Usa – Ghana 1 – 2 (d.t.s.) – Mondiali 2010

di Redazione 1

Sarà il Ghana l’avversaria dell’Uruguay nel primo quarto di finale, dopo una lunga partita durata 120 minuti in cui entrambe le squadre avrebbero meritato di passare il turno. Gli Stati Uniti non possono quindi ripetere l’exploit dello scorso anno alla Confederations Cup, ma dopotutto sono sembrati molto meno in palla di quella formazione.

La gara è piuttosto interessante, senza grandissime occasioni, ma con un ritmo che avrà di certo fatto piacere ai tifosi collegati con il Sudafrica. Più che altro il merito è di Boateng, il quale dopo soltanto 5 minuti sblocca la gara. Il centrocampo statunitense perde una palla incredibile a centrocampo e con due passaggi il Ghana arriva al limite dell’area. Il tiro del calciatore del Portsmouth è da 10 e lode, forte e precisissimo, che supera Howard e prende il giro giusto per infilarsi a fil di palo. Da quel momento in poi le squadre si affrontano a viso aperto, e creano un’occasione rilevante per parte, ma i portieri sono bravi a chiudere lo specchio.

Gli Stati Uniti si risvegliano nella ripresa, e mettono sotto gli africani sin dal primo minuto. Le azioni si susseguono, ed un po’ il portiere Kingson, un po’ l’imprecisione degli americani, fanno sì che la palla non entri. Almeno fino al 62′, quando Mensah stende Bradley in area, e Donovan non sbaglia dal dischetto del rigore. Ma gli States non spingono più sull’acceleratore, forse stanchi, e a parte un’azione molto interessante con Altidore, che calcia in caduta e sfiora il palo, non si rendono più pericolosi. Il Ghana riprende gradualmente a farsi sotto, e domina negli ultimi 10 minuti, ma non abbastanza. Si va ai supplementari.

L’extra time si apre subito con la rete del calciatore dell’Udinese Gyan Asamoah, che brucia sullo scatto i difensori centrali americani e spedisce con un ottimo sinistro la palla alle spalle dell’incolpevole Howard. A quel punto gli Usa spingono e gli africani tentano di spuntarla in contropiede, anche se la tattica preferita è molto meno spettacolare, e cioè buttarsi a terra e far passare il tempo. Eppure gli States avrebbero almeno un paio di occasioni nitide per pareggiare, ma i difensori ghanesi erigono un muro invalicabile e portano a casa una storica qualificazione.

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