Juventus: Tiago offresi!

Era arrivato in Italia preceduto dalla fama del grande campione. Tutti ne parlavano bene, lodandone le doti di regista di centrocampo che avrebbe dovuto aiutare la Juventus a fare il salto di qualità, dopo un anno di purgatorio nella serie cadetta.

A distanza di un anno Tiago Mendes è diventato quasi un peso per i dirigenti bianconeri, che non riescono a piazzarlo sul mercato a causa del costo elevato. Scendere sotto i 9-10 milioni sarebbe impensabile, dopo averne versati 14 e mezzo nelle casse del Lione solo un anno fa. Ma è anche vero che, per quanto dimostrato dal portoghese la scorsa stagione, nessuno si prenderebbe un flop così costoso.

Era arrivato proclamando la sua forza, presentandosi come il salvatore del centrocampo juventino e promettendo lo scudetto. Alla fine è riuscito a raccogliere 20 presenze (10 da titolare) ed una montagna di critiche, tanto da essere ritenuto come il più grosso flop della Juventus negli ultimi anni.

Giampiero Boniperti: bianconero a vita

Avremmo dovuto dedicargli una pagina un paio di giorni fa, in occasione del suo ottantesimo compleanno, ma abbiamo voluto aspettare oggi, per inserire il suo nome nella rubrica della domenica sui grandi campioni del passato.

Stiamo parlando di Giampiero Boniperti, strepitoso attaccante bianconero degli anni ’40-’50, prima che dirigente e presidentissimo della Juventus.

Una vita professionistica vissuta interamente con la maglia della Vecchia Signora cucita addosso, sin dal primo campionato in cui riuscì a giocare solo 6 gare (segnando però 5 reti). Aveva solo 19 anni, ma il suo destino era già scritto. L’anno successivo nessuno si permise di toglierlo dalla formazione titolare e lui ripagò tanta fiducia, vincendo la classifica cannonieri, davanti al grande Valentino Mazzola, con ben 27 reti.

Calciomercato: le ultime indiscrezioni su Inter, Roma e Fiorentina

La giornata di ieri ha fatto registrare le importanti dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’AIC Sergio Campana, il quale si è detto fiducioso in merito alla richiesta da parte della Lega di portare a due il numero di giocatori extracomunitari tesserabili. Il verdetto decisivo è atteso per oggi. In caso di fumata bianca, si potrebbero aprire scenari di mercato interessanti, con i vari operatori pronti a cogliere la giusta occasione. E proprio in chiave mercato, il tavolo delle trattative ha visto come protagonista assoluta l’Inter, che secondo fonti provenienti dagli ambienti milanesi e soprattutto dall’Inghilterra (Daily Mirror su tutti), sembra ormai essere ad un passo dal centrocampista londinese Frank Lampard.

Un coro di ‘no’ per Stankovic alla Juve!

Ci fu un tempo in cui la Juventus avrebbe fatto follie per averlo ed i tifosi avrebbero steso sotto i suoi preziosi piedi un tappeto rosso per accoglierlo in modo trionfale. Ma Dejan Stankovic, in partenza da Roma, sponda biancazzurra, non voleva la Juve. Era il gennaio del 2004 e, durante il tumultuoso mercato di riparazione, il serbo finì per indossare la casacca dell’Inter.

Raramente la Vecchia Signora si è trovata ad incassare dei rifiuti, ma fa parte del gioco e ci può stare. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Il calcio italiano è profondamente cambiato, scosso e messo a dura prova dalla vicenda-calciopoli, che ha interessato principalmente la squadra bianconera.

Un anno di serie B e scudetto assegnato d’ufficio proprio all’Inter, che quasi senza avversarie andava a conquistare il titolo anche sul campo. E via a cori e coretti da parte di Stankovic e compagni: “Noi vinciamo senza rubare”. Anche questo fa parte del gioco, ci mancherebbe. Ma uno che si è così divertito a sbeffeggiare gli avversari, come può pensare un giorno di indossare una maglia che ha lungamente offeso? Ora chiama la Juve e la Juve risponde, ma i tifosi bianconeri hanno una sola parola da dire al riguardo: NO!

Paolo Rossi: l’eroe Mundial!

Nel giorno dell’attesissima Italia-Spagna, vogliamo dedicare un capitolo ad un eroe del calcio nostrano, uno di quelli che a nominarli non si può far a meno di pensare subito alla maglia azzurra: Paolo Rossi.

La speranza è che per colui che ne ha preso il posto a quasi trenta anni di distanza il destino riservi le stesse soddisfazioni.

Già, perché anche il bomber di Spagna ’82 rischiò di fallire l’appuntamento con la storia, così come sta facendo Luca Toni. A differenza del presente, però, la squadra di Bearzot venne ferocemente criticata dopo i tre pareggi che rischiarono di compromettere il cammino mondiale.

Calciomercato impazzito: Inter su C. Ronaldo e Juve su Podolski

Il calciomercato sta per entrare nel vivo. Qualche colpo già è stato portato a termine, ma più che altro ciò è avvenuto tra la fine del campionato e l’inizio del mese di Giugno. Forse le attività si sono rallentate a causa degli Europei, ma intanto, dopo l’ingaggio di Zambrotta da parte del Milan, non è successo più nulla, e da allora è passato quasi un mese.

Ma non disperino gli appassionati di calciomercato, i colpacci arriveranno da un momento all’altro, anche se per adesso sono solo chiacchiere. Vediamo per ora le 4 big d’Italia cosa hanno intenzione di fare nel loro immediato futuro, che potrebbe cominciare a diventar caldo tra una settimana, alla fine del torneo.

La top ten dei mister stranieri in Inghilterra

Poveri inglesi, costretti ad ammirare la kermesse continentale senza esserne protagonisti, lasciati a casa da una Croazia che invece continua a vincere.

Ma questa è storia del passato. Ora sulla panca dei Tre Leoni c’è un italiano, chiamato appositamente per risollevare le sorti di un’Inghilterra alla deriva.

Forse è la motivazione che ha spinto il Sun a stilare la classifica dei migliori tecnici giunti nel Regno Unito dall’Oltremanica, nella speranza che lo straniero porti bene. In particolare l’italiano, visto che due tecnici nostrani, Vialli e Ranieri, sono stati inseriti nella top ten.

Gianluca Vialli: goleador di razza

Stacchiamo la spina per un po’ dalla stretta attualità fatta di biscotti e sospetti di combine e torniamo alle nostre care rubriche, occupandoci di un grande del passato che ha fatto bene in patria e ha tenuto alto il nome degli italiani in terra straniera.

Stiamo parlando di Gianluca Vialli, fenomenale atttaccante degli anni ’80-’90, nonché vero campione di simpatia.

Mosse i primi passi da calciatore (come direbbe il buon giornalista) nella Cremonese, squadra della sua città, contribuendo alla promozione dalla serie C alla B e poi al salto nella massima serie nell’anno di grazia 1984.

Marco Tardelli: un urlo mondiale!

Guardate l’immagine, chiudete gli occhi e tornate a quel magico 11 luglio del 1982. E adesso ditemi che cosa provate.

Personalmente non riesco a ricordare un’emozione simile (calcisticamente parlando, s’intende): brividi che scendono lungo la schiena ed una lacrima trattenuta a fatica nel ricordo di una serata unica ed indimenticabile.

Indimenticabile per me, per noi tifosi tutti, che abbiamo avuto la fortuna di assistere alla messa in onda di una pagina di storia, ma immaginate che cosa deve aver rappresentato quella serata per il ragazzo immortalato nella foto divenuta simbolo di un intero mondiale, tanto che ancora vi chiedessero chi era Tardelli, rispondereste quasi sicuramente “quello dell’urlo”.

Gigi Riva: Rombo di Tuono!

Lo chiamavano Rombo di tuono per la potenza del piede sinistro, capace di tirare botte da 140 km/h. Grande Gigi Riva, anzi Gigirriva, come lo chiamavano nella sua terra d’adozione, in quella Sardegna dove non voleva andare e che diventò alla fine la sua seconda casa.

Da adolescente lo cercava l’Inter, squadra per la quale faceva il tifo, arrivando addirittura a convocarlo per il provino di rito, ma i dirigenti del Legnano preferirono dirottarlo verso Cagliari per 37 milioni di lire.

Il giovane Riva non avrebbe voluto trasferirsi in terra sarda. Ancora oggi ricorda quel viaggio verso Cagliari e la sensazione di finire in Africa. Ma il periodo di ambientamento durò lo spazio di un attimo e di lì a poco si ritrovò ad essere il beniamino del pubblico di casa, ammirato e amato da tutti. Quando il Cagliari giocava a Milano o a Torino cinque o seimila isolani scendevano dalla Svizzera, dalla Germania e dalla Francia per seguire le imprese di questo sardo d’adozione che ha fatto grande una squadra di provincia.

Il punto sul calciomercato dopo due settimane dalla fine del campionato

Il campionato è terminato due settimane fa, e subito sono scattati i primi colpi di mercato. Non c’era da meravigliarsi, visto che alcuni nomi, e già alcune firme, erano stati ufficializzati anche settimane prima del fischio finale dell’ultima giornata, e quindi molti manager erano già in procinto di organizzare la prossima stagione.

Finora ci siamo occupati delle trattative, dei nomi più o meno veri, delle indiscrezioni e delle favole raccontate per sviarci. Adesso, come faremo con cadenza bisettimanale, cerchiamo di fare il punto sulla situazione, e mettere in chiaro gli acquisti e le cessioni ufficiali, cioè quei colpi di mercato che hanno nero su bianco.