Squalifiche e fallimenti, cosa sta succedendo al calcio italiano?

di Redazione Commenta

Lo spettro di Calciopoli sembra non voler proprio abbandonare l’Italia. L’ultima notizia, in ordine di tempo, è stata la presunta combine tra Atalanta e Livorno dello scorso anno. Ma questa è stata solo quella più in vista delle altre, perchè nelle categorie inferiori sta succedendo veramente di tutto.

Sul caso Messina vi stiamo tenendo aggiornati il più possibile. Ricordiamo che il club siciliano è nei debiti fino al collo, il presidente Franza ha deciso di lasciare la squadra anche senza un vero compratore in grado di acquisirla, i giocatori non hanno preso lo stipendio per un paio di mesi e ora la squadra rischia di non potersi iscrivere al campionato di serie B del prossimo anno.


Per il presunto accordo tra Atalanta e Livorno ci sarebbero squalifiche pesanti. Balleri e Bellini rischiano di star fermi 5 anni (un pò meno se patteggiano), i fratelli Filippini e Grandoni circa un paio d’anni e i due club rischiano di partire nei prossimi campionati di calcio con un pesantissimo -5. Penalizzazione, anche se non è detto che sia di 5 punti, che potrebbe toccare anche al Messina. Ma guai peggiori stanno nelle serie minori. L’Avellino, a rischio fallimento fino a qualche settimana fa, ha dichiarato di aver risolto ogni problema, ma questo ancora dev’essere valutato dagli osservatori della Lega di serie C. Se però dovesse farcela veramente, potrebbe avere anche un doppio premio, e cioè evitare la penalizzazione e subentrare al Messina in serie B in caso di fallimento.

Nonostante l’impegno dei tifosi che hanno raccolto grosse cifre per salvare la squadra, lo Spezia sembra destinato alla retrocessione a tavolino perchè i guai finanziari ancora non sono stati risolti completamente. In C2 (o seconda divisione) Martina e Castelnuovo potrebbero rinunciare addirittura al titolo, e non iscriversi volontariamente al campionato, ripartendo dall’Eccellenza, mentre tantissime altre squadre potrebbero partire con uno o più punti di penalizzazione se non dovessero adempiere a tutti gli obblighi contrattuali dovuti. Tra i calciatori spicca la squalifica (praticamente a vita) del portiere Angelo Pagotto del Crotone, che trovato positivo all’antidoping più volte sarà squalificato per i prossimi 7 anni (uno lo ha già scontato). Difficilmente lo rivedremo giocare all’età di 42 anni.

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