Just Fontaine: monsiuer 13 reti!

Il suo nome è destinato a risuonare nelle orecchie degli appassionati di calcio almeno ogni quattro anni, allorché ci si trova a commentare un mondiale e a ricordare che il record di segnature spetta a lui, a quel francesino tutto pepe che nel 1958 fece meraviglie agli occhi del mondo: Just Fontaine.

E dire che fino a quel momento non aveva avuto troppa fortuna con la maglia della nazionale, avendo segnato il suo primo gol nel ’53, per poi uscire dal giro per diversi anni. Durante i mondiali di Svezia invece Just ebbe la sua grande occasione di mettersi in evidenza e ripagò la fiducia dell’allenatore, bucando la rete per ben 13 volte durante il torneo (3 ai padroni di casa, 2 alla Jugoslavia, 1 alla Scozia, 2 all’Irlanda del Nord, 1 al Brasile, e 4 alla Germania).

Nonostante i suoi 13 gol, la Francia non riuscì ad andare oltre la semifinale, persa contro il Brasile delle meraviglie, che poi conquisterà il titolo mondiale. Per Fontaine comunque, la soddisfazione di entrare nella leggenda, conquistando un primato che regge oramai da cinquanta anni.

Serie A 2008/2009: Atalanta

Da oggi fino all’inizio del campionato proviamo ad analizzare, squadra per squadra, la  situazione dei club di Serie A. Prenderemo in considerazione gli acquisti a poche settimane dal calcio d’inizio, le cessioni e la possibile rosa di partenza, anche in ottica Fantacalcio.

Andiamo in ordine alfabetico e partiamo dall’Atalanta. La formazione di Bergamo si presenta alla stagione 2008/2009 senza grosse pretese. La metà classifica dello scorso anno non ha dispiaciuto la dirigenza, che punta ad una salvezza tranquilla anche per il prossimo anno, e a niente di più di una qualificazione all’Intertoto.

Amichevoli: l’Inter sorride, il Milan piange

Il primo vero derby della stagione se lo è aggiudicato il Milan, sebbene solo ai calci di rigore, nel Trofeo Tim, ma la sfida continua a distanza con le amichevoli internazionali e la squadra nerazzurra ha avuto modo di rifarsi ampiamente.

L’Inter va, nonostante i problemi in difesa, nonostante la novità del metodo Mourinho che deve essere ancora assimilato, nonostante l’ambiente sia continuamente scosso da voci di mercato; il Milan invece non ha alcun motivo per sorridere, infilando una sconfitta dietro l’altra.

L’ultimo derby a distanza si è giocato ieri e ad avere la meglio sono stati ancora una volta gli uomini di mister Morinho, usciti vincitori (1-0) dalla gara contro l’Ajax, mentre i rossoneri hanno rimediato l’ennesima figuraccia, perdendo di misura contro il Manchester City.

Matarrese: non svendiamo i diritti, però….

Agosto di fuoco questo per il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese. Qualche giorno fa la figuraccia nell’asta per la vendita dei diritti per trasmettere le immagini della Serie A, che rimase incredibilmente deserta. Oggi il Presidente rilancia, aumentando la posta in palio: esclusiva fino a mezzanotte.

L’anno scorso c’era l’esclusiva fino alle 22:30, acquistata dalla Mediaset che trasmetteva Controcampo Ultimo Minuto alle 18:00 e il posticipo appena prima della Rai, bloccando così la storica trasmissione Novantesimo Minuto e dando una bella stoccata alla Domenica Sportiva.

Roma: Baptista è tuo

Julio Baptista è un calciatore della Roma. L’ufficializzazione ancora non è arrivata perchè devono essere messi a punto gli ultimi dettagli contrattuali, ma una cosa è certa: l’accordo tra i

Il calciomercato si fa solo sui giornali

A leggere le pagine dei giornali qualche tempo fa, sembrava che il mercato di questa calda estate dovesse essere tra quelli più ricchi degli ultimi anni. Ora, giunti oramai quasi alla metà di agosto, ci si chiede che fine abbiano fatto tutti quei nomi dati in procinto di cambiare maglia, stuzzicando le fantasie dei tifosi.

Ricordiamone qualcuno, giusto per far comprendere al lettore quanto il calciomercato possa essere ormai considerato solo fantacalcio, visto che alla fine della fiera ognuno rimane saldamente al proprio posto.

Il primo che viene alla mente è sicuramente Cristiano Ronaldo, la cui telenovela ci ha accompagnato per tutta l’estate, tra indiscrezioni e smentite più o meno autorevoli. Il portoghese era realmente ad un passo dal Real Madrid, ma il tormentone si è concluso come ben sapete e la fredda Inghilterra sarà la patria di Ronaldo per almeno un altro anno. Questo è il caso più eclatante dell’estate, ma molti altri nomi hanno rinunciato al sogno di cambiar maglia e bandiera.

Niente Inghilterra per Totti

Qualcuno vedendolo giocare e segnare nella partitella alla fine dell’allenamento si era illuso che capitan Totti fosse già al meglio per poter affrontare un avversario “vero”, ma per quanti miracoli

Ivanovic: “voglio il Milan”, Abramovich: “non se ne parla”

5 scoppole dal Chelsea e Nesta che non ritorna ad allenarsi hanno costretto il Milan a pensare nuovamente al mercato. L’ex centrale laziale non sembra riuscire a recuperare almeno per l’inizio del calmpionato, a causa del problema alla schiena che sembra non volergli dare tregua.

E così, tra i vari nomi possibili sul mercato, Galliani sembra puntare deciso verso un obiettivo seguito da tempo dalla Juventus: il difensore del Chelsea Ivanovic. L’interesse dei bianconeri sembra essere scemato, ma intanto il serbo si è già convinto di lasciare Londra. Ma non c’è solo Ivanovic.

La lunga estate di Cristiano Ronaldo

Alla fine Ferguson l’ha spuntata ed è riuscito a convincere il suo pupillo a vestire la maglia dei Red Devils per almeno un altro anno, ma il nome di Cristiano Ronaldo continua ad occupare le prime pagine dei giornali. Non è stata un’estate felicissima per il campione portoghese, partito per l’Europeo con le idee chiare su cosa fare del suo futuro e tornato a casa confuso e infelice.

Le premesse per un’estate dorata c’erano tutte: l’ambizione del Portogallo che voleva riscattare la beffa subita in casa quattro anni fa, l’amore della caliente Nereida Gallardo, la possibilità di trasferirsi in Spagna per tentare una nuova avventura e rimpinguare ulteriormente il conto in banca.

Ma, come dicevano le nostre nonne, “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi” e nulla di quanto progettato è andato a buon fine.

Calcio tatoo: Zlatan Ibrahimovic

Tra i calciatori che hanno più tatuaggi in assoluto possiamo senz’altro annoverare Zlatan Ibrahimovic. Probabilmente lo svedesone farà a gara nello spogliatoio con il suo compagno Materazzi per chi ha più tatuaggi, e la lotta sarebbe delle più spietate.

Zlatan ha 9 tatuaggi, non quanto il suo collega, ma è sulla buona strada, anche perchè ha ancora tanti anni di carriera davanti a sè e quindi qualche altro ricordo da imprimersi sulla pelle ci sarà sicuramente. A parte un tribale, per il resto i disegni sul corpo di Ibra sono molto semplici, nessun arzigogolo o cose strane, ma solo semplici dediche.

Il triste addio di Bobby Robson

Anche i miti prima o poi se ne vanno. E Bobby Robson un mito lo è stato davvero durante i venti anni che ha calcato i campi di calcio per la felicità dei tifosi di Fulham, West Bromwich Albion e Vancouver Royals. Ma ancor più è stato un mito per le squadre che ha allenato, riportando sempre ottimi risultati.

Ora il mito sta per dare l’addio e non perché lasci per sempre il calcio, ma perché una terribile diagnosi si è abbattuta sulla sua testa.

Che fosse malato di cancro ai polmoni lo sapevamo da tempo, da quando nei primi anni novanta venne ricoverato in seguito ai primi sintomi della malattia. Ha lottato, ha provato a superare l’ennesima “avversaria” che gli si parava di fronte, ma di fronte agli ultimi esami clinici, nulla può fare per vincere la sua battaglia.

Laporta-Dinho: la polemica continua

Sembra che Joan Laporta ci stia prendendo gusto ad occupare le prime pagine dei giornali, dopo il lunghissimo braccio di ferro che lo ha visto impegnato “contro” la Federazione argentina

Calciopoli 2 si conclude così: 9 squalifiche e due assoluzioni

Sembravano finiti i guai per Luciano Moggi, e invece si era solo all’inizio. Dopo essersi beccato una dura squalifica per 5 anni per Calciopoli, più l’inibizione da ogni incarico dirigenziale nel calcio italiano in questo lasso di tempo, l’ex dg della Juventus stava già riorganizzando il suo ritorno in grande stile, dato che aveva già scontato quasi metà della pena.

E invece il secondo filone dell’inchiesta, denominato Calciopoli 2, ci è andato giù pesante, comminando altri 14 mesi di squalifica a Moggi, più altre pesantissime penalizzazioni a coloro che sono stati coinvolti nell’inchiesta, quasi tutti arbitri più qualche dirigente. L’unico ad uscirne definitivamente pulito è stato l’arbitro Paparesta, insieme al padre ed ex arbitro ed ex dirigente arbitrale Romeo, assolti dalla Procura di Napoli.