Capello inizia in salita

Nervi tesi in casa inglese alla vigilia della prima gara con i punti in palio della gestione Capello. Finora il tecnico friulano ha avuto occasione di collezionare solo diverse amichevoli, beccandosi una buona razione di critiche da colleghi e tabloid, specie dopo l’ultima prestazione deludente contro la Repubblica Ceca.

Da stasera si comincia a fare sul serio e per Don Fabio è già tempo di confermare la fama di vincente, alla guida di una nazionale che negli ultimi tempi è stata  lo zimbello del circo calcistico, mancando la qualificazione ad Euro 2008 e dimostrando dei grossi limiti in fatto di gioco.

L’esame per Capello si chiama Andorra, ostacolo non certo proibitivo, ma capace comunque di mettere in ansia i supercampioni inglesi, memori dell’ultima prestazione contro gli sconosciuti avversari nel marzo dello scorso anno, quando per violare la porta ebbero bisogno di ben 53 minuti di gioco. Alla fine la gara si concluse con un secco 3-0 a favore dei Tre Leoni, ma nelle orecchie dei giocatori inglesi restano ancora vivi i fischi del pubblico infastidito.

Inter e Milan le più spendaccione d’Italia, ecco la classifica dei calciatori più pagati

Che i calciatori fossero strapagati questo lo si sapeva già. Ma che ogni anno questo stipendio debba aumentare, questo proprio non se l’aspettava nessuno. Soprattutto dopo i tanti anni passati di vacche magre, in cui si pensava a comproprietà e ai calciatori in saldo per allestire una squadra.

E invece quest’anno il monte stipendi ha ricominciato a crescere, e secondo un’inchiesta della Gazzetta dello Sport ha toccato i 768,4 milioni di euro, ben 100 in più dello scorso anno. Calciatori sempre più pagati quindi, ma anche allenatori ricoperti d’oro. Risultava quasi scandaloso quando nella Juve pre-Calciopoli Capello venisse pagato 5 milioni di euro a stagione. Ebbene, quest’anno Mourinho se ne becca addirittura 9.

Ancora una squalifica per Joey Barton

Lo chiamano bad boy e mai soprannome fu più azzeccato come il questo caso. Il ragazzo cattivo è Joey Barton, più volte finito nelle pagine di cronaca per vicende che hanno ben poco a che fare con il mondo del pallone.

L’ultima bravata (una rissa nel periodo di Natale) gli è costata la condanna a sei mesi di carcere, scontati in parte nel corso dell’estate, fino al rilascio del 28 luglio. Durante la detenzione però, Barton ha continuato ad allenarsi, nella speranza di poter tornare a calcare i campi di calcio non appena scontata la condanna.

Speranze vane. Proprio ieri è arrivata la squalifica di dodici settimane (poi ridotte a sei) per un altro episodio violento che lo ha visto protagonista qualche tempo fa, quando ai tempi del Manchester City aggredì il compagno di squadra Ousmane Dabo, procurandogli gravi lesioni alla retina. Per quella vicenda il bad boy era già stato condannato a quattro mesi di carcere, ma poi la pena era stata sospesa per due anni.

Italia-Cipro: Lippi esordisce con il tridente

Finalmente ci siamo, dopo due anni riparte la macchina azzurra alla difesa del titolo mondiale. Dopo lo sfacelo dell’Europeo in cui gli azzurri sono sembrati solo lontani parenti di quegli 11 che solo due estati prima facevano tremare qualsiasi avversario, è tornato Lippi al timone della Nazionale, e questo significa due cose: rigore ed esperienza.

Sicuramente il tecnico campione del mondo porterà quel polso duro che Donadoni non ha mai avuto, lasciando all’estro dei calciatori superpagati e superviziati la possibilità di scelta se stare con la squadra o giocare solo per sè stessi. Servirà per ricreare quello spogliatoio che è stata la vera forza di due anni fa, e ripartire dai tanti campioni del mondo per costruire la nazionale del futuro ancora vincente.

Stefano Borgonovo è l’ennesima vittima del Gehrig

Se ne parla ormai da anni e molto è stato fatto per migliorare il tenore di vita di chi ne è colpito, ma la Sla (sclerosi laterale amiotrofica) continua a mietere vittime nel mondo del calcio. L’ultima storia venuta alla luce è quella di Stefano Borgonovo, che molti di voi ricorderanno con la maglia della Fiorentina, al fianco di Roberto Baggio, e con quella del fantastico Milan di Sacchi.

L’ex bomber ha accusato i primi sintomi della malattia tre anni fa ed in poco tempo si è ridotto così come lo vedete nella foto. Non parla, se non attraverso un sintetizzatore vocale, azionato tramite un computer che trasforma in voce le lettere da lui indicate con il movimento degli occhi.

E’ una gran pena vederlo in questo stato e pensare che fino a qualche anno fa era un promettente attaccante che non aveva altro problema se non quello di buttarla dentro la domenica pomeriggio. Ma la Sla, detta anche Morbo di Gehrig, non perdona ed ha già fatto fuori una quarantina di calciatori nel corso degli anni.

Anche Buffon e Mancini, ma chi sono questi sceicchi che si vogliono comprare mezza Serie A?

Ieri vi avevamo dato l’annuncio della proposta indecente fatta dal City al Milan di 200 milioni di euro per Kakà, e vi avevamo anticipato che gli arabi puntavano all’Italia per costruire la squadra più forte del mondo.

Oggi ecco già le prime proposte: 85 milioni di euro per Buffon e una proposta, da valutare nelle prossime ore, a Roberto Mancini di allenare il City, mandando via Hughes, allenatore con troppa poca esperienza internazionale. Ma chi sono questi arabi in grado di spendere tutti questi milioni?

Recoba ad un passo dal Panionios

Da giugno è senza squadra e in due mesi non è riuscito a convincere nessun presidente a puntare sulle sue prestazioni. E così Alvaro Recoba, detto il Chino, è finito nella lunga lista dei disoccupati di lusso in attesa di una chiamata che poteva anche non arrivare mai. Il suo nome nel corso dell’estate è stato avvicinato al Monaco ed al Porto, ma poi le trattative si sono fermate alle pagine dei giornali.

Molto più concreta invece la possibilità di passare al Blackburn, dove avrebbe ritrovato l’ex interista Paul Ince. Ma il Governatore ha chiesto al Chino una settimana di prova, prima di decidere se ingaggiarlo o meno e figuriamoci se uno come lui poteva accettare di essere trattato alla stregua dell’ultimo degli esordienti.

Ora si è fatta avanti l’ipotesi Panionios, squadra greca dell’altro ex interista Lampros Choutos e pare che il Chino stia valutando seriamente la possibilità di trasferirsi all’ombra del Partenone, sebbene i greci siano stati estromessi dall’Europa per mano del Napoli nel turno preliminare dell’Intertoto. Ma arrivato a questo punto, Recoba non è che possa permettersi di badare troppo ai dettagli e, se ha voglia di giocare ancora sul suolo europeo, deve pur scendere a qualche compromesso.

Premier League: Doppio stop in vetta e si riaffaccia l’Arsenal

La terza giornata di Premier League registra la ripresa della brutta abitudine del campionato inglese di rimandare le partite. Mentre in Italia il rinvio di una gara equivale quasi ad una tragedia, in Inghilterra capita che le partite vengano rinviate da un giorno all’altro, facendo risultare in alcune giornate che alcune squadre hanno anche due partite in più delle dirette concorrenti. Stavolta è toccato al Manchester United rimandare la partita nel posticipo contro il Fulham, rinvio che non ha permesso alla squadra di Sir Alex Ferguson di agganciare sin da subito il primo posto.

Le altre partite invece si sono svolte regolarmente, e hanno potuto registrare i primi effetti della cura araba sul Manchester City che è andato a Sunderland caricato a mille e ha rifilato tre gol con il genio della squadra, Shaun Wright-Phillips autore di una doppietta. E dire che Robinho ancora non ha esordito.

Palermo: via Colantuono, arriva Ballardini

Una sola gara di campionato, un gol fatto, tre subiti: tanto è bastato al vulcanico Maurizio Zamparini per togliere il giocattolo dalle mani di Colantuono ed affidarlo in quelle di Davide Ballardini. Il giocattolo in questione si chiama Palermo, che tanto bene ha fatto nella scorsa stagione, quando aveva cominciato la propria avventura proprio con il tecnico romano, per poi passare agli ordini di Guidolin e poi ancora a Colantuono.

E’ un rapporto conflittuale quello che lega il patron rosanero ai propri allenatori, se è vero che in vent’anni di militanza nel calcio (tra Venezia e Palermo) ha provveduto a ben 27 esoneri (forse un record a livello mondiale).

Stavolta a farne le spese è Stefano Colantuono, già aspramente criticato all’indomani di Udinese-Palermo, colpevole a detta del presidente di aver sbagliato tattica di gioco. Nessuno poteva immaginare però che l’allenatore fosse a rischio licenziamento, non prima dela ripresa del campionato e dell’incontro in casa con la Roma di Spalletti (altro ex dipendente di Zamparini, esonerato per ben due volte ai tempi del Venezia).

Marassi chiuso agli ospiti

Alla fine ha prevalso la linea dura: il prossimo 14 settembre il Milan a Genova dovrà fare a meno dei propri sostenitori per la seconda giornata di campionato. Lo ha

Bundesliga: prima vittoria del Bayern, ma è lo Schalke a comandare

Deve recuperare il tempo perso il Bayern Monaco, dopo i due pareggi consecutivi all’inizio del campionato, e stavolta ci mette anche troppo zelo per recuperare i tre punti. La sfortunata di turno è stata l’Herta Berlino che è capitato proprio nel momento migliore dei bavaresi, quando cioè hanno cominciato a far funzionare gli schemi di gioco e hanno recuperato gli uomini infortunati.

E così succede che segnino contemporaneamente Toni, Lahm, Schweinsteiger e Klose (questi ultimi due su rigore), e così abbiamo la consapevolezza che il Bayern è tornato. Anche se i punti da recuperare sono tanti.