici, ma a delle sistemazioni nei vari reparti, tali da garantirgli maggior competitività sia in Italia che in Europa.

Si è mosso in anticipo il Milan, unica società per il momento ad essersi garantita il grosso nome, Flamini, strappato alla concorrenza di club italiani e stranieri. Lo voleva anche la Juventus, costretta ora a volgere lo sguardo verso altri obiettivi, primo fra tutti Xabi Alonso, non più titolare nel Liverpool di Benitez ed in cerca di una collocazione che gli permetta di esprimere il suo talento con maggiore continuità.

Ma lo spagnolo non è il solo obiettivo della società bianconera, ancora alla ricerca di un accordo definitivo con Amauri e impegnata in diverse trattative per garantire a Buffon un valido sostituto. I papabili sono nomi noti e meno noti, come Cudicini, secondo portiere del Chelsea, e Fiorillo, 18enne portiere di proprietà della Samp. Nei progetti di Cobolli Gigli ci sarebbe la volontà di acquistare metà del cartellino del giovane numero uno, per poi lasciarlo maturare ancora un anno a Genova.

Caos a Manchester, Eriksson licenziato, tifosi e calciatori in rivolta

Bufera in casa Manchester, sponda City. Il vulcanico presidente, Thaksin Shinawatra, era furibondo per la sconfitta contro il Fulham, e visto che ormai il suo club è ben lontano dalla qualificazione in coppa Uefa, l’unica decisione che trovava possibile era di cacciare il responsabile di questa debacle, l’ex allenatore di Lazio e Inghilterra, Sven Goran Eriksson.

Ma il resto dell’ambiente non ci sta. I calciatori, sempre molto legati al tecnico svedese, minacciano l’ammutinamento; i tifosi si rivoltano, non vogliono il cambio di panchina e insultano il presidente; mettono in rete anche una petizione per bloccare il licenziamento del loro idolo. Ed Eriksson? Lui, con la sua solita aplomb fa finta di niente, ringrazia tutti e va per la sua strada.