Sampdoria – Metalist 0-0
Liverpool – Napoli 3-1
Cassano non c’è. Garrone non lo ha perdonato e non è intenzionato a farlo nel futuro prossimo. Ma la Samp è chiamata a vincere contro il Metalist, che un paio di settimane fa aveva beffato i doriani proprio sul filo di lana. Di Carlo decide di rinunciare anche a Pazzini e manda in campo la coppia Pozzi-Marilungo a tentare di bucare la difesa (e magari la porta) degli ucraini.
Gli avversari partono forte, ma le occasioni migliori le creano i blucerchiati e Pozzi già al 6′ minuto potrebbe far davvero male ai gialli del Metalist. Poi la gara scende di tono e la noia comincia a serpeggiare, fino al minuto numero 33, quando Guberti strappa applausi con una rovesciata e Marilungo lo imita, colpendo la traversa.
Nella seconda frazione di gioco la Samp ha tentato ancora di siglare la rete della vittoria, reclamando anche per un fallo su Guberti in area di rigore. Al minuto numero 13 faceva il proprio ingresso in campo Pazzini, ma la Sampdoria non riusciva a scardinare la difesa avversaria ed alla fine doveva accontentarsi di un solo punto tra le mura amiche.
Non va meglio al Napoli, che contro il Liverpool in terra inglese cercava punti pesanti per la qualificazione al turno successivo. Buon primo tempo per i partenopei, che più volte si presentavano davanti al portiere avversario sfiorando la segnatura. Rete che arrivava al minuto numero 28 con un Lavezzi più scatenato che mai.
Nella ripresa entrava in campo Gerrard ed il peso del centrocampista si faceva sentire. Il neo-entrato prima sbagliava una conclusione abbastanza semplice, poi sfiorava il palo su calcio di punizione, infine approfittava dell’errore di Aronica e Dessena e beffava De Sanctis. Partita finita? No, perché Gerrard confezionava il bis su calcio di rigore al minuto 86 per poi firmare la personale tripletta di lì ad un minuto. 3-1 il risultato finale con il Napoli costretto ad inseguire le lepri PSV e Liverpool.
