Liverpool: il fantasma di Benitez aleggia sulla panchina di Hodgson

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La situazione del Liverpool dello scorso anno era tremenda, e portò al licenziamento di Benitez. Si sperava che un allenatore di esperienza come Hodgson potesse far tornare i Reds in alto, ma al momento stanno andando peggio dello scorso campionato, con appena 3 punti di vantaggio dalla terz’ultima in classifica e con un pesantissimo 0-1 sul groppone arrivato per mano del fanalino di coda Wolverhampton nell’ultima giornata di campionato.

Tutta una serie di ingredienti che permettono di dar voce ai tifosi Reds che chiedono da mesi il licenziamento di Hodgson. Il sogno sarebbe Kenny Dalglish, attaccante del Liverpool per ben 13 anni fino al 1990 ed attuale allenatore del Celtic, molto apprezzato in Premier League. Dalglish è stato vicinissimo alla panchina del Liverpool in estate, ma poi la dirigenza preferì Hodgson e questo il pubblico non l’ha mai accettato. Ora che è sulla panchina del Celtic sarà più difficile riportarlo in Inghilterra, e così ecco che durante la partita di ieri si sono visti i primi striscioni pro-Benitez.

Dzeko, ora ci si mette anche il Liverpool

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Non bastavano il Bayern Monaco ed il Real Madrid. Ora a complicare i piani della Juventus per arrivare ad Edin Dzeko ci si mette anche il Liverpool. Il centravanti più richiesto del mondo ormai è sicuro di non rimanere un altro anno a Wolfsburg (specie se il club finirà nelle posizioni di bassa classifica come sembra), e così sono in molti a tentare l’investimento sicuro.

L’ultimo, in ordine di tempo, è proprio il Liverpool, club prestigioso ma che ha diversi guai finanziari. Per questo è impensabile che arrivi a sborsare i circa 35 milioni di euro richiesti dal Wolfsburg. E allora i Reds hanno pensato di attuare uno scambio di giocatori, ipotesi respinta dai tedeschi lo scorso anno, ma vagliata oggi che le cose sono cambiate. Gli inglesi vorrebbero infatti offrire due sicuri partenti, Ryan Babel e Daniel Agger, in modo da evitare di rafforzare una diretta concorrente.

La Roma soffierà Kuyt a Benitez?

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Dirk Kuyt è da tempo nelle mire di molti club europei, in particolare dell’Inter, essendo stato il primo nome sulla lista che Benitez ha presentato a Moratti appena ingaggiato. La scorsa estate poi saltò tutto, ufficialmente per le richieste troppo alte del Liverpool, ma in realtà perché, avendo la squadra più forte d’Europa, dopo aver speso tanto Moratti ha preferito non sborsare più un euro.

Ora, come ogni volta che si riapre il mercato da due anni a questa parte, Kuyt è nuovamente con le valigie in mano, e la destinazione pare possa essere Roma, sponda giallorossa. La situazione dalla scorsa estate è cambiata. Il Liverpool ha un incredibile bisogno di soldi, Kuyt non è più considerato come vice-campione del mondo, ma un attaccante come tutti gli altri, ha subìto qualche infortunio di troppo e oggi, dopo 14 giornate di campionato, ha segnato appena due gol. Un po’ poco per un calciatore valutato 20 milioni di euro.

Juventus, il Liverpool rivuole Aquilani

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Per ora si tratta solo di voci di mercato, ma secondo quanto riportano alcuni blog sportivi inglesi, pare che il Liverpool abbia (ri)messo gli occhi su Aquilani. Dopo la delusione in Reds, in cui l’ex romanista non aveva reso al meglio, la dirigenza inglese pensava di aver fatto un affare rifilando il centrocampista alla Juve in prestito con diritto di riscatto sui 15 milioni circa.

Ma visto l’altissimo rendimento che l’azzurro sta avendo a Torino, pare che i Reds si siano pentiti di questa scelta, e stiano pensando di riprenderselo a gennaio. Ora, i dettagli sul contratto di Aquilani non si conoscono. Quello che si sa per certo è che il centrocampista è arrivato alla Juventus in prestito con diritto di riscatto. Ciò significa che a fine stagione i bianconeri possono decidere se acquistarlo tutto o no, avendo precedenza rispetto a tutti gli altri club. E Marotta ha già annunciato di volerlo fare.

Liverpool-Napoli 3-1: fotogallery

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Il Napoli esce con le ossa rotte dall’Anfield Road e piange su una vittoria cullata per ottanta minuti, prima che la furia Gerrard si scatenasse in modo improvviso quanto doloroso. Eh già, perché non tutte le compagini possono permettersi il lusso di arrivare fino a Liverpool e mandare sotto i padroni di casa, specie in campo europeo, dove i Reds hanno una certa reputazione.

Ma le partite durano 90 minuti ed a volte è difficile mantenere un vantaggio conquistato così repentinamente e poi reggere per i restanti tre quarti di gara, subendo le folate avversarie. Il Napoli lo ha imparato questa sera sulla propria pelle, quando mister Gerrard, gettato nella mischia nel secondo tempo, ha fatto il bello e il cattivo tempo, godendosi alla fine la gioia della tripletta personale.

Europa League: crollo Napoli, pari Samp

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Sampdoria – Metalist 0-0

Liverpool – Napoli 3-1

Cassano non c’è. Garrone non lo ha perdonato e non è intenzionato a farlo nel futuro prossimo. Ma la Samp è chiamata a vincere contro il Metalist, che un paio di settimane fa aveva beffato i doriani proprio sul filo di lana. Di Carlo decide di rinunciare anche a Pazzini e manda in campo la coppia Pozzi-Marilungo a tentare di bucare la difesa (e magari la porta) degli ucraini.

Gli avversari partono forte, ma le occasioni migliori le creano i blucerchiati e Pozzi già al 6′ minuto potrebbe far davvero male ai gialli del Metalist. Poi la gara scende di tono e la noia comincia a serpeggiare, fino al minuto numero 33, quando Guberti strappa applausi con una rovesciata e Marilungo lo imita, colpendo la traversa.

Napoli – Liverpool 0-0: fotogallery

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“Spettacolo al San Paolo” avremmo voluto titolare questa sera, al termina della sfida tra il blasonatissimo Liverpool ed un Napoli alla ricerca degli antichi splendori. Non è andata così, purtroppo, e l’unico spettacolo andato in scena è stato quello pessimo offerto da alcuni ultras partenopei ( o presunti tali), che si sono scatenati nella caccia all’inglese sin dalla scorsa notte.

Un preludio alla gara che poteva e doveva essere evitato e che non mostra il lato migliore del tifo italiano agli occhi del mondo. Ma – come si dice spesso in questi casi – tutto il mondo è paese e diventa persino inutile commentare certe scene, dando soddisfazione a chi non merita neppure di essere nominato.

Europa League: Sampdoria ko, Napoli solo pari

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Napoli – Liverpool 0-0

Metalist – Sampdoria 2-1

Inter a parte, non sembra essere un buon periodo per le italiane impegnate nelle coppe continentali. L’ennesima dimostrazione arriva al termine delle prime due gare delle squadre nostrane impegnate in Europa League, Sampdoria e Napoli, dalle quali ci si sarebbe aspettati qualcosa in più.

Vero è che i partenopei avevano di fronte il Liverpool, squadra che in coppa solitamente dà il meglio di sé, ma è anche vero che i Reds nell’occasione erano privi di alcuni pezzi da novanta (Torres e Gerrard, tra gli altri).

Il Napoli avrebbe dovuto approfittare della ghiotta occasione per incrementare il punteggio nel girone, ma il giovane Liverpool è riuscito ad addormentare la prima frazione di gioco, costringendo gli uomini di Mazzarri a vedere la porta da lontano. E così finisce che la prima vera occasione per il Napoli arrivi allo scadere del primo tempo, con Hamsik, che si vede respingere sulla linea il tiro del possibile vantaggio.

Liverpool, l’ex proprietario Hicks è una furia: chiesti un miliardo di danni

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Mentre i tifosi del Liverpool esultavano alla notizia della cessione della società alla franchigia che controlla i Boston Red Sox, l’ex proprietario Hicks torna all’attacco e si scaglia contro tutti, in particolare contro la Royal Bank of Scotland, rea di avergli messo i bastoni tra le ruote. Per questo aveva inizialmente deciso di chiedere i danni per un miliardo di sterline, anche se qualche ora dopo i suoi collaboratori sono riusciti a calmarlo e a momentaneamente “congelare” la richiesta.

Queste le parole di Hicks in conferenza:

Avevamo i fondi per pagare la RBS, ma il presidente e gli impiegati hanno cospirato contro di noi. Non ci consentono di estinguerlo (il debito da 237 milioni, ndr), e so esattamente perché. Questo è stato un complotto organizzato protratto per mesi tra la RBS e Broughton.

Liverpool ceduto al Nesv, incubo finito

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Proprio come nei migliori dei thriller all’ultimo secondo l’eroe salva la situazione. L’eroe si chiama Nesv, o New England Sport Ventures, proprietario della franchigia di baseball dei Boston Red Sox, e da oggi anche proprietario del club di calcio del Liverpool.

Nella serata di ieri, quando la Royal Bank of Scotland batteva cassa per la restituzione di un prestito di circa 240 milioni di sterline, pena l’amministrazione controllata con tutto ciò che ne comporta, la Nesv è intervenuta pagando 300 milioni ai proprietari del Reds ed acquisendo così uno dei club più famosi al mondo. Ma il “cattivo” di turno non ci sta.

Liverpool, per la cessione si passa alle carte bollate

Entro 24 ore si conoscerà il futuro del Liverpool che sarà penalizzazione o passaggio di proprietà. La scelta tra queste due opzioni non è per nulla semplice e diventa un caso internazionale. I due Paesi coinvolti sono ovviamente l’Inghilterra e gli Stati Uniti, sede del club l’una e dei due proprietari l’altra.

Tutto inizia con l’offerta di John Henry, proprietario dei Boston Red Sox di baseball, il quale aveva offerto 300 milioni di sterline per rilevare il club, cioè l’intero ammontare dei debiti. I due proprietari, Hicks e Gillett, si erano detti contrari, chiedendo almeno 320 milioni, ma il direttivo della società ha deciso di scavalcare i due padroni e accettare l’offerta. Ovviamente non potevano passarla liscia.