Riprende il tentativo di fuga del Lione. Dopo 6 anni di noia nel campionato francese, si rivede un pò di incertezza per la vittoria dello scudetto. A dir la verità questo distacco era già piuttosto preannunciato, dato che il -1 della scorsa settimana sembrava più un’utopia da mantenere, che realtà.
Il Lione svolge al meglio il suo “allenamento” in casa contro l’ultima in classifica Metz, che oramai alza bandiera bianca al campionato (18 punti dalla salvezza sono davvero tanti). E’ vero che affrontava la capolista, ma dati i numerosi impegni dell’Olympique Lyonnaise (Lille, Manchester in coppa e Bordeaux in una settimana), si poteva perlomeno tentare di fare il colpaccio, date le numerose assenze.
Ma per vincere la partita è bastato un frustrato Fred, alla sua terza partita da titolare, un pò poco per un nazionale verdeoro, che già dopo 10 minuti mette tutti a tacere. 2-0 il risultato finale, che non lascia capire se il Metz ha almeno provato a giocarsela, oppure è stato il Lione che non ha voluto infierire su un avversario evidentemente di categoria inferiore.
A lasciargli lo spazio per il settimo scudetto di fila poi ci pensa un Bordeaux poco arrembante che sul proprio campo non riesce a superare il Lille, che quest’anno milita a metà classifica ed è lontana parente di quella squadra che mise in difficoltà il Milan qualche anno fa in Champions. E’ vero pure che le fatiche di coppa si fanno sentire per tutti, e probabilmente i girondini non avevano ancora recuperato dall’eliminazione da parte dell’Anderlecht, fatto sta che se si vogliono scalzare Benzema e compagni da lì sopra, ci si deve dare da fare un pò di più. Forse ora, senza il “fastidio” della coppa, qualcosa in più potrebbero farla. Basta che non succeda la stessa cosa mercoledì tra Lione e Manchester, altrimenti addio titolo.
Al terzo posto si attesta il Nancy, indecisa se puntare alla qualificazione diretta in Champions o se stare attenta alle proprie spalle, ma intanto si consola con un bel 2-1 sul Lens, inguaiandolo nei bassifondi della classifica. E poi non che dietro corrano tanto. Infatti a parte il Le Mans, vittorioso a Valenciennes, che probabilmente saluta qualsiasi velleità da zona Champions, le altre rallentano tutte. Pareggiano Marsiglia e Monaco (in rete Almiron, guarda chi si rivede), mentre perdono Nizza e Lorient due partite facili facili contro Auxerre e Rennes, due squadre che non hanno nulla da chiedere al campionato, dato che sono salve e non si sognano minimamente un posto in Europa. E adesso il discorso per la Uefa si riapre prepotentemente, dato che, a differenza di qualche settimana fa in cui sembrava che i giochi fossero fatti, adesso abbiamo 9 squadre in 6 punti, e quindi tutto può ancora succedere.
Il Psg intanto non riesce più a vincere. Una squadra che può schierare il portiere titolare della Francia Landreau, un centrocampista considerato tra i migliori d’Europa come Rothen, e le punte Luyindula e Pauleta, non può permettersi di vincere solo due partite dall’inizio del 2008. I tifosi sanno che non sono più quella squadra che riuscì a vincere la coppa Uefa una decina di anni fa, ma adesso non hanno nemmeno più la speranza di vedere qualificati i propri beniamini in Champions. Anzi, i 3 punti sul Tolosa spostano ormai le attenzioni più sulla zona retrocessione che sull’Europa.
Nei bassifondi della classifica si muove poco o nulla. Dato per retrocesso ormai il Metz, si risolleva solo il Sochaux, a cui basta solo la prima mezz’ora di gara per tirare di forza nella zona pericolosa lo Strasburgo, finora relativamente tranquillo, ma che adesso deve amministrare i soli 4 punti che lo separano dalla Ligue 2.
Per sua fortuna le altre pareggiano o perdono tutte, ma non si potranno dormire sonni tranquilli ancora per molto, soprattutto se si riesce a vincere una partita al mese come sta facendo.