Italia: fortuna e alibi

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E’ finita tra le lacrime dei giocatori ciprioti per l’occasione buttata al vento in pieno recupero, ma a piangere dovrebbe essere l’Italia, messa sotto da giocatori semisconosciuti e sulla carta inferiori ai nostri campioni del mondo. La gara d’esordio della gestione Lippi-bis ha regalato ben poche occasioni per sorridere e non serve appellarsi alle scuse tirate fuori da protagonisti in campo e commentatori sportivi.

L’Italia vista ieri contro Cipro è lontana parente di quella che faceva tremare il mondo solo due anni fa e se solo gli avversari fossero stati meno ingenui e più fortunati, oggi staremmo parlando di debacle azzurra.

Poche le note positive della serata. Da salvare la grande condizione di Buffon che si è dimostrato ancora una volta il migliore del mondo, semmai ce ne fosse stato bisogno, reggendo da solo il peso di una difesa che è sembrata quantomeno da rivedere. D’accordo, la gara era stata preparata in un altro modo e gli infortuni di Gamberini e Grosso nel primo quarto d’ora di gioco hanno costretto Lippi a rivedere l’intera formazione, ma questo basta a giustificare una prestazione opaca come quella di ieri sera a Larnaca?


La verità è che avevamo sottovalutato gli avversari, pensando di trovarci di fronte la Cenerentola del girone e proponendo di conseguenza il tridente d’attacco. Ma sin dalle prime battute, Cipro si è dimostrata squadra tosta, obbligando Buffon ad una serata da assoluto protagonista.

Immeritato il gol azzurro all’8 del primo tempo, dopo che i ciprioti avevano fatto il bello ed il cattivo tempo da centrocampo in su. Merito di un Di Natale in forma strepitosa, ma resta il fatto che per quanto visto nei minuti iniziali, Cipro non meritava di andare sotto. A quel punto ci si aspettava di vedere un’Italia in ripresa, che sulle ali dell’entusiasmo avrebbe chiuso i ciprioti, impedendogli di far gioco. E invece gli avversari correvano come forsennati, arrivando prima su ogni pallone e saltando puntualmente l’uomo, fino ad arrivare al meritatissimo pareggio, dopo un altro super intervento di Buffon.

Colpa del caldo o del ritardo di condizione dei nostri o ancora del modulo sbagliato in partenza? Certo è che con l’uscita di Toni e l’ingresso di Gattuso si è visto più equilibrio e qualche occasione in più per gli azzurri, ma non sono mancati brividi per la nostra difesa, che ha rischiato di capitolare più volte.

E proprio mentre ci preparavamo a benedire il pareggio, è arrivato il gol che non ti aspetti, grazie al solito Di Natale, messo in condizione di tirare da un’azione Gilardino-Camoranesi. Una punizione troppo severa per Cipro, un regalo immeritato per noi. E per fortuna che siamo i campioni del mondo.

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