Pelè: “Sono come Michelangelo e Beethoven”

La modestia non è di certo il miglior pregio di Pelè, ritenuto da molti il più forte calciatore di ogni tempo o al massimo – insieme a Maradona – uno dei migliori in assoluto. Più volte ‘O Rey ha voluto ribadire la propria leadership nel mondo del calcio, ma forse non si era mai spinto al paragone con illustri artisti del passato:

Mio padre era solito dirmi che ero nato per giocare al calcio e che avevo un’inclinazione davvero speciale per questo. Però mi diceva anche che se non mi fossi allenato bene e preparato a dovere sarei stato come tutti gli altri. Aveva ragione. Io sono nato per il calcio, come Beethoven per la musica e Michelangelo per l’arte e per dipingere.

Quanto ai possibili eredi:

Neymar e Ganso miei eredi? Hanno 20 anni, io giocai e vinsi il mio primo Mondiale che ne avevo 17, quindi non sono poi così giovani… La pressione è forte perché loro sono gli astri del momento. Però, al di là delle individualità, la cosa più importante è che la Selecao funzioni come squadra. Il Brasile ha sempre grandi giocatori, tanto al suo interno che all’estero. Ciò che è necessario è saper organizzare e coordinare questo talento.

Per puntare alla conquista del mondiale in casa tra un paio di anni.

[Photo Credits | Getty Images]

 

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