Inter, Thiago Motta spiega la fine di un ciclo

Thiago Motta è tornato ieri sera a parlare di Inter, ed in pratica ha ufficializzato quel che in realtà sapevamo già tutti da tempo. Un ciclo è finito, ha spiegato l’italo-brasiliano, ma non con l’addio di Mourinho, bensì con quello di Eto’o. Al momento della partenza del camerunense, avvenuta molto in fretta la scorsa estate quando un giorno Moratti disse che non era in vendita, ma di fronte all’offerta dell’Anzhi ci mise 48 ore a  mandarlo via, Motta ha capito che il ciclo nerazzurro era finito.

E così, appena ha avuto l’opportunità, ha fatto le valigie ed è partito anche lui. Non in una squadra a caso, ma in una che spera possa aprire un ciclo proprio quest’anno, con l’arrivo di Ancelotti, quello nella scorsa estate di Sirigu e Pastore (tra gli altri), e chissà, magari nella prossima con quello di Pato.

Cesena, esonerato Arrigoni

L’avventura di Daniele Arrigoni sulla panchina del Cesena termina qui, all’indomani della sconfitta casalinga rimediata contro il Milan nella ventiquattresima giornata di campionato. Il tecnico ha avuto un lungo faccia a faccia con la società, al termine del quale è arrivato il divorzio consensuale. Del resto, il Cesena di Arrigoni ha collezionato un solo punto negli ultimi cinque incontri: troppo pochi per una squadra che mira alla salvezza e che già lo scorso autunno aveva tentato il cambio della guida tecnica, sostituendo Gianpaolo proprio con Arrigoni.

Pelè: “Sono come Michelangelo e Beethoven”

La modestia non è di certo il miglior pregio di Pelè, ritenuto da molti il più forte calciatore di ogni tempo o al massimo – insieme a Maradona – uno dei migliori in assoluto. Più volte ‘O Rey ha voluto ribadire la propria leadership nel mondo del calcio, ma forse non si era mai spinto al paragone con illustri artisti del passato:

Mio padre era solito dirmi che ero nato per giocare al calcio e che avevo un’inclinazione davvero speciale per questo. Però mi diceva anche che se non mi fossi allenato bene e preparato a dovere sarei stato come tutti gli altri. Aveva ragione. Io sono nato per il calcio, come Beethoven per la musica e Michelangelo per l’arte e per dipingere.

Torneo di Viareggio 2012, trionfa la Juventus

Si conclude con la vittoria della Juventus la sessantaquattresima edizione della Viareggio Cup 2012. I ragazzi di Marco Baroni hanno trovato in finale la Roma, allenta da Alberto De Rossi e reduce dalla vittoria in semifinale contro la Fiorentina, dopo 120 minuti tiratissimi.

La squadra bianconera partiva subito con il piede giusto, di fronte ad una Roma che in difesa mostrava qualche pecca di troppo. Al 6′ minuto della prima frazione di gioco la Juventus era già in vantaggio, grazie a Beltrame che finalizzava una buona azione di Spinazzola.

Arbitraggi 24^ giornata, due punti sottratti al Novara, ma gli errori sono tanti

Molti errori degli arbitri nella ventiquattresima giornata di campionato, ma solo uno di questi influisce sul risultato finale di una partita. Si tratta di Novara-Atalanta, una gara nervosa che Banti riesce a tenere in pugno per quasi tutti i 90 minuti, per poi cadere proprio alla fine. Quando ormai al fischio finale mancano una manciata di minuti Mazzarani viene travolto da Schelotto in area. Sarebbe rigore, ma l’arbitro lascia proseguire.

Ha suscitato molte polemiche, specialmente da parte di Allegri, il presunto fallo di Chiellini sul gol del 2-1 contro il Catania. Analizzando l’azione però si notano un paio di dettagli. Il primo è che la trattenuta, come avviene spesso in queste situazioni, è di entrambi i giocatori, e non solo del difensore che più di Bergessio ha centimetri e chili da far valere; il secondo dettaglio che balza all’occhio è che nessuno dei catanesi, nemmeno Bergessio stesso, protesta, segno che nessuno in campo ha ritenuto l’intervento di Chiellini falloso. In più va aggiunto che manca un rigore ai bianconeri per fallo di Gomez su Padoin.

Calciomercato Juventus: sotto osservazione Leandro Diaz

Il 18 giugno 2011 per i tifosi del River Plate è stata una giornata maledetta. In quella data i Millonarios scoprono che dovranno giocare lo spareggio – che poi perderanno – per restare nella massima serie argentina. La doccia gelata arriva a pochi minuti dalla fine della partita giocata contro il Lanus: Leandro Diaz – era entrato in campo da pochi minuti – dribbla Ferrero e rientra sul destro, fa partire un tiro a giro che finisce sotto l’incrocio e determina il pesante risultato finale – una sconfitta in casa per due a uno.

Tutto quello che ho scritto finora serve per dire che qusto centravanti d’area – alto 182 cm per 78 chili di peso – seguito dalla Juventus, ha dimostrato già di avere una gran personalità nonostante la giovane età – è nato il 6 giugno 1992. Ha debutto nella massima serie argentina nel Torneo di Clausura del 2010, e nello stesso anno ha fatto anche la sua prima apparizione nella Copa Libertadores. Un infortunio al ginocchio lo ha poi fermato per qualche mese. Questo problema unito ad un 2011 non esaltante per il Lanus ne ha un po’ frenato la crescita.

Calcio estero, Messi è super, segna 4 gol ma il Real è irraggiungibile

Segnare quattro gol e non essere contenti. E’ ciò che è accaduto nella Liga durante l’ultima giornata di campionato, in cui Lionel Messi dimostra, se ce ne fosse bisogno, di essere il vero trascinatore del Barcellona. Contro il difficile avversario Valencia infatti, la Pulce riesce a mettere a segno un poker che però non dà più soddisfazione dei tre punti conquistati perché non solo vince anche il Real Madrid, ma l’impressione è che non sia possibile nemmeno avvicinarsi alla squadra di Mourinho.

Specialmente ora che ha recuperato un po’ tutti, compreso un certo Kakà. Proviene dal suo piede il primo pallone pericoloso della partita che Cristiano Ronaldo spedisce sul palo. Proviene dalla sua testa invece il primo assist della partita, trasformato in gol sempre da CR7. E siamo ancora al sesto minuto.  La supremazia del Real Madrid contro il Racing Santander è evidente, e lo diventa ancor di più quando al 39′ l’arbitro espelle per doppia ammonizione, troppo severa, un difensore avversario. I blancos giocano sul velluto e vanno a segno ancora due volte con Benzema ed una con il rientrante Di Maria.

Serie A: cinquina Palermo, pari Udinese

 Posticipi 24a giornata Serie A
Stadio Friuli di Udine

Udinese – Cagliari 0-0

Stadio Renzo Barbera di Palermo

Palermo – Lazio 5-1

Reti: 10′ pt Barreto (P); 20′ pt Donati (P); 41′ pt Silvestre (P); 2′ st Budan (P); 6′ st Miccoli (P); 40′ st Kozak (L)

Inter, Zanetti: “Non siamo finiti”

Le tre sconfitte consecutive pesano come macigni sul morale di un’Inter chiamata a risollevarsi in tutta fretta, se non vuole rinunciare anche all’ultimo obiettivo stagionale. Il prossimo mercoledì c’è l’andata degli ottavi di Champions League contro il Marsiglia e per i nerazzurri si tratta dell’ultima spiaggia per salvare la faccia e la stagione. A palesarsi davanti ai microfoni in un momento così delicato è capitan Zanetti, secondo il quale l’Inter ha ancora qualche cartuccia da sparare:

Credo che in questo momento è normale che tutti pensino che l’Inter sia finita, ma noi pensiamo a noi e lasciamo che parlino. Noi ci dobbiamo concentrare esclusivamente su quello che dobbiamo fare sul campo. Le critiche in questo periodo sono tante, ma noi ci rendiamo conto che quando l’Inter perde ci sono tanti interessi per parlare male dell’Inter. Per questo, dobbiamo guardare avanti perché l’Inter come società, come storia, è al di sopra di tutte queste cose e se noi guardiamo avanti, sicuramente l’Inter sarà ancora più forte.

Le pagelle di Cesena – Milan 1-3

 La voglia di fermare una potenziale candidata per lo scudetto, e conquistare tre punti pesanti che non avrebbero condotto alla salvezza matematica, ma quanto meno messo un piccolo tassello, non sono bastati al Cesena, crollato sotto i colpi del Milan.

Discorso totalmente diverso per i ragazzi di Allegri, che complice anche l’entusiasmo derivato dalla vittoria in Champions, che ha quasi totalmente aperto la strada verso i quarti di finale, fanno del Cesena un sol boccone, che solo nella ripresa tenta di scuotersi dal suo torpore, ma proprio nel momento migliore, i rossoneri cercano e trovano la terza rete.  Nonostante ci fossero diversi indosponibili. Ma per Allegri questo non sembra essere un problema, Emanuelson disputa una grande partita.

Cesena – Milan 1-3, video e interviste

Il Milan strapazza il Cesena e si riprende la testa momentanea della classifica, in attesa che la Juventus recuperi la gara contro il Bologna. Gli uomini di Allegri, pur privi dello squalificato Ibrahimovic, hanno offerto una buoan prova, andando in rete con il neo-acquisto Muntari al minuto numero 29 della prima frazione di gioco. Passavano solo due minuti ed Emanuelson raddoppiava su assist di Robinho.

Al 10′ della ripresa, poi, era lo stesso brasiliano a strappare applausi, siglando la rete dello 0-3. I padroni di casa alzavano bandiera bianca e si consolavano con la rete di Pudil al 20′ della seconda frazione di gioco. I rossoneri raggiungono dunque quota 50 in classifica, mentre il Cesena resta all’ultimo posto con soli 16 punti.

Risultati 24a giornata Serie A 19 febbraio 2012

 Fiorentina – Napoli 0-3: 3′ pt e 10′ st Cavani (N); 46′ st Lavezzi (N) (giocata venerdì)
Inter – Bologna 0-3:  
37′ pt e 38′ pt Di Vaio (B); 40′ st Acquafresca (B) (giocata venerdì)
Juventus – Catania 3-1: 
4′ pt Barrientos (C); 22′ pt Pirlo (J); 29′ st Chiellini (J); 36′ st Quagliarella (J) (giocata ieri)
Lecce – Siena 4-1:
25′ pt Del Grosso (S); 32′ pt Muriel (L); 23′ st Di Michele (rig.) (L); 37′ st Cuadrado (L); 45′ st Brivio (L)
Cesena – Milan 1-3:
29′ pt Muntari (M); 31′ pt Emanuelson (M); 10′ st Robinho (M); 20′ st Pudil (C) (pagelle)
Genoa – Chievo 0-1:
30′ pt Thereau (C)
Novara – Atalanta 0-0
Roma – Parma 1-0:
26′ pt Borini (R) (pagelle)
Palermo – Lazio 5-1: 
10′ pt Barreto (P); 20′ pt Donati (P); 41′ pt Silvestre (P); 2′ st Budan (P); 6′ st Miccoli (P); 40′ st Kozak (L) (mini-cronaca)
Udinese – Cagliari 0-0
(mini-cronaca)