Giuseppe Papadopulo: il vincente disoccupato

Nel calcio ci sono realtà dove una salvezza o una promozione valgono più di qualunque coppa e ci sono allenatori abituati a lavorare per conquistare traguardi di questo tipo. Allenatori vincenti, pur non avendo in bacheca trofei da spolverare o da esibire.

Uno di questi è Giuseppe Papadopulo, autore di mille miracoli sulla gran parte della panchine che ha occupato, una fama da vincente che lo precede ad ogni passo, eppure disoccupato d lusso.

E’ strano il calcio. Più volte su queste pagine abbiamo sottolineato che non basta vincere per guadagnarsi la riconferma (nemmeno Aragones si è sottratto a questa dura legge), ma fa comunque un certo effetto sapere che uno come Papadopulo venga messo alla porta dopo la stagione trionfale con il suo Lecce.

Rapito il fratello di Yobo in Nigeria

Purtroppo la storia si ripete ancora. Nel 2001 fu rapito il fratello di Kakhaber Kaladze, al cui rifiuto di pagare il riscatto (o davanti al divieto dell’allora presidente georgiano di pagarlo) seguì il ritrovamento senza vita del povero Levan.

Ieri sera invece la stessa sorte è toccata al fratello del difensore dell’Everton, il nigeriano Joseph Yobo. All’uscita da un locale (il Nite Club di Port-Harcourt) in Nigeria, terra natia dei due fratelli, Norum Yobo, fratello minore del calciatore, è stato fatto salire con la forza a bordo di un auto ed è scomparso nel nulla.

Giampiero Boniperti: bianconero a vita

Avremmo dovuto dedicargli una pagina un paio di giorni fa, in occasione del suo ottantesimo compleanno, ma abbiamo voluto aspettare oggi, per inserire il suo nome nella rubrica della domenica sui grandi campioni del passato.

Stiamo parlando di Giampiero Boniperti, strepitoso attaccante bianconero degli anni ’40-’50, prima che dirigente e presidentissimo della Juventus.

Una vita professionistica vissuta interamente con la maglia della Vecchia Signora cucita addosso, sin dal primo campionato in cui riuscì a giocare solo 6 gare (segnando però 5 reti). Aveva solo 19 anni, ma il suo destino era già scritto. L’anno successivo nessuno si permise di toglierlo dalla formazione titolare e lui ripagò tanta fiducia, vincendo la classifica cannonieri, davanti al grande Valentino Mazzola, con ben 27 reti.

Squalifiche e fallimenti, cosa sta succedendo al calcio italiano?

Lo spettro di Calciopoli sembra non voler proprio abbandonare l’Italia. L’ultima notizia, in ordine di tempo, è stata la presunta combine tra Atalanta e Livorno dello scorso anno. Ma questa è stata solo quella più in vista delle altre, perchè nelle categorie inferiori sta succedendo veramente di tutto.

Sul caso Messina vi stiamo tenendo aggiornati il più possibile. Ricordiamo che il club siciliano è nei debiti fino al collo, il presidente Franza ha deciso di lasciare la squadra anche senza un vero compratore in grado di acquisirla, i giocatori non hanno preso lo stipendio per un paio di mesi e ora la squadra rischia di non potersi iscrivere al campionato di serie B del prossimo anno.

Mourinho: the Special Inter

Partiamo dai Campioni d’Italia in carica. Sulla panchina nerazzurra non siede più Roberto Mancini, lasciatosi tra polemiche e carte bollate con il presidente Massimo Moratti. Al suo posto è arrivato Josè Mourinho, predestinato portoghese dalla inesistente carriera calcistica alle spalle, capace di vincere e convincere, prima alla guida del Porto, poi sulla panchina ipermiliardaria del Chelsea di Roman Abramovich. Eccelso comunicatore e ammaliatore televisivo, offre grande interesse mediatico. E’ proprio questo l’enorme pregio del Mago di Setubal, la capacità di accentrare su di sé tutte le pressioni che altrimenti graverebbero sulle spalle dei giocatori.

Dopo Aldair, il Murata vuole Romario e Schumacher!

Cosa ci fanno nella stessa squadra Aldair, Romario e Michael Schumacher? Si potrebbe pensare ad una gara di beneficenza o ad un’esibizione e invece stiamo parlando di calcio vero, di quello con i punti in palio. Non ci credete? E allora leggete attentamente la storia.

Tutto ha inizio nell’estate del 2007, quando il Murata, squadra della serie A sammarinese, vince il campionato e si qualifica per i preliminari di Champions League. Un sogno per la piccola società bianconera, fondata nel 1966 e dunque molto giovane.

Le speranze di passare il turno sono ridotte al lumicino, ma l’entusiasmo è alle stelle ed i dirigenti decidono di regalare ai tifosi il sogno di veder giocare nella propria squadra un grande campione. La scelta cade su Pluto Aldair, un passato glorioso nella Roma e nella nazionale brasiliana, che mette in campo tutta la propria esperienza per aiutare il club a superare il primo turno.

Aria di bufera a Firenze, cielo sereno a Genova

Giornata di presentazione dei neoacquisti ieri per Genoa e Fiorentina. Le due squadre regine del mercato di serie A hanno fatto conoscere al proprio pubblico i nuovi arrivati, e non per tutti c’è stata una bella accoglienza. Anzi, a dire il vero in alcune società cominciano già a serpeggiare i primi malumori.

Le presentazioni ufficiali sono state quelle di Palladino per il Genoa e di Vargas e Comotto per la Fiorentina, con un appendice, purtroppo spiacevole, su Zauri, ancora non ufficialmente acquistato. I tifosi viola si ricordano ancora quell’episodio di 3 anni fa, quando il difensore laziale, durante una partita contro i viola, respinse sulla linea di porta un gol già fatto per i viola. Nulla di strano, se non che lo fece con una mano che vide tutto lo stadio, tranne l’arbitro.

Cristiano Ronaldo: il punto della situazione

E’ diventato il tormentone dell’estate e ci sta accompagnando ormai da diverse settimane tra indiscrezioni più o meno verificabili e smentite piovute da ogni dove. Tra qualche giorno dovremmo finalmente conoscere il futuro di Cristiano Ronaldo, pezzo pregiato del mercato estivo e sogno nemmeno tanto nascosto dei presidenti di mezza Europa.

Con quale maglia sceglierà di alzare trofei dalla prossima stagione? Preferirà il rosso accesso dei Red Devils o il bianco delle merengues? A questo punto ci piacerebbe proprio saperlo, dopo aver trascorso almeno mezzo mese a scommettere sul suo trasferimento che sembrava cosa fatta.

E Invece le voci che arrivano da Spagna, Inghilterra e Portogallo continuano a confonderci le idee e, come se non bastasse, ci si è messa pure la caviglia ballerina a complicare la situazione.

Mourinho ha trovato casa

Niente più alberghi a cinque stelle o “ricoveri di fortuna” per Josè Mourinho: da oggi il neo allenatore dell’Inter può cominciare ad organizzare il trasloco, che lo vedrà trasferirsi in

Che cosa succede con la nuova norma del doppio extracomunitario?

Ieri vi avevamo annunciato l’introduzione, o meglio la modifica, della norma che regola l’acquisto di calciatori extracomunitari nel nostro campionato. Oggi proviamo ad analizzare le possibili conseguenze della consapevolezza dei club italiani di poter disporre di più extracomunitari in rosa.

Molti nomi erano già noti (Shevchenko, Luis Fabiano), e per loro l’arrivo in Italia sembra essere sempre più vicino. Sheva dovrebbe venire via quasi a costo zero, e per questo la Samp ha già annusato l’affare, mentre per Luis Fabiano il costo del cartellino dovrebbe ridursi notevolmente da 60 a 12 milioni di euro. Per il brasiliano finora non c’erano valide alternative al suo Siviglia, ma la possibilità per i giallorossi di acquistarlo con il nuovo regolamento fa crollare il costo di un contratto in scadenza tra un anno.

Euro 2012 in Polonia ed Ucraina? Forse no!

Neanche il tempo di celebrare il trionfo spagnolo ad Euro 2008 che già ci si proietta verso la prossima edizione, organizzata, come saprete, da Polonia e Ucraina. O almeno così dovrebbe essere, visto che da qui a tre mesi, la Uefa potrebbe fare marcia indietro e valutare una riassegnazione.

Il motivo? Cerchiamo di capirlo insieme, ripartendo dallo scorso anno, quando i due paesi dell’est si sono visti assegnare l’organizzazione della kermesse continentale, superando sul filo di lana proprio l’Italia (otto voti per Polonia ed Ucraina, solo quattro per il Bel Paese).

Non mancarono le polemiche, soprattutto in virtù del fatto che la situazione dei nostri stadi era sicuramente migliore rispetto a quella degli stadi dell’est, che sarebbero dovuti ripartire da zero, per presentarsi all’appuntamento del 2012 con un look completamente rinnovato. Questo non significa che i nostri impianti siano al massimo dello splendore, ma solo che onestamente siamo “messi meglio”.