Vacanze alternative per Robert Green: le baraccopoli del Kenya

di Redazione 2

Non solo Maldive, crociere nel Mediterraneo o in qualche altro posto tropicale a bordo di uno yacht. Le vacanze dei calciatori a volte possono diventare anche spunti per far del bene a chi è meno fortunato. Ci ha pensato molto bene Robert Green, portiere del West Ham, che dall’alto del suo stipendio da 2,5 milioni l’anno poteva scegliere qualsiasi meta al mondo per rilassarsi a fine stagione.

E invece ha deciso di fare del bene. Come? Andando in Kenya, a Kibera per la precisione, una delle zone più devastate del mondo al momento, per girare un video sulla situazione attuale con l’intento di sensibilizzare il mondo occidentale, in rappresentanza dell’Amref per 3 settimane.

In esso si vede il portiere che si aggira come un turista curioso dei monumenti tra strade piene di immondizia, persone malate o denutrite, o la maggior parte delle volte entrambe le cose. Con il virus dell’Aids che circola come fosse una normale febbre di stagione, la tubercolosi che ammazza decine di bambini ogni giorno, e la puzza. Quella puzza di rifiuti umani, legno e plastica bruciata che, a detta del calciatore, ti rimane addosso per giorno sui vestiti, e per sempre nell’anima.

“La prossima volta che mi lamenterò perché devo stare in un hotel a cinque stelle prima di una partita, penserò alla gente che vive qui. Le loro storie mi hanno colpito davvero moltissimo, ho visto una famiglia di sei persone vivere in una baracca più piccola della mia cucina, ho assistito a scene di violenza e miseria. Noi giocatori viviamo in una bolla, per carità la nostra è una vita meravigliosa, ma io voglio rapportarmi anche con il resto del mondo. Non mi ricordo quello che ho fatto l’anno scorso in vacanza, ma di sicuro questo viaggio lo ricorderò per sempre”.

Parole sante quelle espresse da Green, che suonano anche come un invito a tutte quelle persone, non solo calciatori, che navigano nell’oro e che non sanno cosa farsene. Delle volte conoscere certe realtà ti fa apprezzare di più la vita.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Commenti (2)

  1. Fortunatamente dire Kenya significa dire anche “posti meravigliosi”
    A Milano ci sono un sacco di affissioni per convincere i turisti a visitare questi luoghi e devo dire che a mio parere stanno funzionando.

  2. certo, il kenya è bellissimo, ma non penso che green sia andato lì per passare una vacanza in una villa con piscina. penso che le bidonville non è che siano poi così attraenti

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