Messina: un tormento senza fine

L’agonia del Messina sembrava terminata con la mancata iscrizione al campionato di Serie B 2008/2009. Invece si era solo all’inizio. Dopo aver mancato anche l’approdo alla Lega Pro, i tifosi speravano almeno di aggrapparsi al salvagente del lodo Petrucci, che li avrebbe fatti ricominciare dalla Seconda Divisione.

E invece adesso è tutto da rifare, nel vero senso della parola. Evitata la ripartenza dalla terza categoria, la società siciliana ripartirà dalla Serie D. Qui però si apre un vero e proprio giallo. Il presidente Franza aveva fatto fallire il club perchè aveva detto di non volerne più sapere del calcio. Ma poi il suo nome rientra tra i pretendenti all’iscrizione del Messina Calcio tra i dilettanti.

Roma: il punto della situazione

Continua a tenere banco sulle prime pagine dei giornali il mercato della Roma, in cerca come è noto di un attaccante capace di dar peso al reparto offensivo. Sfumato l’affare Mutu, i nomi che si rincorrono da diverse settimane sono quelli di Malouda e Baptista, ma per ora la situazione di entrambi sembra condizionata dal mercato in entrata dei rispettivi club.

Malouda potrebbe arrivare a Roma, nonostante l’ingaggio principesco, ma molto dipende dall’acquisto di Robinho da parte del Chelsea (ed il Real non è disposto a liberarsi del brasiliano finché non avrà avuto la sicurezza dell’arrivo di Cristiano Ronaldo). Baptista, invece, non fa che ripetere di voler restare a Madrid, ma l’arrivo di Van Der Vaart gli ha di fatto chiuso ogni possibilità di giocarsi una maglia da titolare.

Ieri intanto il quotidiano sportivo Sport aveva avanzato la possibilità di un interesse per il centravanti del Barcellona Eto’o, mentre Marca parlava di una trattativa con il Villareal per l’acquisto di Cazorla. Nomi che farebbero comodo all’attacco giallorosso, ma che non rientrano nei piani della società, che è stata costretta a smentire la notizia dopo la sospensione del titolo in Borsa (eccesso di rialzo). Staremo a vedere come si muoverà il mercato internazionale nei prossimi giorni e come la Roma saprà approfittare dei vari movimenti sulla scacchiera continentale.

C. Ronaldo addio Real, i blancos ingaggiano Van Der Vaart

Il brutto periodo per Cristiano Ronaldo continua. Oltre alle polemiche dovute alla querelle sul suo trasferimento a Madrid, i compagni che non lo vedono più bene e i futuri colleghi che non ne sentono il bisogno, ci si mettono anche le due persone che più gli dovrebbero stare vicino.

La prima è Nereida Gallardo, ex di lusso del calciatore, che nonostante dica che si considera ancora sua fidanzata, che Cristiano è di sua proprietà e che il loro amore è per sempre, continua a mostrarsi mezza nuda nelle spiagge di tutta Europa, e si cominciano già a fare i nomi di possibili “rincalzi” nel triste talamo spagnolo (forse anche per lei è aperto il calciomercato). Il secondo è il presidente Calderon: lo vorrebbe tanto, ma per ora flirta con altri giocatori.

National Stadium: un nido di uccello nel centro di Pechino

Nel nostro tour mondiale alla scoperta degli impianti sportivi più affascinanti del pianeta, non poteva certo mancare una tappa a Pechino, nello stadio che ospiterà le cerimonie di apertura e chiusura dei prossimi giochi Olimpici, le gare di atletica e la finalissima del torneo di calcio.

Stiamo parlando del National Stadium, ribattezzato sin dall’inizio dei lavori di costruzione “The Bird’s Nest” (nido di uccello), per la particolare forma che lo caratterizza.

E proprio grazie a questa peculiarità il progetto degli architetti svizzeri Herzog e De Meuron è stato scelto tra numerose altre proposte, aggiudicandosi la vittoria del concorso bandito nel 2002. I lavori, poi, dovevano essere realizzati entro la fine del 2007, come per tutti gli altri impianti che ospiteranno le gare olimpiche, ma vista la difficoltà della messa in opera, è stata concessa una proroga di qualche mese.

Calcio tatoo: Alex Del Piero

Non ci sono solo i nomi dei figli a marchiare i corpi dei nostri calciatori. Delle volte, molto spesso, capita anche di tatuarsi dei simboli che ricordino l’amore eterno che si ha per la propria compagna, e cose che fanno ricordare ai calciatori chi sono e da dove vengono. E’ il caso di Pinturicchio, Alessandro Del Piero, il quale ha le proprie esperienze tatuate sulla pelle.

A dir la verità non sono proprio tutte. Al momento i tatuaggi che possiamo contare sulla pelle del capitano della Juventus sono solo 3, ma ci aspettiamo tutti almeno un quarto marchio che ricordi il figlio nato qualche mese fa, Tobias, e qualcosa che ricordi la vittoria dei mondiali come hanno fatto molti suoi colleghi.

Champions League: occhio al sorteggio!

Ci siamo. Dopo tanto parlare di calciomercato ed amichevoli estive, oggi finalmente conosceremo le avversarie di Juventus e Fiorentina nel turno preliminare di Champions League. Alle 12 Nyon sarà al centro del mondo, sotto gli occhi attenti e interessati delle due italiane che sperano in un sorteggio benevolo.

Non c’è possibilità che Juventus e Fiorentina si ritrovino l’una contro l’altra, visto che entrambe saranno inserite nell’urna come teste di serie, grazie ai risultati ottenuti in Europa nelle ultime cinque stagioni. E sempre per lo stesso motivo le compagini italiane eviteranno formazioni blasonate e temibili come Barcellona, Arsenal, Liverpool, Marsiglia, Fenerbahçe e Schalke o4.

Un gran vantaggio, certo, ma i pericoli ci sono e si chiamano ad esempio Atletico Madrid e Galatasaray, inserite in seconda fascia, ma non per questo abbordabili.

Firenze in festa, Frey ha prolungato

Milan sì, Milano no. Questo è stato il tormentone che ha accompagnato l’estate di Sebastien Frey cominciata ancor prima di terminare la scorsa stagione. Ad un certo punto si era arrivati anche a parlare di società inglesi che facevano la corte al francese, ma lui l’ha sempre detto di voler rimanere a Firenze, e adesso è ufficiale: Frey sarà viola a vita.

Il portierone nato a Thonon-les-Bains ha firmato finalmente il rinnovo contrattuale che tutti i tifosi viola aspettavano, insieme a quello di Mutu: prolungamento fino al 2013. Avrà 33 anni alla scadenza del contratto Frey, proprio quando la carriera di un portiere si può definire in fase discendente, ma non finita, lasciando maggior potere contrattuale ai viola nel tentare di riabbassare uno stipendio che inevitabilmente è dovuto crescere.

Christian Abbiati: il Milan ritrova il numero 1

Adesso qualcuno lo sta rivalutando. Solo adesso che ha dato una grossa soddisfazione ai propri tifosi, respingendo ben tre calci di rigore ai cugini nerazzurri nella gara decisiva del Trofeo Tim.

Christian Abbiati in questo momento ha molti motivi per sorridere, visti i problemi del Milan nel trovare un portiere sicuro e affidabile, dopo l’annata disastrosa di Dida e la scarsa vena di Kalac.

Lui invece è appena rientrato dalla Spagna, dove era stato spedito lo scorso anno per fare da riserva a Leo Franco nell’Atletico Madrid, per poi guadagnarsi la maglia da titolare a suon di buone prestazioni.

Platini strizza l’occhio all’Italia

Raggiunto da numerosi giornalisti al suo arrivo a Firenze per assistere all’amichevole tra i viola e il Barcellona, Platini è stato subito stuzzicato sull’argomento che gli sta togliendo il sonno nell’ultimo mese: se concedere o no l’organizzazione dei prossimi Europei a Ucraina e Polonia.

Da quanto pare di capire dalla parole del “Roi”, l’idea di spostare il torneo verso l’Occidente sta prendendo sempre più piede nella sua testa, tant’è che pare già aver fatto una valutazione attenta della situazione italiana. “Gli stadi non sono bellissimi” dice il Presidente Uefa, “ma hanno alcune eccellenze come San Siro e l’Olimpico, tra i più belli d’Europa”.

Moratti riapre i lacci della borsa

L’intera estate trascorsa a rincorrere un centrocampista, per poi accorgersi a fine luglio che la difesa è in emergenza. E per fortuna che Morinho voleva due giocatori per ogni ruolo! Pazza Inter, anche sul mercato.

Samuel non dà più notizie di sé da dicembre, Cordoba è fuori dalla gara di andata contro il Liverpool (lo scorso febbraio), Chivu dopo l’Europeo ha deciso finalmente di farsi rimettere a posto la spalla che tanti problemi gli ha dato in passato. Ci mancava solo Materazzi a piantar grane (non volendo, ci mancherebbe) con uno stiramento che lo terrà fuori almeno per un mesetto. Chi rimane? Mourinho scopre le carte:

Sono preoccupato, è rimasto solo Burdisso, dopo ci sono il giovane Mei il vecchio Beppe Baresi… e io sono la terza opzione.