L’incontenibile leggerezza della vittoria, verrebbe da dire ammirando lo scatto leggiadro e di esultanza dei calciatori del Varese che si sono sbarazzati con facilità di un Sassuolo in partita solo negli ultimi minuti del match. Celebrazioni collettive al triplice fischio. Meritate. Tanto quanto lo sono le esultanze – tre nel corso dei 90′ – da parte dell’undici del Cittadella, autore di una prova maiuscola: sotto di un gol, i gialli hanno saputo ribaltare il punteggio non sbagliando nulla. Immenso giubilo anche a Crotone, dove il Livorno non s’è ritrovato, semmai sta ancora disperso nei meandri di aspettative che non si stanno concretizzando.
Vedi Empoli, certe volte, e resti a bocca aperta: non solo per l’enorme equilibrio di un campionato – quello di cadetteria – capace di stupire a ogni risultato ma anche perchè capita sempre più spesso che non vi siano favoriti sulla carta. Non fosse così, l’Atalanta bella delle ultime due gare avrebbe fatto tutt’altra figura e non simile figuraccia. A Modena risolve Cani – sua la doppietta, a lui gli onori – ma ammirare Belllucci a centrocampo mentre saluta i tifosi con un gesto di carica e soddisfazione fa capire per davvero chi, tra i canarini, si sia accollato la responsabilità di trascinare i compagni. Succi e Padova è una bella storia di rivincite e stupore: cantavano i tifosi di mezza Italia che Ganz segnava sempre lui. Oggi a Padova si canta lo stesso stornello ma nei panni di Ganz ci sta proprio il capocannoniere di serie B: Frosinone ko, Lodi è un generale senza esercito.