Juventus-Ajax 5-3: bianconeri sul tetto d’Europa

Amarcord bianconero quest’oggi sulle pagine di Calciopro per ricordare una delle notti più felici della storia juventina. Era il 22 maggio del 1996 e allo Stadio Olimpico di Roma andava in scena l’atto finale della Champions League, lungamente inseguita e conquistata una sola volta fino ad allora, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni, nella triste notte dell’Heysel.

Undici anni dopo la Juve ci riprova, con una marcia di avvicinamento trionfale che vede cadere come birilli avversari del calibro di Borussia Dortmund, Steaua Bucarest, Glasgow Rangers, Real Madrid e Nantes.

In finale però c’è l’avversario più ostico, quello che nessuno vorrebbe mai incontrare, quello che solo a nominarlo fa tremare le gambe: il terribile Ajax di Van Gaal. Gli olandesi si presentano all’appuntamento da campioni uscenti, decisi a ripetere l’impresa dell’anno precedente, quando avevano alzato la Coppa davanti ad un Milan sconsolato. Ai bianconeri non resta che sperare in un passo falso degli avversari, largamente favoriti per la vittoria finale.

Liga: campionato riaperto grazie allo strepitoso Villa

Per un campionato aperto che si chiude, ce n’è un altro chiuso che si riapre. La vetta dei campionati europei non è mai stata in bilico come quest’anno, e a farne le spese stavolta è il Real Madrid. Batosta clamorosa in casa contro un Valencia rinato, e solo 4 punti di distacco dal Barcellona che adesso sembrano veramente pochi.

Non se lo meritava questa volta la squadra di Schuster di perdere. Nonostante ultimamente stesse giocando molto male e quando vinceva lo faceva a stento, contro il Valencia sono ritornati ad essere galacticos Cannavaro e compagni. Peccato che hanno trovato sulla loro strada un David Villa in stato di grazia che pareggia con la sua doppietta quella di capitan Raul, e ad un minuto dalla fine della gara Arizmendi segni il gol della vittoria, che al Valencia non serve a un granchè, ma che al Real pesa molto. Ora sono 4 le sconfitte nelle ultime 6 partite, e contando l’eliminazione in Champions, se non dovesse arrivare lo scudetto Schuster farebbe bene a lasciare Madrid di corsa e senza voltarsi indietro.

Aspettando Spagna-Italia tra polemiche e certezze

Siamo alle solite. Alla vigilia dei grandi impegni internazionali tutta l’Italia cambia professione, trasformandosi improvvisamente in una terra di allenatori, in grado di decidere chi portare e chi no nella comitiva azzurra. Lo sa bene chi siede su una panchina e cerca di scegliere secondo i propri canoni e senza farsi influenzare dall’opinione popolare, ma le polemiche non possono non condizionare l’ambiente.

E così il buon Donadoni dovrà sopportare da qui a giugno il peso della domanda “Del Piero si o Del Piero no?”. L’ennesima esclusione del numero 10 juventino, infatti, è stata accolta con disappunto dalla critica, soprattutto in considerazione dell’ottima prestazione nell’ultima gara contro l’Inter, dove Alex ha dimostrato di essere in forma smagliante, surclassando il diretto marcatore, Materazzi.

Ironia della sorte, il difensore è stato convocato, mentre il bianconero è rimasto a casa! Non che Marco non meriti la nazionale, ci mancherebbe, ma la sensazione è che le scelte del ct non dipendano esclusivamente dal momento di forma di ciascun calciatore. Riuscirà il capitano bianconero a conquistare una maglia per la spedizione in Svizzera e Austria? Staremo a vedere, ma per ora l’obiettivo è quello di far bene stasera nella gara contro la Spagna, dove Donadoni proverà la formazione che più si avvicina all’undici titolare dei prossimi Europei.

Bundesliga: il Bayern si porta a casa mezzo scudetto

E il campionato tedesco si chiude definitivamente. Non bastavano i nomi altisonanti che il Bayern aveva schierato dall’inizio dell’anno. Ora anche le inseguitrici mollano la presa, e per Toni e compagni diventa tutto più facile.

Prima era il Werder a mollare la presa, ora anche l’Amburgo, che non sembrava potesse fermare i bavaresi, ma almeno poteva tenere vivo il campionato ancora per un pò. E invece l’1-1 contro il Wolfusburg cancella le ultime speranze di un torneo vivo, e sposta l’attenzione su altri obiettivi.
Nella giornata in cui la pareggite colpisce anche la Bundesliga (metà delle partite sono finite 1-1), ne approfitta il Bayern Monaco che con un doppio Toni di sbarazza della terza in classifica, il Leverkusen, e si cuce sulla maglia lo scudetto (+7 dalla seconda).

Fantacalcio: spunta Milanetto tra i nomi nuovi

Continua il periodo nero delle big del Fantacalcio. Anche in questa settimana solo 4 giocatori su 11 fanno parte della squadra migliore della giornata. Probabilmente questo è dovuto al fatto che giocando ogni 3 giorni le grandi squadre si stanchino di più perchè corrono molto di più delle piccole che si rintanano in difesa e ripartono in contropiede, fatto sta che ancora una volta i punteggi saranno altalenanti.

Solo due le doppiette della giornata, e nomi nuovi nella lista che va ingrandendosi sempre di più, e sempre con piacevoli novità.
La prima è in porta. Come preannunciato il portiere titolare sarà Ciro Polito del Catania, in grado di ipnotizzare Doni e parargli il rigore che gli è valso 10,5 punti

Toni Kroos: talento Made in Germany

E’ ancora troppo giovane e noi abbiamo il compito di proteggerlo, non di farlo sentire una sorta di superstar. Ora deve soltanto pensare a giocare a calcio, noi penseremo al resto.

Questa la dichiarazione di Uli Hoeness, ex calciatore ed attualmente dirigente del Bayern Monaco, riguardo all’astro nascente del calcio tedesco, Toni Kroos. Ed in effetti questo ragazzino di 18 anni ha tutte le carte in regola per diventare una superstar, proiettato verso un futuro di sicuro successo sia nella squadra di club che i nazionale.

Enfant prodige del calcio tedesco, sin da piccolo si è messo in evidenza, mostrando doti che i coetanei potevano solo sognare. L’esplosione a 16 anni, con la nazionale Under 17, dove segna 18 gol in 36 partite, attirando l’attenzione dei club di mezza Europa. Lo acquisterà il Bayern, strappandolo alla concorrenza di Chelsea, Shalke 04 e Werder Brema, che avevano insistentemente chiesto il cartellino del ragazzo.

David Beckham tra nazionale e conti in tasca

Che giochi o no, che segni o resti a secco, che riesca o meno a guadagnare il gettone numero cento con la maglia della nazionale, David Beckham rimane un fenomeno mediatico eccezionale, capace di far parlare di sé qualunque cosa faccia.

Questo il motivo per cui dovette lasciare il Manchester qualche anno fa (Sir Alex Ferguson sosteneva che dopo il matrimonio con Victoria Adams, l’immagine di David occupasse troppa spazio sulle riviste patinate), questo il motivo per cui lo volle il Real Madrid, convinto di avere un ritorno economico non indifferente proprio dallo sfruttamento dell’immagine del campione.

Poi arrivarono i Galaxy di Los Angeles e l’ingaggio record (160 milioni di euro in cinque anni) in un’operazione che riguarda ben poco la capacità di Becks di giocare a calcio o, come hanno cercato di farci credere, la possibilità di diffondere il soccer in terra americana, quanto piuttosto il potere che David esercita sulla massa, anche solo con la sua presenza. A riprova di ciò, i milioni di dollari guadagnati dal club, nonostante i vari infortuni dell’inglese in questi mesi. Da luglio ad oggi infatti, David ha giocato per 1303 minuti, ma il ritorno economico per la società è andato oltre ogni più rosea aspettativa.

Alessandro Del Piero: l’uomo dei record!

Avrei voluto festeggiare con un gol il raggiungimento del record di Gaetano Scirea, però mi sono mangiato una grossa occasione.

Questa la dichiarazione di Alessandro Del Piero dopo la gara di sabato contro l’Inter, che ha sancito la vittoria della Juventus e la sua personale soddisfazione per aver raggiunto, in termini di presenze, il record dell’indimenticato capitano degli anni ’70-’80. Non ce l’ha fatta a festeggiare con un gol, ma l’impresa sportiva resta e va ad aggiungersi agli innumerevoli primati conquistati nel corso degli anni con la maglia bianconera.

231 i gol segnati, che ne fanno il miglior marcatore nella storia della Juventus. Di questi, 44 nelle competizioni internazionali (altro record) sempre con la maglia della Vecchia Signora; 27 gol in nazionale, quarto di sempre (a pari merito con Roberto Baggio) e bomber più prolifico tra i calciatori in attività con la maglia azzurra. Ed ora è arrivato il gettone numero 552, che lo pone al primo posto nella classifica delle presenze totali. In un calcio dove le bandiere non sono che un lontano ricordo, Alessandro Del Piero rimane fedele alla maglia che è diventata ormai una seconda pelle.

Paul Jewell beccato in un video hard!

Ma cos’hanno gli inglesi? E’ mai possibile che non riescano a pensare ad altro che al sesso? D’accordo, possiamo capire i calciatori, nel pieno della giovinezza e della tempesta ormonale, ma se ci si mettono pure i tecnici, allora c’è qualcosa che non va!

A finire nell’occhio del ciclone stavolta è l’allenatore del Derby County, Paul Jewell, pizzicato in un filmato porno, in compagnia di una prorompente bionda. Ora resta da capire come il video, girato dallo stesso Jewell, sia finito nella redazione del News Of The Word, che nell’edizione odierna pubblica alcune istantanee, con dovizia di particolari, scatenando l’ennesimo scandalo a luci rosse in terra britannica.

Le immagini sono così chiare da non lasciar spazio ad alcun dubbio ed il contenuto mostrato potrebbe far arrossire i migliori registi di film hard, proponendo situazioni di sesso spinto in ogni angolo della casa, dal soggiorno, dove Paul si spoglia, buttandosi letteralmente sul corpo della donna, alla camera da letto, dal tappeto al cofano di una Mercedes, dove la biondina si sdraia, chiedendo all’aitante(?) Paul di soddisfare la sua fame di sesso.

Guidolin come Mancini, si autoesonera, ma poi ritratta

E’ proprio dura perdere una partita importante. Ne sa qualcosa Roberto Mancini, con quella battuta infelice dopo la gara contro il Liverpool, e ne sa qualcosa in più Guidolin, che non vuol’essere da meno del tecnico interista, e mette in scena il replay del gioco del “Mi dimetto-non mi dimetto”.

A fine gara, dopo le 3 scoppole rimediate anche dal Genoa, il tecnico veneto ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti: “la squadra ha fatto tutto quello che poteva, i ragazzi li ringrazio di tutto. Hanno giocato bene in un clima impossibile, senza il minimo apporto da parte del pubblico. Tutto era stato ben preparato… Ai giocatori e a pochi altri voglio dire comunque grazie”. Parole dette prima di tutto per discolparsi della brutta figura fatta al Renzo Barbera, e poi per prepararsi ad un esonero che potrebbe arrivare da un momento all’altro. E invece il presidente Zamparini, anzichè esonerarlo, rilancia: “Per me può rimanere. Non c’è problema. E’ lui che ci ha messo in questa situazione, toccherà a lui tirarci fuori“.