Mr. Ferguson predica bene e razzola male

Ma quanto è diabolico Sir Alex Ferguson! Non gli bastava aver proibito ai suoi ragazzi qualunque tipo di festa nel periodo natalizio, ora ha anche intenzione di farli crepare di invidia mentre lui e l’intero staff del Manchester United se la spassano allegramente in dolce compagnia.

Per capire di cosa stiamo parlando, occorre fare un passo indietro e tornare al dicembre dello scorso anno, quando la festa dei Red Devils in vista del Natale, venne interrotta dall’arrivo della polizia, poiché qualcuno aveva denunciato uno stupro.

In seguito a quella vicenda il rude Ferguson multò la squadra, dopo una violenta sfuriata alla ripresa degli allenamenti, culminata con il divieto assoluto di organizzare feste di squadra, specie in prossimità delle feste comandate. E fin qui ci possiamo stare, visto che ogni volta che i ragazzotti si ritrovano insieme non fanno altro che combinar danni.

Liga: cadono le grandi e il Real ne approfitta

Fino ad una settimana fa sembrava ci fossero 3 super-squadre ed una super-delusione. Ma il calcio è bello perchè è imprevedibile e la super-delusione è diventata l’unica in questa giornata a portare a casa i tre punti, recuperando su tutti.

Molta fortuna, c’è da dire, per il Real Madrid, il quale giocando male vince contro il Recreativo Huelva grazie all’autorete di Beto. Il Recre è ultimo, e forse questa sua pochezza di gioco ha permesso al Real di portare a casa la vittoria, in quanto nemmeno le merengues sono sembrate molto in forma e non si sono quasi mai rese pericolose. Schuster continua a vedere l’infermeria riempirsi, adesso che anche Higuain si è fatto male, e schierare un attacco decente d’ora in avanti sarà più che complicato.

Il Milan regala la fuga all’Inter

Non è bastato il trio d’attacco brasiliano, né il rientro di Pirlo dal primo minuto e nemmeno il tifo di mezza Italia, nella speranza che almeno una delle pretendenti allo scudetto riuscisse a tenere il passo dell’Inter. No, non è bastato. Il Milan ha dovuto cozzare contro la voglia di rivalsa di un Torino, che non merita il posto occupato in classifica e che spesso è stato danneggiato da decisioni arbitrali quantomeno discutibili.

Il posticipo della tredicesima giornata è finito senza vincitori né vinti, almeno sul campo, perché davanti alla tv qualcuno ha esultato, vedendo la propria squadra allungare a +3 dai cugini e un po’ più sola in testa alla classifica.

Certo, dopo tredici gare non si può parlare di fuga scudetto o di Inter ammazza-campionato, ma una squadra come il Milan non può permettersi il lusso di perdere punti preziosi contro una delle ultime della classe, sebbene gli ultimi abbiano ampiamente meritato il risultato finale.

Fantacalcio: tanti gol da impazzire, ma i migliori vengono da Reggio Calabria

Tanti, tantissimi gol in questa giornata, e quasi tutti dai calciatori più gettonati del Fantacalcio. Si prevedono calcolatrici bollenti per martedì, perchè i 31 gol provenienti quasi tutti da calciatori diversi faranno alzare considerevolmente la media punti di un bel pò di squadre. Per fortuna i nomi sono dei più disparati, dai soliti noti (vedi Gilardino, Milito, Di Natale), alle “riserve di lusso” (Muntari, Bellucci), e anche qualche sorpresa che non fa mai male.

Mancano i gol dei big della A, ma questo era facile prevederlo, non possono sempre segnare loro, e anche il capocannoniere stavolta ha passato una brutta domenica. Ha segnato, ma il rigore sbagliato praticamente lo fa rientrare tra quelli che hanno disputato una partita normale.

Tiago, solo un mese di stop

Se un anno fa avessimo detto che i tifosi bianconeri erano in apprensione per la condizione fisica di Tiago probabilmente saremmo stati presi per pazzi. E invece quest’anno è proprio

Arsene Wenger verso il Real Madrid

Sembra ormai giunto al capolinea il rapporto tra Bernd Schuster ed il Real Madrid. Qualche giorno fa tifosi e stampa ne avevano chiesto la testa (calcisticamente parlando, ci mancherebbe), ma la società gli aveva rinnovato la fiducia, anche se “a tempo”. La stagione delle merengues proseguirà con il tecnico tedesco in panchina, ma dalla prossima estate sarà Arsene Wenger a guidare la squadra più titolata di Spagna.

Ad affermarlo è l’edizione odierna del Sunday Express, che parla di un forte interesse del Real verso il tecnico francese, in scadenza di contratto con l’Arsenal.

Wenger arriva a Madrid dopo una dozzina di anni trascorsi alla guida del club inglese, durante i quali si è fatto particolarmente apprezzare per i successi raggiunti, riuscendo a tenere la squadra sempre tra le prime della Premier League.

Che fine ha fatto Hristo Stoichkov?

E’ sicuramente uno dei calciatori più controversi della storia. Considerato uno dei più forti al mondo, tanto da essere inserito tra i 100 giocatori migliori della storia del calcio, ha sempre trovato diverse difficoltà nella vita, sia calcistica che in quella di tutti i giorni.

Ostacolato nel suo unico anno italiano al Parma dall’esplosione di Filippo Inzaghi e Gianfranco Zola, e al suo ritorno al Barcellona da Ronaldo e Rivaldo, è sempre stato il simbolo della nazionale bulgara, di cui ne è stato anche il ct. Di lui non si ricordano solo le giocate, ma anche le sortite caratteriali molto complesse, tanto da portargli guai con gli stessi compagni, con il fisco bulgaro (che lo ha denunciato per evasione fiscale) e addirittura con i genitori, che per punirlo per la sua assenza negli ultimi 30 anni, hanno dichiarato di non volerlo vedere mai più, nemmeno al loro funerale.

Inter bella e vincente, Fiorentina corsara

Aspettavamo Del Piero e Ibrahimovic, magari Adriano o Amauri, e invece dal derby d’Italia spunta il nome del ghanese Sullay Muntari, non alla sua migliore partita con la maglia dell’Inter. A lui il merito di averci creduto, alla squadra quello di aver saputo imbrigliare le manovre della Juventus, impedendole di ragionare e di proporsi con continuità dalle parti di Julio Cesar.

Complimenti alla capolista solitaria, che tale resterà almeno fino alla prossima settimana. Complimenti (per una volta concedetemelo) al suo condottiero, che ha saputo adattare la squadra al gioco dell’avversaria, senza mai subire più del dovuto.

Sarebbe inutile ed ozioso perdersi sin da ora in discorsi che sanno di verdetto definitivo, ma è chiaro che l’Inter vista ieri sera ha meritato di vincere, di fronte ad una Juve irriconoscibile, almeno in fase offensiva. Troppo poco il pallonetto di Marchisio ed il colpo di testa di Del Piero, rispetto alle palle gol create e fallite da Ibra e Co. Per una volta ha vinto chi ha giocato meglio e questo è quanto.

Bundesliga: primato indiscusso per l’Hoffenheim, Ibisevic sempre più decisivo

Ibisevic e il suo Hoffenheim oramai non sorprendono più nessuno. Tanto vale trattarli da grandi, come meritano. Dopo lo stop della scorsa settimana, la matricola terribile segna tre gol al Colonia (peraltro fuoricasa) e si riprende la vetta della classifica.

Anche stavolta il bomber bosniaco ha lasciato il suo segno, due volte, e così arriva la vittoria numero 10 che vale il primato in solitaria. Oltre a questo, si aggiunge anche la soddisfazione di vedere per la prima volta tutte le inseguitrici alla distanza di sicurezza di tre punti. Finora il primato se l’era continuamente scambiato con il Bayer Leverkusen, ma stavolta i rossoneri sono caduti a sorpresa in casa dell’Arminia Bielefeld, lasciando strada libera all’Hoffenheim.