Aria di bufera a Firenze, cielo sereno a Genova

Giornata di presentazione dei neoacquisti ieri per Genoa e Fiorentina. Le due squadre regine del mercato di serie A hanno fatto conoscere al proprio pubblico i nuovi arrivati, e non per tutti c’è stata una bella accoglienza. Anzi, a dire il vero in alcune società cominciano già a serpeggiare i primi malumori.

Le presentazioni ufficiali sono state quelle di Palladino per il Genoa e di Vargas e Comotto per la Fiorentina, con un appendice, purtroppo spiacevole, su Zauri, ancora non ufficialmente acquistato. I tifosi viola si ricordano ancora quell’episodio di 3 anni fa, quando il difensore laziale, durante una partita contro i viola, respinse sulla linea di porta un gol già fatto per i viola. Nulla di strano, se non che lo fece con una mano che vide tutto lo stadio, tranne l’arbitro.

Cristiano Ronaldo: il punto della situazione

E’ diventato il tormentone dell’estate e ci sta accompagnando ormai da diverse settimane tra indiscrezioni più o meno verificabili e smentite piovute da ogni dove. Tra qualche giorno dovremmo finalmente conoscere il futuro di Cristiano Ronaldo, pezzo pregiato del mercato estivo e sogno nemmeno tanto nascosto dei presidenti di mezza Europa.

Con quale maglia sceglierà di alzare trofei dalla prossima stagione? Preferirà il rosso accesso dei Red Devils o il bianco delle merengues? A questo punto ci piacerebbe proprio saperlo, dopo aver trascorso almeno mezzo mese a scommettere sul suo trasferimento che sembrava cosa fatta.

E Invece le voci che arrivano da Spagna, Inghilterra e Portogallo continuano a confonderci le idee e, come se non bastasse, ci si è messa pure la caviglia ballerina a complicare la situazione.

Mourinho ha trovato casa

Niente più alberghi a cinque stelle o “ricoveri di fortuna” per Josè Mourinho: da oggi il neo allenatore dell’Inter può cominciare ad organizzare il trasloco, che lo vedrà trasferirsi in

Che cosa succede con la nuova norma del doppio extracomunitario?

Ieri vi avevamo annunciato l’introduzione, o meglio la modifica, della norma che regola l’acquisto di calciatori extracomunitari nel nostro campionato. Oggi proviamo ad analizzare le possibili conseguenze della consapevolezza dei club italiani di poter disporre di più extracomunitari in rosa.

Molti nomi erano già noti (Shevchenko, Luis Fabiano), e per loro l’arrivo in Italia sembra essere sempre più vicino. Sheva dovrebbe venire via quasi a costo zero, e per questo la Samp ha già annusato l’affare, mentre per Luis Fabiano il costo del cartellino dovrebbe ridursi notevolmente da 60 a 12 milioni di euro. Per il brasiliano finora non c’erano valide alternative al suo Siviglia, ma la possibilità per i giallorossi di acquistarlo con il nuovo regolamento fa crollare il costo di un contratto in scadenza tra un anno.

Euro 2012 in Polonia ed Ucraina? Forse no!

Neanche il tempo di celebrare il trionfo spagnolo ad Euro 2008 che già ci si proietta verso la prossima edizione, organizzata, come saprete, da Polonia e Ucraina. O almeno così dovrebbe essere, visto che da qui a tre mesi, la Uefa potrebbe fare marcia indietro e valutare una riassegnazione.

Il motivo? Cerchiamo di capirlo insieme, ripartendo dallo scorso anno, quando i due paesi dell’est si sono visti assegnare l’organizzazione della kermesse continentale, superando sul filo di lana proprio l’Italia (otto voti per Polonia ed Ucraina, solo quattro per il Bel Paese).

Non mancarono le polemiche, soprattutto in virtù del fatto che la situazione dei nostri stadi era sicuramente migliore rispetto a quella degli stadi dell’est, che sarebbero dovuti ripartire da zero, per presentarsi all’appuntamento del 2012 con un look completamente rinnovato. Questo non significa che i nostri impianti siano al massimo dello splendore, ma solo che onestamente siamo “messi meglio”.

Roma-Soros, telenovela finita con il colpo di scena

Dopo un anno di voci che si rincorrevano e smentite più o meno ufficiali, la telenovela tra l’As Roma e il magnate americano George Soros pare giunta all’ultima puntata. A mettere la parola fine è stato l’uomo chiave della vicenda, Joe Tacopina, che ha finalmente messo in chiaro tutta la vicenda in una conferenza stampa.

Cominciamo dal principio. All’inizio del nuovo anno l’As Roma era in gravi difficoltà economiche, soprattutto dovute all’indebitamento dell’azienda principale della famiglia Sensi, la Italpetroli. Per questo i Sensi, pur non in veste ufficiale, si stavano guardando intorno per cercare un valido acquirente a cui lasciare la società di calcio, e qui entra in gioco Tacopina.

Lo stadio Renzo Barbera: un gioiello nel centro di Palermo

Ancora una tappa italiana nel nostro giro turistico alla scoperta degli stadi più belli del mondo. Stavolta, di ritorno da Vienna, ci fermiamo a Palermo, in uno degli impianti più imponenti del Mezzogiorno italiano, il Renzo Barbera, così chiamato in onore di uno dei presidenti della squadra locale.

In principio si chiamò Littorio, essendo stato costruito in epoca fascista e, come tanti altri impianti, il nome era imposto dal regime. Nel ’36 fu intitolato a Michele Marrone, un eroe caduto durante la guerra di Spagna e, dopo il secondo conflitto mondiale, si decise di chiamarlo La Favorita, poiché sorgeva nei pressi della tenuta di Federico I di Borbone, fino al 2002, quando prese l’attuale denominazione.

La costruzione del Renzo Barbera risale al 1932 e per l’epoca l’impianto risultava essere uno dei più moderni d’Italia. Era costituito da un campo in erba, circondato da una pista di atletica. Le autorità avevano la possibilità di sistemarsi su una tribuna coperta, mentre la gente comune trovava posto sul lato opposto. Le curve non avevano posti a sedere ed erano caratterizzate dal terreno inclinato che permetteva un’ottima visuale anche dai punti più alti.

Siete pronti per un altro oriundo?

Quando Camoranesi fu naturalizzato italiano, in molti storsero il naso. Quando non cantava l’inno, i malumori continuarono a crescere. Alla vittoria del mondiale, nessuno più pensava a Camoranesi come un argentino.

Dopo di lui fu il periodo di Amauri. I nazionalisti qui non fecero smorfie di nessun genere, pensando al bene della squadra, più che all’amor di patria. Infatti di prime punte di peso ne abbiamo avuta solo una negli ultimi dieci anni, Luca Toni, e visto il brutto europeo disputato, forse è meglio trovare un’alternativa. C’è anche da ricordare che l’attaccante del Bayern ha già 31 anni, e le uniche due alternative in Italia si chiamano Gilardino e Caracciolo, in attesa della crescita di Acquafresca e Balotelli. Quindi uno come Amauri serve come il pane.

Gli strani destini di Aragones e Domenech

Com’è complicato il mondo del calcio! Se vinci, ti fanno fuori, se perdi, chiudono la porta dall’interno per non farti scappar via. C’è da diventar matti a cercare di capire!

Eppure, a giudicare da quanto sta avvenendo in Spagna e Francia, sembra che le federazioni di alcune nazionali europee soffrano di una sorta di sindrome masochista.

Accade così che il tecnico campione d’Europa (Aragones)venga silurato senza troppi complimenti, mentre il ct più discusso del Vecchio Continente (Domenech) sia invitato a restare al suo posto, nonostante la recente debacle. Ma andiamo per ordine.

Diramate le convocazioni per Pechino 2008

Mercoledì vi avevamo anticipato che alla prossima spedizione olimpica della nazionale italiana ci sarà un solo fuori quota, e cioè il laziale Tommaso Rocchi. Poche ore fa Casiraghi ha diramato la lista dei restanti 21 che voleranno a Pechino, e c’è da avere buone speranze.

Magari anzichè un attaccante (con tutto il rispetto per Rocchi) avrebbe fatto meglio a convocare un centrocampista, visto che ad una prima occhiata è lì che gli azzurri potrebbero soffrire di più. Ma andando con ordine, partiamo dalla porta. Tra i pali, come da tradizione italiana, il portiere è sempre uno dei migliori della categoria. A Pechino quindi vedremo Viviano, portiere del Brescia che però è seguito da molti club europei, e il cui costo attuale è stimato intorno ai 12 milioni di euro, tantissimo per un portiere.

Calciomercato: la Fiorentina su Dzsudzsák?

Secondo indiscrezioni raccolte da CalcioPro, il nome nuovo per il mercato della Fiorentina, in caso di mancato accordo con Mutu e conseguente cessione del giocatore romeno alla Roma, potrebbe essere quello di Balázs Dzsudzsák, esterno d’attacco del Psv Eindhoven. Dzsudzsák, nato in Ungheria nel 1986, ha esordito in Eredivisie il 12/01/2008 nel match clou Feyenoord – Psv. Il giocatore ha collezionato 17 presenze complessive nel campionato olandese, condite da tre goal ed altrettanti assist. Dzsudzsák ha all’attivo anche tre presenze in Coppa Uefa. Per quanto riguarda Adrian Mutu, in serata è circolata una nuova voce secondo cui la Roma avrebbe offerto alla Fiorentina 13 milioni di euro più il cartellino di Simone Perrotta. Dopo il salto un video con i gol e gli assist di Dzsudzsák con la maglia del PSV.