Mondiale Under 20, un Brasile da Oscar

 E così finisce come era nei pronostici, con il Brasile Under 20  pentacampeao che vince il suo quinto mondiale di categoria, dimostrandosi ancora una volta fucina inesauribile di talenti. E in questa finale bella e appassionante contro il Portogallo,  finita 3-2 ai tempi supplementari, brilla la stella di Oscar, autore di una tripletta che regala il titolo ai verdeoro.

La partenza è subito  incredibile: dopo soli cinque minuti un calcio di punizione di Oscar viene deviato da Segrio Oliveira e beffa il portiere Mika, che non subiva gol da ben 620 minuti, sbloccando il risultato. Ma la reazione dei portoghesi si fa attendere solo quattro minuti, quando Nelson Oliveira fa partire un contropiede micidiale finalizzato in rete da Alex. Si torna così in parità, con ancora ottanta minuti da giocare. Il primo tempo regala ancora emozioni, grazie soprattutto ad Oscar che trova la porta in un paio di occasioni con tiri dalla distanza, ma si va negli spogliatoi con il risultato inchiodato. Delude l’unico rappresentate del campionato italiano in campo: Coutinho, che non riesce a trovare spazi ed è spesso assente dal gioco.

Mondiale Under 20, la finale sarà Brasile-Portogallo

 E’ stato l’opposto di quello che ci si aspettava, perchè Portogallo-Francia alla vigilia sembrava una gara equilibrata e difficile, invece i galletti si sono sciolti di fronte alla formazione avversaria, e perchè al contrario il Brasile ha fatico più del previsto in una gara molto equilibrata contro il Messico. Alla fine entrambe le partite sono finite con il medesimo risultato: 2-0 che qualifica alla finalissima  due nazioni così simili calcisticamente e culturalmente e così distanti geograficamente.

Il Portogallo ha continuato a mostrare anche in questa semifinale una solidità difensiva eccellente ed una grande capacità tattica di stare in campo. Una squadra non spettacolare e leziosa, ma solida e concreta. E di fronte a questo la Francia ha potuto fare ben poco. La gara si è fatta subito in salita per i francesi, che dopo soli nove minuti sono passati in svantaggio a causa di un gol di testa di Danilo su un calcio d’angolo che era evitabile. Dopo il gol i blue non trovano la forza per reagire e nel secondo tempo vengono puniti dal rigore di  Oliveira che chiude la partita.

Mondiale Under 20, quarti da brivido

 Erano due partite molto attese e non hanno deluso le aspettative. Brasile Spagna la si poteva considerare una finale anticipata del mondiale Under 2o colombiano, mentre Nigeria Francia era gara tra due nazionali che sono state sorprendenti e che volevano arrivare a tutti i costi in semifinale. Alla fine passano il turno i Brasiliani dopo i calci di rigori, e i francesi dopo una partita ricca di colpi di scena conclusa 3-2 solo ai supplementari.

Nel primo match la Spagna con il suo classico gioco parte bene e riesce a imbrigliare il Brasile grazie alla sua tecnica, ma  sono i verdeoro a passare in vantaggio per primi, grazie a Willians che ribatte in porta un gran tiro di Henrique che aveva preso la traversa. Il Brasile non riece però a raddoppiare e così nella ripresa le piccole furie rosse tornano in partita con un gol di testa di Rodrigo che sancisce l‘1-1 finale dopo 90 minuti di gioco.

Mondiale Under 20, Portogallo e Messico che sorpresa

 Finisce il sogno dei ragazzi della Colombia nel mondiale Under 20 per mano di uno strepitoso Messico. I pardoni di casa non sono riusciti a raggiungere la loro seconda semifinale ed escono sconfitti per 3-1 contro i messicani che dopo la Gold Cup e il Mondiale Under 17, continuano a stupire in un anno d’oro dal punto di vista sportivo. Clamorosa eliminazione anche per l’Argentina del romanista Lamela, che a fine partita non trattiene le lacrime per l’uscita ai quarti di finale.

La partita tra le due formazioni sudamericane è piacevole fin dai primi istanti e non manca di riservare emozioni nel corso dei novanta minuti. Nel primo tempo passano in vantaggio i messicani con un rigore di Erik Torres, ma i padroni di casa non si danno per vinti e provano con Duvan Zapata e Muriel a riportare il risultato in parità.

Mondiale Under 20, bene Brasile e Nigeria

 Si è completato con le partite disputate nella notte il quadro dei quarti di finale del Mondiale Under 20 in Colombia. Tutte le favorite hanno passato il turno, ma qualche squadra ha brillato meno delle attese. Ad esempio la Spagna, che è riuscita a vincere la propria gara contro la Corea del Sud soltanto ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari erano finiti 0-0. La Corea  è scesa in campo con un 4-4-2 ben organizzato, chiudendo tutti gli spazi alle furie rosse, che non sono riuscite ad essere pericolose e a fraseggiare come al solito. Si è dovuti così ricorrere a otto rigori, prima di vedere il secondo errore dei coreani che ha sancito la vittoria della Spagna.

Meglio invece ha fatto un’altra favorita per il titolo: il Brasile di Coutinho e Henrique. Partita piacevole contro un Arabia Saudita che non rinuncia al suo atteggiamento offensivo, regalando sprazzi di ottimo gioco. Non basta però ad avere la meglio del Brasile, che al primo minuto della ripresa va in gol con Henrique e mette la gara in discesa. Il risultato finale di 3-0 porta anche  la firma di Silva e Dudu, ma è forse troppo pesante per quello che ha mostrato l’Arabia durante la partita.

Mondiale Under 20, avanti Argentina, Portogallo, Colombia e Camerun

 La prima giornata degli ottavi di finale del Mondiale Under 20 è iniziata con quattro gare equilibrate,  incerte e decise tutte da un solo gol di scarto. Sicuramente i rigori sono stati l’elemento chiave di questi ottavi, visto che su quattro partite ne sono stati concessi ben cinque, oltre alla gara Camerun-Messico, decisa dopo i tempi supplementari dai tiri dagli undici metri.

La gara più interessante era Argentina-Egitto che si è conclusa per 2-1 in favore della formazione trascinata da Eric Lamela, autore di una doppietta su calcio di rigore.  Dopo il primo tempo finito 1-0 grazie al rigore trasformato dal gioiello della Roma al termine di una bella azione con Luque, la ripresa vede l’Egitto protagonista, senza riuscire però a pungere come vorrebbe anche a causa della mancanza di una punta  capace di segnare. Il secondo rigore assegnato all’ Albiceleste chiude di fatto la partita, e l’Egitto può consolarsi solo con il gol della bandiera, arrivato al settantesimo per mano di Salah, che trasforma il terzo rigore concesso nel match.

Mondiale Under 20, Spagna Nigeria ed Equador agli Ottavi

Foto: Ap/LaPresse

Che fosse una delle favorite assolute del torneo si sapeva, ma la Spagna ha ribadito tutta la sua superiorità durante  il girone di qualificazione, ottenendo tre vittorie in tre partite, con undici gol fatti e due subiti. L’ultima partita contro l’Australia finita 5-1 è stata archiviata dopo solo un tempo, con il gol in apertura di Roberto e la tripletta di Vazquez che ha chiuso i giochi. Nel finale della prima frazione è arrivato il gol della bandiera di Kerem Bulut e il definitivo 5-1 segnato su rigore da Canales.

Vittoria per 2-0 della Nigeria contro l’Arabia Saudita nella partita spareggio per il primo posto del girone D. Le Aquile chiudono così a punteggio pieno grazie ai gol di Musa nel primo e Kayode nel secondo tempo, confermandosi formazione molto promettente. L’Arabia Saudita nonostante la sconfitta, può consolarsi con la qualificazione agli ottavi come seconda del girone.

Mondiale under 20, bene Spagna, Nigeria e Arabia

 

Foto: Ap/LaPresse

 

Continua il Mondiale Under 20 con la terza giornata di sfide che ha visto la Nigeria, la Spagna e l’Arabia ottenere la qualificazione per gli ottavi di finale, dove c’ è ad aspettarle la Colobia che ha vinto le prime due gare disputate. Tra i molti talentini che si vogliono mettere in evidenza in questa manifestazione, ieri ha attirato lo sguardo dei talent scout lo spagnolo cresciuto nella cantera del Real Madrid, Sergio Canales.

La sua Spagna è stata impegnata duramente nella sfida contro l’Equador, e fino alla sua entrata in campo il match sembrava non potersi sbloccare. Nel primo tempo infatti le squadre sono rimaste inchiodate sullo zero a zero, con occasioni pericolose soprattutto per l’Equador. Ma al cinquantaseiesimo minuto Canales è entrato in campo, e nonsotante le condizioni fisiche non perfette a causa di un infortunio, ha sfornato una prestazione da campione. Un gol dopo soli nove minuti e nel finale di partita uno splendido assist per il 2-0 definitivo. Sicuramente il Valencia che lo ha appena acquistato ha fatto un affare.

Mondiale Under 20, ecco la prima giornata

Foto: Ap/LaPresse

E’ partito la scorsa notte il Mondiale di Colombia Under 20 con la sfida Inghilterra- Corea Del Nord e nella prima partita c’è stata subito una sorpresa, visto che gli Inglesini non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0 contro una rinunciataria Corea Del Nord, per colpa delle molte occasioni sprecate. Sicuramente non il modo migliore per inaugurare la competizione, che però è diventata emozionante nel corso della notte, quando sono scese in campo anche le due formazioni più attese e più fulgide di talenti, l’Argentina e il Brasile.

Nella formazione argentina, impegnata contro il Messico ha brillato la stella di Eric Lamela, talentino acquistato dalla Roma di Walter Sabatini che si dimostra ancora una volta grande scopritore di giovani sudamericani. La partita sembrava bloccata sullo 0-0 con un canovaccio sempre uguale: l’Argentina padrona del pallino del gioco e con molto possesso palla e il Messico pronto a ripartire e pungere in contropiede, ma senza finalizzare. Al settantesimo però arriva la magia di Lamela, che con uno splendido sinistro da fuori area sigla l’1-0 che vale i tre punti per la sua nazionale.

Franco Di Santo: potenza argentina

C’era un tempo in cui l’Argentina era l’Eldorado, la terra promessa per migliaia di europei, (per lo più italiani) che salivano su una nave con una valigia di cartone piena di sogni e di speranze. Ora da lì partono giovani ambiziosi, che cercano nel Vecchio Continente il riscatto da una vita spesso difficile tra i campetti sterrati di periferia.

Certo ora ci sono i trolley e non c’è più bisogno di sopportare viaggi lunghi giorni e giorni per attraversare l’oceano, ma le speranze che animano questi ragazzi sono le medesime dei loro nonni. Il mondo sembra essersi capovolto ed ora la terra promessa, almeno dal punto di vista calcistico, è l’Europa.

Lo sanno bene i ragazzi sudamericani che cercano di mettersi in mostra nei vari tornei internazionali, pur di strappare un contratto ad un club d’oltreoceano. Il caso più eclatante in questo senso è quello dell’Argentina Under 20, completamente saccheggiata dalle squadre europee, che non si sono lasciate sfuggire l’occasione di assicurarsi i futuri fenomeni del pallone.

Jozy Altidore: il volto nuovo del soccer

Da queste parti lo conosciamo più per essere uno dei testimonial dell’Adidas -trasformato in cartone animato alla pari di Messi, Ochoa e Guardado– che per quello che ha fatto realmente vedere su un campo di calcio, ma Josmer Volmy Altidore, detto Jozy, è sicuramente destinato a far parlare di sé nei prossimi anni.

Classe 1989, figlio di genitori tahitiani, nasce negli States, dove è difficile far carriera nel mondo del pallone, sport considerato minore rispetto al baseball, al basket, al football. Ciò non gli impedirà di innamorarsi del soccer, che segue in tv durante i Mondiali ’94, quelli del rigore di Baggio e del Brasile tetracampeao, quelli delle partite a mezzogiorno e dell’ennesima squalifica di Maradona per uso di droga.

Non ce l’ha fatta la macchina mondiale dell’organizzazione a far decollare il progetto-calcio negli USA, ma ciò non toglie che migliaia di bambini si siano innamorati di quel pallone da prendere a calci. E così Jozy comincia la sua carriera a livello scolastico. dimostrando di saperci fare e di avere buone possibilità per un futuro da calciatore, tanto da essere notato dagli organizzatori del Generation Adidas, una specie di vivaio dove far crescere le giovani promesse americane.

Mauro Matias Zarate: il giovane talento che sceglie il Qatar

Storia bizzarra quella di Mauro Matias Zarate, attaccante argentino poco più che ventenne, protagonista di una scelta di vita a dir poco inconsueta per il calcio moderno.

Ma andiamo per ordine, ripercorrendo le tappe della sua carriera sin dagli esordi nelle giovanili del Velez, quando muoveva i primi passi su un campo di calcio, seguendo l’esempio dei suoi tre fratelli. Non la solita storia dell’argentino che cresce nei sobborghi di Buenos Aires, cercando un riscatto nel calcio: Mauro proviene da una famiglia piuttosto agiata, in cui il pallone rappresenta una professione più che un divertimento.

Suo nonno era un nazionale cileno mentre suo padre giocava nell’Indipendiente dell’Avellaneda; dei suoi fratelli, solo Sergio Fabian ha appeso le scarpette al chiodo, dopo, tra l’altro, una breve permanenza in Italia nell’Ancona, gli altri due ancora calcano i campi di gioco con alterne fortune.