23^ Le grandi punte stanno a guardare

Un’altra giornata sotto i 100 punti. Le punte, vuoi per l’imminente Champions, vuoi per gli infortuni, o solo per scarsa vena realizzativa, non riescono più a metterla dentro, e allora ci devono pensare le seconde linee.
Il migliore di giornata, come già detto nei giorni scorsi, è David Suazo, attaccante che gioca poco ma segna tanto. Sono 7 le reti per l’honduregno finora, e 13,5 i punti in questa giornata.
Secondo il Fantacalcio della Gazzetta il punteggio più alto ottenuto in tutta Italia è di 95 magic punti, un pò pochini per una giornata che presenta quattro doppiette.

Discutibili alcune scelte della Gazzetta dello Sport, come schierare Maggio tra i difensori, quando è uno degli uomini del centrocampo della Sampdoria, oppure di mettere a centrocampo il palermitano Jankovic, che invece è una prima punta. Opinabili anche le motivazioni che hanno portato i giornalisti della “Rosa” ad assegnare solo un 7,5 a Cassano (che senza l’assist e con l’ammonizione scende a 7), nonostante la partita perfetta dell’attaccante barese, e invece di concedere più della sufficienza a Maggio, che ha segnato il gol vittoria, ma ne ha sbagliati altri cinque che pochi calciatori avrebbero mancato.

Baggio, West, Ronaldo: il look che fa tendenza

Pensate che nel calcio ci sia un solo Capello? D’accordo, don Fabio è unico ed inimitabile, ma anche quello con la “c” minuscola riesce a far parlare di sé, soprattutto se è sulla testa dei protagonisti più in vista o se viene esibito in manifestazioni internazionali.

In principio erano Gullit e Valderrama, veri pionieri in fatto di look stravaganti, poi la moda del bel capello contagiò numerosi seguaci e, se raccogliessimo le immagini dei vari calciatori dalla capigliatura insolita, ne verrebbe fuori un catalogo per parrucchieri!

La palma d’oro spetta sicuramente a Ronaldo, che nel corso degli anni ci ha mostrato il meglio(?) di sé in fatto di acconciature. Ricordate la mezzaluna nel corso dei Mondiali del 2002? Poi tornò la “pelata”, già esibita nel periodo interista, fino alla recente versione-Arnold, con quei riccioli ricresciuti, per la gioia dello sponsor (un’azienda specializzata in ricrescita di capelli). L’ultima bizzaria ce l’ha mostrata qualche giorno prima dell’incidente con quelle treccine, che tanta ilarità hanno suscitato tra i suoi compagni.

Italiane in Champions: Roma fiduciosa, Inter cauta e Milan temuto

Per Inter, Roma e Milan è già tempo di pensare all’Europa, tra oggi è domani sono infatti in programma i turni d’andata degli ottavi di finale. Stasera tocca a Inter e Roma, che dovranno giocarsi l’accesso ai quarti rispettivamente con Liverpool e Real Madrid.
Gli inglesi non stanno vivendo una stagione esaltante in Premier League, ma secondo Mancini potrebbe essere proprio questo il loro punto di forza più pericoloso, dato che a causa della deludente posizione di campionato, il Liverpool punta tutta sulla Champions. Il mister nerazzurro ha affermato che il campionato è molto diverso dalla competizione europea, ma che l’Inter ha voglia di arrivare il più lontano possibile. In effetti i Campioni d’Italia sono tra i favoriti alla vittoria del torneo, il loro stato di forma non può che preoccupare Rafa Benitez che però è apparso fiducioso. L’uomo che lo preoccupa maggiormente è, manco a dirlo, Zlatan Ibrahimovic, e per questo ha studiato delle tattiche per inibirlo che a detta sua dovrebbero funzionare. Staremo a vedere.

Un grande Cassano rischia di restare fuori dalla top 11

Si rialzano i punteggi. Le doppiette (ben quattro) segnate tra sabato e domenica hanno immediatamente accellerato la corsa dei Fantallenatori verso la vittoria. Questa volta però ad esultare saranno coloro che durante l’anno hanno dovuto abbassare la testa e inchinarsi allo strapotere di quegli amici che in squadra avevano dei mosti sacri come Trezeguet, Ibrahimovic e Totti.
A parte Adrian Mutu, sempre più decisivo per la Fiorentina, nessuno dei migliori marcatori del campionato è andato in gol, e questo significa molto per le Fantasquadre di media-bassa classifica.

Infatti chi sperava che Rocchi potesse ripetere la grandiosa annata dell’anno scorso sarà rimasto deluso, dato che quest’anno l’attaccante biancoceleste aveva segnato solo 6 gol in 22 giornate. Ma grazie ai primi due rigori del campionato della Lazio, saranno molti quei Fantallenatori che potranno prendere un pò d’aria, e giustificare il forte esborso di Fantamilioni gravato per l’acquisto dell’attaccante ex Empoli.

Ouaddou: mi chiami negro? E io ti denuncio!

Fischi, cori e “buu” razzisti fanno parte della quotidianità sui campi di calcio. Non è bello, ma è così. Su qualunque campo, qualunque sia la maglia indossata dal giocatore di turno. C’è chi ormai si è abituato o fa finta di non sentire e c’è chi si stanca e si ribella, arrivando a gesti inconsueti per una partita di pallone.

Ne sa qualcosa Abdeslam Ouaddou, difensore marocchino del Valenciennes, che nella gara con il Metz è stato fatto oggetto per tutto il primo tempo di insulti e fischi, dovuti al colore della sua pelle. Ma lui non ci sta e, mentre si affanna nei recuperi, pensa a come zittire i tifosi avversari una volta per tutte. Il massimo della soddisfazione sarebbe segnare un gol, ma lui gioca indietro e quello non è il suo mestiere.

Finisce il primo tempo e tutti rientrano negli spogliatoi, per godersi il meritato the caldo. Tutti? Non proprio, perché Abdeslam prende la via degli spalti e decide di risolvere personalmente la questione in un faccia a faccia con un tifoso, che lo aveva infastidito particolarmente. Poi torna in campo accompagnato dagli steawrd e viene ammonito dall’arbitro, per aver lasciato il terreno di gioco, e invitato a raggiungere i compagni. Oltre al danno, la beffa!

Se il calcio non fosse esistito, Pelè lo avrebbe inventato

Non è difficile segnare mille gol come Pelè, è difficile segnare un gol come Pelè:

parole e musica del poeta brasiliano De Andrade, per definire uno dei miti del calcio mondiale, uno dei più forti di tutti i tempi, poeta egli stesso nella sua professione, con quell’abilità di rendere magica ogni singola giocata.

Difficile raccontarlo in poche righe, difficile non cadere nel retorico, attribuendogli aggettivi come mito, leggenda, dio del calcio. Quasi impossibile poi rispondere alla domanda da un milione di dollari: “meglio Pelè o Maradona?”. Solo i napoletani hanno trovato la soluzione dell’arcano, ma sono di parte e non hanno mai visto giocare il brasiliano, se non in vecchi filmati, che ne raccolgono il meglio del repertorio. Mi astengo dalla scelta, lasciandovi le vostre personali convinzioni, ma continuo a ripetere che non si possono mettere a confronto campioni di epoche diverse.

Casa svaligiata a Luca Toni, lui risponde con 3 goals

Sembrava una giornata nera per Luca Toni, ma evidentemente è stato più forte della sfortuna. Poco prima della partita, gli arriva una pessima notizia: i ladri gli hanno svaligiato la casa nel modenese, a Montale Rangone. Tutto rubato, gioielli e beni vari, ma non quelli più importanti. Sono stati risparmiati tutti i premi guadagnati sul campo, tra i quali spiccano la scarpa d’oro e, soprattutto, la medaglia d’oro del Mondiale del 2006. Ma a quanto pare la notizia ha soltanto caricato Luca, che scende in campo e mostra a tutti la sua qualità migliore, l’abilità nel fare goal. Ne fa 3 all’Hannover 96, col Bayern che vince appunto 3 a 0. Nel primo tempo, Toni sembra sonnecchiare, non gioca molte palle ma è questione di tempo, e nella ripresa inizia lo show del bomber di Pavullo nel Frignano. Al 13’ del secondo tempo, trafigge Enke con una semirovesciata di destro, fa il secondo con un bel sinistro, ed il terzo di testa. Sicuramente i suoi tifosi sperano che non sarà l’unico furto in casa Toni, dato che sembra porti così bene.

Del Piero fa sognare la Juve, la Samp si prende il derby

Grandi emozioni nella 23esima giornata di serie A, specialmente nelle partite disputate Domenica.
Nel pomeriggio di Sabato, l’Inter ha vinto 2 a 0 contro il Livorno, trascinata da Suazo che conferma il suo ottimo stato di forma con una doppietta, mentre il Milan non va oltre lo 0 a 0 a Parma, in una partita povera di occasioni da goal. Il posticipo serale è Juventus – Roma, a Torino si gioca per il secondo posto, e non c’è partita. I bianconeri vincono per 1 a 0 grazie al capitano Alessandro Del Piero che segna con una gran punizione al 45’ del primo tempo. La Roma non si è mai resa veramente pericolosa, tranne nell’occasione del palo colpito da una deviazione di Legrottaglie che rischia l’autorete. L’Inter ora è in fuga, ma la Juve è li e dopo la vittoria di ieri, Ranieri dovrà rivedere gli obbiettivi stagionali, e tenersi pronto nel caso di un passo falso dell’Inter, anche se ora come ora, appare impossibile.

Guti beccato con un uomo. Quanti gay nel calcio?

Guti gay? Problemi suoi, ammesso che l’essere omosessuale rappresenti un problema, ma le foto scattate dalla rivista spagnola “Cuore”, che lo ritraggono in un bacio appassionato con un uomo, riaprono prepotentemente il dibattito sulle preferenze sessuali dei calciatori.

Del madridista già si sapeva, o almeno si sospettava che dietro quell’atteggiamento gentile e a modo si nascondesse in realtà un animo, diciamo così, femminile. Le immagini non fanno altro che confermare i dubbi che in molti avevano, nonostante la situazione familiare di Guti, sposato con la presentatrice tv Arancha de Benito e padre di due figli. Ed ora chissà quali saranno le reazioni dei tifosi avversari, che già da tempo lo prendono di mira, indirazzandogli cori di scherno ed appellativi non proprio edificanti!

Del resto pallone e omosessualità non sono mai andati troppo d’accordo e fino a qualche anno fa nessuno si permetteva di accostare in qualche modo i due mondi, forse per quell’idea che vuole il calcio uno sport per uomini veri, come se un gay non possa essere considerato un uomo a tutti gli effetti.

Fantacalcio: pochi punti all’orizzonte

Pochi gol, tante emozioni, negli anticipi della 23esima giornata di campionato.
Nel giorno in cui i club italiani si arrendono allo strapotere dell’Inter, consegnandogli lo scudetto, i nostri Fantallenatori si dovranno accontentare di bassi punteggi.

Se infatti è dimostrato che la maggior parte delle Fantasquadre contiene nella propria rosa almeno la metà di calciatori delle prime 5-6 squadre del campionato, per la seconda settimana di fila ci si dovrà accontentare di medie che si aggireranno tra i 70 e gli 80 punti, con punte massime intorno ai 90.

Paolo Maldini fa 1000 ed entra nella leggenda!

C’era una volta… Così dovrebbe cominciare questa storia, che somiglia tanto ad una favola degna della penna dei fratelli Grimm. Più di 20 calendari sbiaditi, ingialliti, consumati da un tempo che tutto trascina e tutto cambia. O quasi.

Era un freddo gennaio di 23 anni fa, quando in quel di Udine, un difensore (Battistini) uscì dolorante dal rettangolo di gioco, mettendo in apprensione il Barone, che aveva in panchina un sedicenne figlio d’arte ed un terzino tutto muscoli e corsa. “Ferro, scaldati!” urlò Liedholm all’indirizzo di Stefano Ferrari, ma poco dopo tornò sui suoi passi, gettando nell’arena il piccolo Paolo Maldini. Era un freddo gennaio di 23 anni fa ed iniziava la carriera di un mito!

Sono trascorsi 8427 giorni da quel 20 gennaio 1985, la temperatura è la stessa, come il colore della maglia indossata. Cambia il teatro, la scenografia, le comparse chiamate a circondarlo, ma lui è sempre lì, a raccogliere applausi per la millesima volta.

23^: Juve-Roma da tripla, derby genovese di fuoco

La prossima potrebbe essere la giornata del riscatto del Milan. La squadra di Ancelotti, falcidiata dagli infortuni, negli ultimi tempi ha alternato prove brillanti a cali improvvisi di forma. Piano piano sta recuperando gli infortunati (probabilmente Kakà tornerà dopo due settimane di stop), e forse recupererà anche due grandi punte dal passato d’oro, ma che ultimamene si erano un pò persi. A causa degli infortuni di Pato e Ronaldo, l’attacco rossonero tornerà a parlare italiano con Pippo Inzaghi e Gilardino, contro un Parma molto motivato, ma abbastanza spuntato, date le assenze sicure di Lucarelli per infortunio e Corradi per squalifica. Incertezza anche su Budan, che non ha ancora recuperato al 100% dal precedente problema fisico.
Tanti problemi anche per l’Empoli, che dovrà fare a meno dei suoi pilastri di difesa Pratali e Raggi, e del suo regista Vannucchi. Ma non se la passa bene nemmeno il Palermo, che dovrà scendere in campo senza le sue due punte titolari, entrambe squalificate.

Dino Baggio: l’ascesa, il declino e la rinascita

Parlando di Baggio il primo nome che viene in mente è quello di Roberto, sicuramente uno dei calciatori italiani più conosciuti a livello planetario, ma il calcio italiano ha visto tra i suoi protagonisti anche Dino, centrocampista con discreta attitudine al gol.

Conobbe il suo momento di gloria durante gli anni ’90, passando dal Torino alla Juventus, che lo cederà per un anno in prestito all’Inter prima di richiamarlo in casa, per farne uno dei centrocampisti più forti di quel periodo. Punto fermo della squadra bianconera e della Nazionale, subito dopo i Mondiali del ’94 (ottimi per lui, con tre gol all’attivo), passò al Parma, non senza polemiche.

Carriera in continua ascesa per lui, fino ad un episodio, che secondo i più ha contribuito a far spegnere lentamente i riflettori sul centrocampista, rilegandolo per lo più ad un ruolo di comparsa. Era il gennnaio del 2000 e in Italia imperversava lo scandalo Rolex (gli orologi regalati dalla Roma ai designatori Bergamo e Pairetto, agli arbitri ed ai guardalinee).

Il Tottenham perde 50 chili: la cura Ramos funziona!

Sette chili in sette giorni! Era quello che promettevano Pozzetto e Verdone nell’omonimo film di qualche anno fa, costringendo i malcapitati “aspiranti magri” a rinunce esagerate dal punto di vista alimentare, tanto da procurargli mancamenti e malori. Ma per dimagrire, come insegnano i nutrizionisti, non c’è bisogno di rinunciare a tutto, basta togliere dalla tavola tutti quegli alimenti che non sono utili al fabbisogno dell’individuo e che, anzi, provocano aumenti di grasso e ciccia.

Cosa c’entra tutto ciò con il pianeta calcio? Ebbene, in ogni squadra che si rispetti c’è un esperto di dieta ed alimentazione, che ha il compito preciso di consigliare agli atleti quali cibi assumere e quali no, per una forma fisica ottimale.

C’è poi chi non si limita a consigliare, ma impone ai calciatori un vero e proprio regime alimentare da seguire alla lettera, pena l’esclusione dalla squadra! E’ il caso di Juande Ramos, allenatore del Tottenham, che appena arrivato a Londra, nel mese di ottobre, non si è limitato a valutare il valore dei giocatori sul campo, ma li ha messi sulla bilancia, per verificarne il peso.