Tommaso Rocchi alle Olimpiadi

Il Brasile ha intenzione di portare alle Olimpiadi Ronaldinho e Robinho come fuoriquota? Quella Argentina, Riquelme e Lavezzi? Beh, l’Italia ha preparato le contromosse, convocando nientepopodimenoche Tommaso Rocchi, punta di

Fenerbache e Rangers nei primi due turni di Champions League

Sono state estratte ieri le prossime partite dei preliminari della Champions League. Le estrazioni hanno riguardato il primo turno, disputato dai club che fanno parte delle nazioni “minori”, cioè con minore storia calcistica, e che hanno un solo rappresentante nella competizione. Queste nazioni sono quelle che vanno dalla posizione 25 alla 53 del ranking Uefa (l’Italia è terza), e giocheranno tra il 15 e il 23 luglio le due gare di qualificazione.

La maggior parte di queste formazioni non susciteranno grandi ricordi nelle menti dei calciofili, dato che fanno parte di nazioni che di calcio ne hanno solo sentito parlare, come la Macedonia, Cipro, Estonia o Azerbaijan, ma in cui ci sono anche alcune che a livello di nazionale non hanno sfigurato, come Finlandia, Svezia e Croazia, ma a livello di club stentano un pò a decollare.

Calciatori-robot: il futuro è alle porte!

Come sarà il calcio tra cinquanta anni? Avremo ancora la possibilità di tifare per la nostra squadra del cuore? La domanda è lecita, visto che il calcio va sempre più verso le sperimentazioni tecnologiche.

E non stiamo parlando solo di moviola in campo o di chip sulla linea di porta, ma dell’utilizzo sul campo di gioco di veri e propri robot, in grado di comportarsi come calciatori veri.

L’obiettivo è quello di progettare una squadra composta interamente di “umanoidi” capaci di giocare (e vincere perché no?) contro i colleghi in carne ed ossa. Impossibile? Forse l’impresa è ardua, ma la tecnologia ha fatto molti passi in avanti negli ultimi anni e da semplici e rudimentali prototipi si è arrivati alla creazione di veri e propri robot-calciatori.

Messina a rischio fallimento, negata l’iscrizione al campionato

Il Messina Calcio rischia seriamente di non potersi iscrivere al campionato di Serie B 2008/2009. Lo ha comunicato ieri la Lega, in quanto mancano documenti fondamentali per l’iscrizione, come gli adempimenti contrattuali riguardanti i mesi di febbraio e marzo scorsi, contestati dai calciatori che non hanno percepito lo stipendio.

La situazione è grave perchè, oltre a non essere possibile l’iscrizione ad un campionato professionistico di una società che non paga gli stipendi, c’è anche una grossa probabilità che il presidente Franza abbandoni la barca che sta affondando, facendo letteralmente fallire la società.

Da Maradona a Iuliano: calcio e cocaina

Ancora un nome eccellente nella lista dei dopati del calcio, sebbene da più parti si continui a sostenere che la cocaina non è doping, nel senso che non viene assunta per migliorare le prestazioni sportive, ma solo per un imperdonabile vizio personale. Sta di fatto, però, che qualunque sia il motivo che porta all’uso della polvere bianca, le analisi antidoping non perdonano e capita sempre più spesso che qualche atleta venga trovato positivo alla sostanza.

L’ultimo in ordine di tempo ad essere incastrato è il difensore del Ravenna Mark Iuliano, una carriera strepitosa qualche anno fa con la maglia della Juventus, con la quale ha conquistato 4 scudetti, 3 Supercoppe di Lega, 1 Intercontinentale, 1 Supercoppa Uefa e 1 Intertoto.

La partita incriminata è Ravenna-Cesena dello scorso 1 giugno ed ora, se le controanalisi confermeranno la positività, il calciatore rischierebbe una lunga squalifica. Ma, come dicevamo, Iuliano non è che l’ultimo di una lunga lista ed ha illustri predecessori in questo senso, a cominciare da uno dei più grandi calciatori del pianeta (se non il più grande), Diego Armando Maradona.

Calcio tatoo: Marco Materazzi

Se si dovesse scegliere il calciatore più tatuato della serie A, potremmo assegnare lo scettro a Marco Materazzi. Si sa che i calciatori sono molto superstiziosi, e il difensore dell’Inter non è da meno. Il suo numero di maglia è il 23, e i suoi tatuaggi…sono 23.
Il più bello, e qui c’è un po di orgoglio nazionalista, è quello sulla coscia sinistra: la Coppa del Mondo, con la scritta Berlino e la data della finale, giusto per non dimenticarsela. Non è un caso che si sia fatto questo tatuaggio proprio sulla gamba sinistra. Infatti è quella con cui ha calciato il rigore nella finale. A questo è accompagnato il doppio tatuaggio delle stelle su entrambe le spalle, al cui interno ci sono 20 e 06, a rimarcare l’anno di vittoria del mondiale.

Francesco Totti tra recupero e campagna acquisti

Prosegue senza sosta il recupero di Francesco Totti che sin dal giorno dell’intervento al ginocchio ha sempre ammesso di voler bruciare le tappe, per poter tornare quanto prima ad essere utile alla causa giallorossa.

Nell’ultima parte della scorsa stagione l’assenza del capitano ha pesato non poco sull’equilibrio della squadra, sebbene la Roma sia arrivata a sfiorare il colpaccio proprio all’ultima giornata.

Ma questo fa parte del passato: ora c’è una nuova avventura da vivere e Totti vuole farsi trovare pronto all’appuntamento, a cominciare dal primo impegno ufficiale, il 24 agosto in Supercoppa.

Knezevic conteso da Juve e Toro, partono già le prime scintille

Dario Knezevic è della Juventus. O almeno dovrebbe. Non è tutto così semplice, per delle piccole disattenzioni a livello contrattuale. Il calciatore ha trovato l’accordo con i bianconeri, e come dargli torto, mentre il suo presidente, Aldo Spinelli, lo aveva già trovato con il Torino.

Il problema sta nel fatto che i granata avevano già depositato in Lega il contratto firmato dal Livorno Calcio per il passaggio del difensore croato, ma a questo manca la firma del calciatore. Firma che invece i bianconeri possono vantare, dato che Knezevic ha accettato l’offerta bianconera senza pensarci su due volte. E ora, chi avrà ragione?

Adrian Mutu: tante maglie, un solo talento

Ad Europeo concluso, riparte la nostra rubrica dedicata ai numeri 10, anche se la lista dei nomi si va via via assottigliando, a causa dell’ormai consolidata abitudine di indossare maglie con numeri “personalizzati”, sempre più lontani dalle care casacche numerate dall’1 all’11.

Qualcuno però ancora non riesce a resitere alla tentazione di indossare il numero che fu dei grandi campioni come Pelè o Maradona, Platini o Zico, nella speranza di emularne le gesta.

Tra questi Adrian Mutu, fantasista della Fiorentina e della nazionale rumena, affezionato al numero che in patria fu di un altro grande campione, forse il miglior rumeno del secolo, George Hagi.

Calciomercato: terzo riepilogo dei principali acquisti di serie A

Il terzo appuntamento con il calciomercato è sicuramente il più ricco tra i precedenti. Il periodo che va dal 15 al 30 giugno è stato molto fruttuoso per gli scambi di giocatori, soprattutto per le risoluzioni delle comproprietà. E anche le prossime settimane saranno prolifiche, visto che da domani scadranno molti contratti e quindi ci saranno decine di calciatori che se ne andranno a parametro zero (giusto per fare un esempio, possiamo citare Vieri).

Ma per adesso occupiamoci dei contratti firmati ufficialmente, cercando di mettere ordine nelle nostre idee, ricapitolando tutto ciò che è accaduto nelle ultime due settimane. E soprattutto aspettando i colpi grossi che arriveranno con il mese di Luglio.