“Vesuvio lavali col fuoco” o “Senti che puzza, scappano i cani stanno arrivando i napoletani…”, cori che si sentono abitualmente allorché il Napoli gioca lontano dal San Paolo. Roma, Torino, Milano fanno da teatro a cori e striscioni offensivi per la città partenopea e per i suoi abitanti, ma Paolo Cannavaro se la prende in particolar modo con i tifosi della Vecchia Signora, o meglio contro i napoletani che tifano Juventus.
Il capitano degli azzurri non riesce a capire come sia possibile che un suo concittadino parta da Napoli per raggiungere lo Juventus Stadium ed intonare (o comunque “sopportare”) cori anti-napoletani:
Non capisco quei cretini che criticano il Napoli allo Juventus Stadium. Molti sono napoletani. Non mi capacito, non riesco a capire: tanti di loro partono da Napoli per criticare la propria città, assurdo! Uno, addirittura, aveva un cartello con su scritto ‘Cercola presente’.
D’accordo sulla questione dell’offesa contro la propria città natale (abitudine discutibile e stupida), un po’ meno sul non comprendere le vie infinite del tifo e la libertà di sostenere la squadra del cuore (e di esporre cartelli con la provenienza geografica) al di là dei confini di appartenenza. E’ curioso comunque che Paolo Cannavaro se la prenda solo con i napoletani che tifano Juventusù e non con quelli che seguono Milan, Inter, Roma o altre squadre posizionate a nord del Vesuvio sulla cartina geografica.
Discorso del tifo a parte, il capitano partenopeo ha manifestato la propria tristezza per la squalifica inflittagli in seguito all’inchiesta sul calcio scommesse:
Gridavo ma nessuno mi ascoltava, andrebbero riviste delle regole. La squalifica poteva essere una macchia sulla mia carriera oltre ad una grande ingiustizia.
L’ultima battuta è sulla questione della fascia da capitano, che in molti vedrebbero bene sul braccio di Edinson Cavani:
Sta sul mio braccio, credo sia una scelta comune, sta bene con me. Edi la meriterebbe, però sono napoletano, sono cresciuto qui e tifo per il Napoli, credo sia una bella soddisfazione.
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Frankis 24 Gennaio 2013 il 22:36
I calciatori che valgono la serie C e che giocano in A solo perché hanno la fortuna di avere come fratello uno dei difensori più forti degli ultimi anni, dovrebbero almeno avere la decenza di tacere, rendere grazie per avere molto più di quel che meritano, e camminare a testa bassa