La Confederations Cup entra nel vivo, ma per gli azzurri si avvicina la fine. Come riporta questa mattina la Gazzetta dello Sport, oltre ai vari problemi di squadra oggi se ne aggiunge un altro, l’assenza di Balotelli nella gara più difficile, la prossima contro la Spagna. Il numero 9 infatti si è infortunato, nulla di grave, ma non riuscirà sicuramente a ritornare in tempo la semifinale. Oggi intanto si apre una settimana cruciale per il calciomercato.
Non accetta di parlare del suo futuro, ma ammette di essere felice per l’interesse della Roma nei suoi confronti. Parliamo di Julio Cesar, portiere del Brasile, impegnato in questi giorni nella Confederations Cup. L’ex numero uno dell’Inter ha vestito la maglia del QPR nell’ultima stagione, ma ora potrebbe tornare a giocare nel Belpaese, per difendere la porta della Roma, che da qualche giorni ha intensificato la sua corte.
Gonzalo Higuain sembrava ormai uscito dall’orbita della Juventus, dopo l’entrata a bomba dell’Arsenal, che si era inserita prepotentemente nella trattativa. I bianconeri si erano dunque concentrati su Carlos Tevez, pur sapendo di dover battere l’agguerrita concorrenza del Milan, che corteggia da tempo l’Apache. Ma ora le carte si mescolano di nuovo, come rivela il papà di Higuain, secondo il quale Gonzalo non avrebbe firmato alcun contratto e sarebbe dunque ancora sul mercato.
Fabrizio Miccoli è sempre stato criticato per le sue amicizie poco confacenti con il ruolo che ricopre. Nonostante sia il capitano di una squadra “delicata” come il Palermo, abbia giocato nelle partite del cuore e sia da esempio per migliaia di giovani, calciatori e non, non ha mai nascosto alcune frequentazioni con persone poco raccomandabili come un figlio di un boss della mafia siciliana. Nulla di compromettente, sono tanti i calciatori che hanno cattive amicizie. Se non fosse che questa amicizia sembra averlo coinvolto un po’ troppo.
Il Brasile rispetta la tradizione che la vede trionfare regolarmente nella Confederations Cup e termina il girone al primo posto battendo anche l’Italia. Non che gli azzurri abbiano demeritato. Giaccherini ha segnato il gol del momentaneo pareggio, Chiellini ci ha illuso che potessimo riagganciarli per la seconda volta, e nel complesso, se si esclude il primo quarto d’ora del primo tempo ed una decina di minuti di black-out nel secondo, gli azzurri non hanno giocato malissimo. Probabilmente il 4-2 è un risultato sin troppo pesante. Ma vediamo i gol della serata nel video in fondo all’articolo.
Italia da dimenticare nei primissimi minuti di gioco, quando il Brasile faceva il buono ed cattivo tempo nell’ultima gara della fase a gironi della Confederations Cup 2013. Poi la reazione, il gol preso, il pari e le amnesie che portavano i verdeoro al doppio vantaggio. Bella Italia, infine, nell’ultima parte di gara, con lo spirito proprio dei combattenti, di coloro che non vogliono abbandonare le armi. Peccato per il risultato finale, che ci costringe a passare come secondi della classe.
Una vittoria convincente ed una strappata con un pizzico di fortuna (e probabilmente in maniera immeritata). E’ questo il bilancio dell’Italia di Prandelli nella Confederations Cup 2013, a poche ore dalla gara contro i padroni di casa del Brasile, che deciderà il primo ed il secondo posto nel girone. Gli azzurri dovranno fare a meno della genialità e della classe di Andrea Pirlo, fatto fuori da un infortunio muscolare e recuperabile – forse – per la semifinale. A ranghi completi il Brasile, che vorrà dimostrare di aver fatto passi avanti e di essere pronto per sollevare il trofeo finale.
Nel clima infuocato delle città brasiliane che sembrano essersi improvvisamente dimenticate della “religione nazionale”, ovvero il calcio, i padroni di casa affrontano l’Italia in una partita che vale molto più dei tre punti. Entrambe sono già qualificate per le semifinali, ma chi vince ha già un piede in finale, mentre l’altra dovrà vedersela con lo spauracchio dei campioni del mondo della Spagna.
Dopo oltre un mese di silenzio, da quando cioè Antonio Conte ha accettato di restare alla Juve, il tecnico leccese torna a farsi sentire. Secondo quanto riporta oggi Tuttosport, avrebbe chiesto alla società di sbrigarsi perché ormai non manca molto al primo ritiro (12 luglio, Chatillon) e ancora i nuovi acquisti non si vedono. L’unico certamente presente è Llorente, ottimo attaccante ma non quello della svolta. Per il ritiro Conte vorrebbe avere a disposizione Ogbonna, un esterno sinistro ed un nuovo attaccante, meglio se due.
Italia – Brasile è sempre una festa del calcio. Non questa volta. Una delle sfide più classiche dello sport internazionale è messa a dura prova dalle proteste di piazza che oscurano la partita di pallone. Anche i giornali italiani aprono questa mattina con la folla oceanica che protesta in tutte le città brasiliane contro il Governo e si scaglia contro la manifestazione di questi giorni, mettendo a rischio sia la Confederations Cup che il prossimo Mondiale.
Resta bloccato l’affare-Diamanti, dopo la richiesta del Bologna (10 milioni di euro) ed il tentennamento del Milan, che non vuole sborsare una cifra simile per arrivare al centrocampista della nazionale. I rossoneri cercano un’alternativa al pagamento completo della somma, inserendo nella trattativa il prestito di qualche giovane di belle speranze, come Niang, e qualche giocatore di esperienza, come Luca Antonini.
Il futuro di Miralem Pjanic potrebbe parlare tedesco, stando almeno alle indiscrezioni che arrivano oggi dalla Germania. Il centrocampista bosniaco sembrerebbe non rientrare nei piani di Garcia, nuovo allenatore della Roma, e potrebbe dunque essere invitato a cercarsi una nuova sistemazione in giro per l’Europa. Le pretendenti non mancano, ma in vantaggio sembra esserci il Borussia Dortmund, finalista di Champions nell’ultima stagione e decisa a migliorarsi in vista del prossimo campionato.
Nel gran parlare degli attaccanti che la Juventus segue, passa in secondo piano l’ingaggio di un giocatore che potrebbe rivelarsi fondamentale per il gioco di Conte, forse anche più del centravanti. Stiamo parlando dell’esterno di sinistra, quello che è mancato lo scorso anno e che per la prima parte di stagione ha fatto, adattandosi, Asamoah. Niente più invenzioni stavolta, il nome c’è ed è quello di Camilo Zuniga.
Zitta zitta la Roma comincia a puntellare la sua rosa. Fatta per Benatia che effettuerà le visite mediche in questi giorni ed entro la fine della settimana, massimo lunedì, verrà presentato alla stampa, ora è la volta di Nainggolan. A quanto pare i buoni rapporti con il Cagliari hanno ammorbidito Cellino che aveva chiuso a qualsiasi trattativa con Inter e Napoli. Non si può dir lo stesso con la Roma con la quale sembra avere trovato l’accordo per vendere il belga a 10 milioni più le comproprietà di Verre e Caprari (o Romagnoli).