Balbo lascia per la seconda volta il Treviso

Incredibile a Treviso. Dopo aver lasciato già una volta la squadra veneta per incompatibilità con i calciatori, Abel Balbo presenta per la seconda volta le sue dimissioni. Stavolta dovrebbero essere definitive. Probabilmente si tratta di un record, con due ingaggi e due auto-esoneri dello stesso allenatore in meno di un mese.

Ma che cosa succede in una squadra che potenzialmente potrebbe navigare almeno a metà classifica della serie B, ma che da anni, troppi anni, non riesce mai ad emergere dalla zona retrocessione? Sicuramente qualche problema ambientale c’è, e questa vicenda lo dimostra nella sua interezza. Ma andiamo con ordine e proviamo a riavvolgere questo assurdo film.

Da Abbiati a Koch, storie di portieri sfortunati

Portieri in prima pagina: generalmente accade in occasione di papere eclatanti o (meno spesso) per interventi miracolosi o rigori parati. Stavolta a rendere protagonisti due numeri 1 sono i gravi infortuni riportati sul rettangolo verde.

Cominciamo dal più recente, quello cioè che visto cadere Christian Abbiati dopo un contrasto con Favalli e che gli è costato il resto della stagione. La diagnosi parla di lesione del legamento crociato del ginocchio destro, il che significa sei mesi di stop e addio sogni di gloria. Il portierone del Milan si è detto pronto a ricominciare da capo, ma ammette che i momenti successivi all’incidente non sono stati affatto facili:

Domenica ero veramente arrabbiato, erano anni che non piangevo dai nervi, dalla disperazione, ma l’ho accettato. Ormai già ci rido sopra… Solo quando ho provato a rialzarmi ho capito che l’infortunio era al ginocchio e da lì ho iniziato a piangere dal nervoso, perché ho capito che era finita e tutto quello che avevo fatto fino a quel momento certamente non svaniva, ma si fermava lì.

Le confessioni di Fratello Nicola (Legrottaglie)

Soldi, successo, fortuna. belle macchine, belle donne (o begli uomini): chi non vorrebbe una vita così? Poi ti svegli una mattina e ti rendi conto che la vita non è solo questa, che ci deve essere qualcosa che va al di là della fortuna e della bellezza, e ti ritrovi a mettere in discussione tutto il mondo che hai intorno.

E’ più o meno questa la riflessione fatta da Nicola Legrottaglie, difensore della Juventus e della Nazionale Italiana, che poco più di due anni fa ha riscoperto la fede, cambiando da allora modo di pensare e di vivere.

Della sua astinenza dal sesso si sapeva già, ma ora il calciatore ha deciso di mettere nero su bianco, rivelando a tutti il proprio pensiero di cristiano evangelico, attraverso un libro in uscita in questi giorni “Ho fatto una promessa”.

Calciomercato: Milan e Real Madrid le più scatenate

Sono sicuramente le due squadre più deluse dell’anno. Il Milan, per dirla alla Mourinho, chiuderà con “zero titoli”, visto che sarà già un’impresa agganciare il secondo posto, a cui si aggiunge l’umiliante eliminazione dalla coppa Uefa. Il Real ha fatto la stessa fine. La distanza dal Barcellona è incolmabile e l’eliminazione dalla Champions è venuta in maniera piuttosto brusca visti i 5 gol in due partite subiti dal Liverpool.

Per questo serve una rifondazione, che deve partire necessariamente dal prossimo mercato estivo. Cominciamo con gli spagnoli, che vista l’imminente elezione del presidente del club, promette già di spendere montagne di soldi. Si sa già che il sogno dei tifosi blancos è Cristiano Ronaldo, e vista la volontà del calciatore, potrebbe essere esaudito. Ma se Perez dovesse essere eletto, la tratta che collega Madrid e Milano sarebbe molto trafficata.

Ligue 1: il Lione non riesce più a vincere

Il sito ufficiale della Ligue 1 ha intitolato questa giornata: “Un week-end di pura follia”, ed effettivamente ha tutte le ragioni per affermarlo. Il Lione non vince da un mese, e sembra proprio che la forma pazzesca che tutti gli riconoscevano finora sia andata persa definitivamente. In uno dei posticipi della 28^ giornata la capolista si becca il secondo 2-0 di fila, ma stavolta fa ancora più male, visto che arriva direttamente al Gerland e per mano dell’Auxerre, una squadra che fino a prima di questa giornata era a rischio retrocessione.

La gara si mantiene sui binari dell’equilibrio per tutto il primo tempo, ma allo scadere Ireneusz Jelen porta in vantaggio i suoi. Chi invece poteva attendersi che Benzema prendesse per mano la sua squadra e tentasse la rimonta nella ripresa sarà rimasto deluso. L’Auxerre si difende con ordine, e nei minuti di recupero chiude la partita.

Serie A: torna il campionato spezzatino

Mettetevi comodi in poltrona, preparate pop corn e Coca-Cola e apprestatevi a vivere una giornata intera di calcio, dall’antipasto del pranzo all’amaro della cena.

Ebbene si, la Lega Calcio aveva fatto male i suoi conti, spalmando l’11^ giornata di campionato tra anticipi e posticipi, come solitamente accade ogni sacrosanto fine settimana. Ma i signori della Lega non avevano calcolato che ad inizio aprile ci sono di mezzo gli impegni delle nazionali, il che avrebbe creato dei problemi di allenamento ai vari club, specie a quelli che pullulano di sudamericani.

E allora che si fa? Non potendo moltiplicare i giorni della settimana, come Qualcuno fece con i pani e con i pesci, si moltiplicano gli orari, mettendo ancora una volta in pratica la bizzarra idea del campionato-spezzatino.

Bundesliga: Voronin salva l’Herta, ma ora sono in 5 a puntare la vetta

Il Bayern ritorna a fare il Bayern, e la Bundesliga si accende di nuovo. Mai come quest’anno c’è incertezza su chi possa vincere il campionato tedesco, per la gioia dei bookmaker. Il Bayern Monaco, dopo un primo periodo di stallo in cui doveva riuscire a trovare il modo per sostituire Luca Toni infortunato, è riuscito finalmente a trovare le contromisure. Se nella scorsa partita era stato Podolski il mattatore di giornata, stavolta l’aiuto è arrivato dagli altri reparti, ma soprattutto dagli avversari.

In vantaggio per 0-1 allo scadere del primo tempo, il Bayern ha una bella notizia all’inizio della ripresa. Il difensore del Bochum, nonché ex del Livorno, Pfertzel si fa buttare fuori subito dopo il rientro in campo, e tutto diventa più facile. Lahm raddoppia dopo 10 minuti e Demichelis chiude la gara sullo 0-3. Ma i bavaresi non sono gli unici ad andare come dei treni.

Trapattoni: i miei primi 70 anni

Settant’anni oggi, ma non provate a chiamarlo vecchio, perché il Giuan ha ancora tanto da dare al mondo del calcio. Sua moglie da anni cerca di tirarlo via dal campo di gioco, pregandolo di lasciare l’attività per godersi finalmente una meritata pensione, ma lui, Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino, non ne vuole proprio sapere di abbandonare il giocattolo.

La sua ultima avventura si chiama Irlanda, per ironia della sorte avversaria proprio dell’Italia nel girone di qualificazione ai prossimi mondiali. La classifica dice pari punti in vetta al girone, con uno scontro diretto da giocarsi fra una quindicina di giorni. Ed il Trap ci tiene a far bella figura di fronte ai suoi connazionali, ma ancor più vorrebbe regalare agli irlandesi un sogno, dimostrando che la sua fama di vincente non è affatto offuscata.

Eh si, perché nessun allenatore italiano ha un palmares ricco quanto il suo: 10 titoli nazionali in quattro paesi diversi (Italia, Germania, Portogallo e Austria) e con la Juventus tutte le competizioni UEFA per club e la Coppa Intercontinentale.

Fantacalcio: per la prima volta è il Chievo la squadra coi punteggi più alti

Incredibili anche in questa giornata i punteggi del Fantacalcio. Per la seconda volta quest’anno è accaduto un evento abbastanza raro, e cioè che un portiere andasse sotto zero. Stavolta il malcapitato è il portiere del Siena Curci, che becca un -1 a causa dei 5 gol subiti, e del 4 in pagella.

Dall’altra parte però si alzano tantissimo i punteggi degli attaccanti, con molti calciatori che entrano in doppia cifra, e scegliere tra le tante doppiette di giornata è davvero difficile. Se dovessimo scegliere la squadra del giorno, sicuramente sarebbe il Chievo. E’ probabilmente il club che finora aveva raggiunto i punteggi più bassi, ma in questa giornata si è ampiamente riscattato, mettendo tre suoi calciatori nella top 11.

Da Adriano a Ronaldinho: i campioni derubati

La tecnica è sempre la stessa: si aspetta che il padrone di casa esca e poi ci si introduce nell’appartamento per far razzia di qualunque cosa valga la pena portar via. Facile la vita del ladro, specie se l’obiettivo del furto è un calciatore famoso, le cui tappe nel corso della giornata sono note a tutti, tanto da permattere di agire indisturbati.

Lo sa bene Adriano che lo scorso ottobre, al ritorno da una gara di campionato, trovò la sua villa svaligiata, proprio mentre lui giocava ed esultava per il gol ritrovato. E lo sa bene anche Ronaldinho, che non deve aver passato un felice Natale, visto che qualche giorno prima i topi di appartamento avevano violato la sua intimità casalinga, avendo almeno il buon cuore di lasciargli il Pallone d’Oro.

Che dire di poi di Mexes, privato dell’automobile con tanto di figlioletta a bordo? Eh si, essere ricchi e famosi non sempre conviene e nell’ultimo periodo lo hanno capito anche nella terra di Sua Maestà, dove i furti nelle ville dei campioni sono ormai quasi all’ordine del giorno.