Da Adriano a Ronaldinho: i campioni derubati

di Redazione Commenta

La tecnica è sempre la stessa: si aspetta che il padrone di casa esca e poi ci si introduce nell’appartamento per far razzia di qualunque cosa valga la pena portar via. Facile la vita del ladro, specie se l’obiettivo del furto è un calciatore famoso, le cui tappe nel corso della giornata sono note a tutti, tanto da permattere di agire indisturbati.

Lo sa bene Adriano che lo scorso ottobre, al ritorno da una gara di campionato, trovò la sua villa svaligiata, proprio mentre lui giocava ed esultava per il gol ritrovato. E lo sa bene anche Ronaldinho, che non deve aver passato un felice Natale, visto che qualche giorno prima i topi di appartamento avevano violato la sua intimità casalinga, avendo almeno il buon cuore di lasciargli il Pallone d’Oro.

Che dire di poi di Mexes, privato dell’automobile con tanto di figlioletta a bordo? Eh si, essere ricchi e famosi non sempre conviene e nell’ultimo periodo lo hanno capito anche nella terra di Sua Maestà, dove i furti nelle ville dei campioni sono ormai quasi all’ordine del giorno.

L’ultimo a ricevere la visita indesiderata è stato Afonso Alves, attaccante brasiliano del Middlesbrough, derubato di gioielli ed apparecchiature elettriche proprio mentre era impegnato in una gara di campionato, L’ennesimo furto subito da un calciatore ha spinto i tabloid d’oltremanica a stilare una sorta di lista con i nomi dei derubati degli ultimi tre anni.

Ne è venuto fuori un quadro allarmante con ben 16 calciatori “colpiti”, a partire da  Jerzy Dudek, che qualche anno fa ricevette la visita dei ladri mentre era in vacanza con la famiglia. E’ andata decisamente peggio a Darren Fletcher, giocatore del Manchester. Durante la recente trasferta a Milano, per l’andata degli ottavi di Champions, alcuni ladri si sono introdotti nella sua casa, minacciando con un coltello fidanzata e suocera, mentre i figlioletti dormivano nella stanza accanto.

E la lista continua con i nomi di Roque Santa Cruz,  Emile Heskey, Steven Gerrard, Dirk Kuyt, Pepe Reina, Daniel Agger e Lucas Leiva. E voi non storcete più il naso quando sentite parlare di contratti a molti zeri, perché questi poveracci devono spendere la maggior parte dei soldi in sistemi di allarme…

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