Calciomercato: la Fiorentina su Dzsudzsák?

Secondo indiscrezioni raccolte da CalcioPro, il nome nuovo per il mercato della Fiorentina, in caso di mancato accordo con Mutu e conseguente cessione del giocatore romeno alla Roma, potrebbe essere quello di Balázs Dzsudzsák, esterno d’attacco del Psv Eindhoven. Dzsudzsák, nato in Ungheria nel 1986, ha esordito in Eredivisie il 12/01/2008 nel match clou Feyenoord – Psv. Il giocatore ha collezionato 17 presenze complessive nel campionato olandese, condite da tre goal ed altrettanti assist. Dzsudzsák ha all’attivo anche tre presenze in Coppa Uefa. Per quanto riguarda Adrian Mutu, in serata è circolata una nuova voce secondo cui la Roma avrebbe offerto alla Fiorentina 13 milioni di euro più il cartellino di Simone Perrotta. Dopo il salto un video con i gol e gli assist di Dzsudzsák con la maglia del PSV.

Calciomercato: le ultime indiscrezioni su Inter, Roma e Fiorentina

La giornata di ieri ha fatto registrare le importanti dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’AIC Sergio Campana, il quale si è detto fiducioso in merito alla richiesta da parte della Lega di portare a due il numero di giocatori extracomunitari tesserabili. Il verdetto decisivo è atteso per oggi. In caso di fumata bianca, si potrebbero aprire scenari di mercato interessanti, con i vari operatori pronti a cogliere la giusta occasione. E proprio in chiave mercato, il tavolo delle trattative ha visto come protagonista assoluta l’Inter, che secondo fonti provenienti dagli ambienti milanesi e soprattutto dall’Inghilterra (Daily Mirror su tutti), sembra ormai essere ad un passo dal centrocampista londinese Frank Lampard.

Francesco Totti tra recupero e campagna acquisti

Prosegue senza sosta il recupero di Francesco Totti che sin dal giorno dell’intervento al ginocchio ha sempre ammesso di voler bruciare le tappe, per poter tornare quanto prima ad essere utile alla causa giallorossa.

Nell’ultima parte della scorsa stagione l’assenza del capitano ha pesato non poco sull’equilibrio della squadra, sebbene la Roma sia arrivata a sfiorare il colpaccio proprio all’ultima giornata.

Ma questo fa parte del passato: ora c’è una nuova avventura da vivere e Totti vuole farsi trovare pronto all’appuntamento, a cominciare dal primo impegno ufficiale, il 24 agosto in Supercoppa.

Non solo Roma, gli americani mettono le mani su Bologna e sulla Lazio

Quando 14 anni fa si disputò il mondiale di Usa ’94, l’obiettivo era far innamorare il popolo americano del calcio. Diciamo che questo sogno si realizzò solo a metà, mentre ebbe un altro effetto: quello di far scoprire il calcio ai miliardari americani.

Anzichè investire in patria però (a parte qualche piccola eccezione, vedi Beckham), i magnati americani hanno investito in Europa. In Premier League è andata benissimo (il Manchester United ha fatto man bassa di vittorie in questa stagione), e adesso puntano anche all’Italia. E non stiamo parlando solo della Roma.

11 punte per me, posson bastare

E’ tempo di fare una Roma con i fiocchi, che possa puntare seriamente a scudetto e Champions League. Ma senza punte, si sa, non si va da nessuna parte. Vucinic da solo non può far miracoli, Totti ormai passa più tempo in infermieria che sul campo, e i 32 anni cominciano a farsi sentire. Esposito non è affidabile, Giuly non è una prima punta, e anzi Spalletti lo fa giocare quasi da centrocampista, Mancini a giorni cambierà maglia. Pare insomma che la Roma abbia urgente bisogno di una punta. Una vera, stavolta.

Una di quelle alla Batistuta, che ormai mancano nella capitale da troppo tempo. Si sperava nel talento di Okaka, destinato ad essere come Balotelli, ma che quest’anno in serie B ha dimostrato di avere ancora molta strada da fare. E così Spalletti si è stancato di aspettare e ha presentato al direttore sportivo Pradè la sua lista di attaccanti, 11 per la precisione, sperando che almeno uno di essi il prossimo anno vesta la maglia giallorossa.

Calciomercato impazzito: Inter su C. Ronaldo e Juve su Podolski

Il calciomercato sta per entrare nel vivo. Qualche colpo già è stato portato a termine, ma più che altro ciò è avvenuto tra la fine del campionato e l’inizio del mese di Giugno. Forse le attività si sono rallentate a causa degli Europei, ma intanto, dopo l’ingaggio di Zambrotta da parte del Milan, non è successo più nulla, e da allora è passato quasi un mese.

Ma non disperino gli appassionati di calciomercato, i colpacci arriveranno da un momento all’altro, anche se per adesso sono solo chiacchiere. Vediamo per ora le 4 big d’Italia cosa hanno intenzione di fare nel loro immediato futuro, che potrebbe cominciare a diventar caldo tra una settimana, alla fine del torneo.

John Riise è già a Roma!

Ci siamo. Sembra proprio che tra John Arne Riise e la Roma possa scoppiare l’amore, dopo il via libera dato ieri dal Liverpool. Ed il giocatore non ha certo perso

La vendita della Roma? Forse tutta una bufala

Il sasso nello stagno lo ha lanciato due giorni fa il Messaggero, e sembra non avere tutti i torti: c’è il rischio che la vicenda della cessione dell’A.S. Roma al miliardario Soros sia tutta una montatura.

Il dubbio proviene da diversi indizi. Prima di tutto, una società così indebitata ha due modi per salvarsi, o l’ingresso di capitali nuovi (con la vendita) o il tentativo di far salire il prezzo delle proprie azioni. E siccome la cessione non è avvenuta, forse si è montata questa trattativa per far schizzare i titoli della società in borsa. Il secondo indizio è che è vero che l’avvocato Tacopina si era recato a Roma venerdì mattina, ma solo per affari che non c’entravano nulla con l’acquisto della società di calcio.

Ritiro azzurro: tra scelte coraggiose e numeri

A pochi giorni dall’inizio della kermesse europea, Coverciano è diventato il centro del mondo per quanti come noi vivono di solo calcio (o quasi). Ormai ci siamo: la rosa è decisa e non resta che provare uomini e schemi per affrontare al meglio l’appuntamento che potrebbe farci entrare nella storia, dopo il titolo mondiale di due anni fa.

Proprio ieri l’ultima sofferta scelta di Donadoni, con l’esclusione dal gruppo di Montolivo, ritenuto cresciuto ed in ottime condizioni atletiche, ma sovrastato da altri elementi che danno più garanzie. A detta del mister comunque, il giovane viola verrà molto utile in futuro.

Esclusione di Montolivo a parte, ieri è stata la giornata dell’allenamento a porte chiuse, nel quale Donadoni ha voluto provare il 4-3-3 con Cassano e Del Piero contemporaneamente in campo (ecco finalmente uno che non ha paura di rischiare e che almeno sulla carta non esclude che i due possano coesistere, riaprendo questioni incomprensibili sui dualismi, tipiche della nazionale italiana).

Juventus-Inter 9-1: i campioni contro i ragazzini!

A Roma mando una squadra di ragazzini!

Questa la minaccia di Massimo Moratti alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Roma, per rispondere a chi, con vena polemica, sosteneva che l’Inter fosse stata aiutata nel corso del campionato.

Poi la rabbia è rientrata ed i nerazzurri si sono presentati all’appuntamento con la migliore formazione possibile che non è riuscita tuttavia a frenare la voglia di riscatto di una Roma arrembante. Il presidente non ha voluto seguire l’esempio di papà Angelo, che nel lontano 1961, in polemica con la Federazione, decise di far scendere in campo la squadra primavera, beccandosi poi una multa di un milione di lire.

Coppa Italia: cronaca di un trionfo!

E fanno nove! Con quella portata a casa ieri sera davanti ad un Olimpico vestito a festa, la Roma raggiunge la Juventus in vetta alla classifica per Coppe Italia conquistate. Il trofeo non prenderà la strada per Milano ed il prossimo anno i giallorossi potranno ancora fregiarsi della coccarda tricolore cucita sul petto.

Ci si aspettava una serata di bel calcio, una festa dello sport, in campo e sugli spalti. Lo è stata per gran parte, se si esclude il solito gruppetto di imbecilli, che prima della gara ha preso a lanciare bottiglie e petardi contro i tifosi nerazzurri in fila davanti ai cancelli.

Per il resto tutto come previsto: correttezza sugli spalti garantita da duemila uomini delle forze dell’ordine che hanno fatto parlare da più parti di Olimpico blindato. Per la festa finale anche il Presidente della Repubblica ha voluto essere presente, regalandosi l’onore finale di consegnare la Coppa nelle mani dei vincitori.