Italia – USA 0-1, Prandelli: “Faremo un grande Europeo”

L’Italia non c’è, non c’è ancora, quando mancano solo 100 giorni al fischio d’inizio dell’Europeo 2012. Cesare Prandelli ha proposto una formazione “alternativa” nella speranza di trovare qualche indicazione utile per le convocazioni che arriveranno più in là. I dubbi riguardano soprattutto il reparto avanzato, quello che stasera contro gli Usa non ha offerto troppe garanzie in proiezione futura. Attacco a parte, un po’ tutto l’undici non ha girato come avrebbe dovuto, anche se il ct si dice soddisfatto al termine dell’amichevole di Genova.

Italia – USA 0-1, azzurri ancora sconfitti in amichevole

Dall’Uruguay agli Usa il risultato non cambia. L’Italia di Prandelli incassa la seconda sconfitta consecutiva in amichevole e fa un ulteriore passo indietro rispetto alle buone prove sostenute nel girone di qualificazione agli Europei. La coppia Matri-Giovinco in attacco non ha convinto, così come la prova di Thiago Motta come suggeritore per le due punte. Ad onor del vero, l’intero undici azzurro non ha esaltato il pubblico di Genova, di fronte ad una nazionale statunitense compatta ed ordinata, pronta a bloccare le poche iniziative nostrane per poi tentare la ripartenza.

Italia – USA, Prandelli lancia la coppia Matri-Giovinco

E’ tempo di test per la nazionale di Cesare Prandelli, impegnata domani sera contro gli USA in un’amichevole di preparazione agli Europei della prossima estate. A togliere il sonno al ct è il reparto avanzato, che nel giro di qualche settimana si è ritrovato orfano di Cassano e Giuseppe Rossi, rimasti vittime di infortuni diversi, ma ugualmente gravi. Chi proporre al posto della “banda bassotti? Cesare Prandelli prova la coppia Matri-Giovinco.

Usa – Ghana 1 – 2 (d.t.s.) – Mondiali 2010

Sarà il Ghana l’avversaria dell’Uruguay nel primo quarto di finale, dopo una lunga partita durata 120 minuti in cui entrambe le squadre avrebbero meritato di passare il turno. Gli Stati Uniti non possono quindi ripetere l’exploit dello scorso anno alla Confederations Cup, ma dopotutto sono sembrati molto meno in palla di quella formazione.

La gara è piuttosto interessante, senza grandissime occasioni, ma con un ritmo che avrà di certo fatto piacere ai tifosi collegati con il Sudafrica. Più che altro il merito è di Boateng, il quale dopo soltanto 5 minuti sblocca la gara. Il centrocampo statunitense perde una palla incredibile a centrocampo e con due passaggi il Ghana arriva al limite dell’area. Il tiro del calciatore del Portsmouth è da 10 e lode, forte e precisissimo, che supera Howard e prende il giro giusto per infilarsi a fil di palo. Da quel momento in poi le squadre si affrontano a viso aperto, e creano un’occasione rilevante per parte, ma i portieri sono bravi a chiudere lo specchio.

Usa – Algeria 1-0 – Mondiali 2010

Un orecchio verso Inghilterra-Slovenia e Stati Uniti-Algeria si sono affrontate nell’ultima sfida di qualificazione del gruppo C con una certezza speculare: per passare il turno, occorreva solo vincere (per non sperare in particolari e complicati calcoli). Schieramenti tattici differenti – 4-4-2 per gli americani a fronte del 3-4-2-1 algerino – e piccoli problemi di formazione solo per gli Usa, costretti a fare a meno di Findley.

Slovenia – Usa 2-2 – Mondiali 2010

E’ durato una settantina di minuti il sogno della Slovenia di qualificarsi sin da oggi per gli ottavi di finale della Coppa del mondo. L’avversaria di turno era la nazionale americana che nella gara d’esordio era riuscita ad impattare contro l’Inghilterra di Capello, sebbene il “merito” maggiore vada al portiere inglese, esibitosi nella più classica delle papere. La Slovenia invece era riuscita ad avere la meglio sull’Algeria, portandosi immediatamente in testa al girone.

Nella gara di oggi poi, le bastavano 13 minuti per mettere sotto gli Usa, grazie ad una rete di Birsa lasciato libero di concludere dal limite dell’area. E proprio quando sembrava che gli Usa potessero arrivare al pareggio, la Slovenia partiva in contropiede e puniva gli americani con la rete siglata da Ljubjankic poco prima ell’intervallo.

Usa-Inghilterra 1-0: che lezione per gli inventori del calcio!

Ennesima partita storica raccontata su queste pagine, in un viaggio a ritroso nel tempo che ci permette di rivivere emozioni ormai sopite e quasi dimenticate. In realtà quella di oggi è un po’ troppo in là negli anni e molti di voi non ne avranno nemmeno sentito parlare, ma l’occasione di raccontare per una volta la vittoria di Davide contro Golia è troppo ghiotta per non essere afferrata.

Torniamo al 1950, mondiali organizzati dal Brasile, di cui si ricorda solitamente solo l’epilogo infausto per i colori verdeoro, battuti dall’Uruguay, in una gara che portò dietro di sé una serie impressionante di suicidi.

Ma nessuno o quasi si ricorda di una partita storica per la nazionale degli Usa, da sempre Cenerentola tra le grandi del calcio Mondiale e chiamata ad un ruolo di comparsa o poco più. Eppure in quell’occasione gli americani furono capaci di infliggere una dura lezione ai maestri del calcio, anzi, agli inventori del gioco più bello del mondo, quegli inglesi tanto fieri e altrettanto altezzosi.

Pechino 2008: all’Italia il girone più facile

Le Olimpiadi si avvicinano, e l’urna di Pechino ha emesso il suo verdetto: l’Italia dovrà vedersela con Corea del Sud, Camerun e Honduras.
Questi nomi non dovrebbero far tremare i nostri azzurrini, ormai abituati al calcio che conta, ma nelle Olimpiadi tutto può succedere, e poi tra ragazzini la differenza tecnica non è così marcata come nelle nazionali maggiori.

A leggere la nostra formazione titolare non dovremmo avere problemi. Possiamo schierare un ariete come Acquafresca, due giocatori rapidissimi come Rossi e Rosina, difensori come Chiellini, Criscito, per non parlare dei centrocampisti Montolivo, Aquilani e Giovinco, o dei “panchinari” come Balotelli, Pazzini e Palladino. Insomma, una generazione di campioni che però non deve prendere sottogamba gli avversari, per svariati motivi.

David Beckham tra nazionale e conti in tasca

Che giochi o no, che segni o resti a secco, che riesca o meno a guadagnare il gettone numero cento con la maglia della nazionale, David Beckham rimane un fenomeno mediatico eccezionale, capace di far parlare di sé qualunque cosa faccia.

Questo il motivo per cui dovette lasciare il Manchester qualche anno fa (Sir Alex Ferguson sosteneva che dopo il matrimonio con Victoria Adams, l’immagine di David occupasse troppa spazio sulle riviste patinate), questo il motivo per cui lo volle il Real Madrid, convinto di avere un ritorno economico non indifferente proprio dallo sfruttamento dell’immagine del campione.

Poi arrivarono i Galaxy di Los Angeles e l’ingaggio record (160 milioni di euro in cinque anni) in un’operazione che riguarda ben poco la capacità di Becks di giocare a calcio o, come hanno cercato di farci credere, la possibilità di diffondere il soccer in terra americana, quanto piuttosto il potere che David esercita sulla massa, anche solo con la sua presenza. A riprova di ciò, i milioni di dollari guadagnati dal club, nonostante i vari infortuni dell’inglese in questi mesi. Da luglio ad oggi infatti, David ha giocato per 1303 minuti, ma il ritorno economico per la società è andato oltre ogni più rosea aspettativa.

Elisabeth Loisel esonerata a causa di una cena!

Parlando di calcio siamo abituati a pensare alle luci di San Siro o al prato verde dell’Olimpico, dimenticando spesso che esistono altre realtà meno seguite, ma ugualmente importanti. Ed oggi vi racconteremo una storia di questo pallone dimenticato, pur immaginando che qualcuno storcerà il naso nel sentir parlare di calcio femminile.

E’ la storia della nazionale di calcio femminile cinese e della sua allenatrice Elisabeth Loisel, arrivata dalla lontana Francia qualche mese fa, dopo anni di esperienza in patria, prima come calciatrice, poi come tecnico. Ebbene, ora sta per essere licenziata a causa di una cena. Ma andiamo per ordine.

Elisabeth è arrivata in Cina nel mese di ottobre dello scorso anno, chiamata al non facile compito di portare in alto la squadra di calcio femminile, soprattutto in vista delle prossime Olimpiadi di Pechino. Sin dall’inizio si è impeganta a portare la Cina almeno sul podio olimpico, pur avendo a disposizione una squadra che è solo tredicesima nel ranking Fifa.