Buon campionato!

Ci siamo. Dopo l’abbuffata di calcio estivo tra Europei, amichevoli più o meno di lusso ed Olimpiadi, si riapre il sipario sul campionato più bello del mondo (almeno una volta era considerato tale). Tra un’ora esatta allo stadio Friuli, Udinese e Palermo daranno ufficialmente il via alla nuova stagione, che promette di essere tra le più interessanti degli ultimi anni.

Non più solo Inter e Roma a contendersi il titolo finale, ma una serie di pretendenti che, almeno sulla carta, potrebbero dar fastidio ed inserirsi nella lotta.

Già da questa sera testeremo la condizione dell’Inter Campione d’Italia e fresca vincitrice della Supercoppa Italiana contro una Roma agguerita e sfortunata. L’avversario di oggi si chiama Sampdoria, chiamata a confermare quanto di buono fatto nello scorso campionato, quando ha “rischiato” persino di qualificarsi per la Champions League.

Roma-Menez: è fatta!

Alla notizia manca solo l’ufficialità, ma stando a quanto dice France Football, la Roma avrebbe finalmente trovato l’attaccante che tanto cercava. Per tutta l’estate si è parlato di Malouda, ma alla fine sembra che a vestire la maglia giallorossa per la prossima stagione sarà un altro francese, un po’ meno famoso, ma molto promettente per il futuro, Jeremy Menez.

Se ne parla da qualche giorno, anche se probabilmente da settimane erano in corso le trattative per portarlo a Roma, ma dopo l’affare Mutu sfumato solo dopo poche ore dall’annuncio della trattativa, la società ha preferito mantenere il riserbo, soprattutto per evitare un eccessivo rialzo in Borsa.

Ed ancora oggi dalla sede capitolina non si hanno conferme dell’affare concluso, nonostante l’arrivo di Menez sia previsto proprio per oggi, per le consuete visite mediche. La firma invece è fissata per domani e solo dopo, probabilmente, ci sarà l’annuncio ufficiale.

Quaresma e gli altri: ultimi colpi di mercato

Ormai è fatta. Potrebbero essere ore decisive per l’arrivo di Quaresma in maglia nerazzurra, ennesimo regalo di Moratti al neo allenatore, che ha già avuto modo di confermare la fama di vincente. Il passaggio del portoghese all’Inter è dato per imminente e non è escluso che la trattativa vada in porto proprio mentre andiamo online.

Finora si è parlato di una differenza di un paio di milioni di euro tra offerta e richiesta, ma a colmare il gap economico potrebbe arrivare la cessione di Pelè, che non sembra godere di grande considerazione nei piani di Mourinho. Quaresma invece sarebbe la pedina mancante in una squadra che ha già dimostrato di poter fare a meno di chiunque, perché comunque è il gioco che conta (e nella gara contro la Roma si è vista la mano del mister). Fatto sta che il tecnico ex Chelsea vuole regalarsi un altro campione ed il buon Moratti non può che accontentarlo.

E così a pochi giorni dalla fine del mercato estivo è necessario stringere i tempi sia per il mercato in entrata che per le cessioni, in rose che sembrano troppo ampie persino per correre su tre fronti. La stessa Inter si trova ancora a dover risolvere diverse beghe a partire dall’attacco, con Crespo e Suazo dati in partenza. Per l’argentino si era parlato di un clamoroso ritorno alla Lazio, ma sembra che Lotito non voglia sobbarcarsi il peso dell’ingaggio oneroso.

Serie A 2008/2009: Roma

L’ultima squadra pretendente allo scudetto che tratteremo in questa rubrica è, seguendo l’ordine alfabetico, la Roma. I giallorossi sono stanchi di arrivare sempre secondi, e non vedono l’ora di fare le scarpe all’Inter, soprattutto ora che c’è qualcuno a cui dedicare lo scudetto.

Vista la campagna acquisti di quest’anno però, non sembra che ci siano tantissime possibilità. La Roma ha da sempre avuto una struttura solida, e ad uno come Spalletti non è mai piaciuto correre rischi inutili. L’addio di Mancini e l’arrivo incognita di Julio Baptista sarà il primo rischio degli ultimi 5 anni.

Supercoppa all’Inter nella sfida infinita

8-7: sono stati necessari novanta minuti regolamentari, 30 supplementari e ben 14 calci di rigore per decidere chi tra Roma ed Inter dovesse conquistare il primo trofeo ufficiale della stagione 2008-2009. La chiamano “la sfida infinita” e poco più di un’ora fa ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione. Alla fine ha prevalso l’Inter, ma per come si era messa la gara, se avesse vinto la Roma nessuno avrebbe avuto qualcosa da ridire.

Buon calcio sotto il cielo di San Siro, con i nerazzurri che mostravano sin da subito di aver compreso il metodo-Mourinho ed offrivano alla platea uno spettacolo decisamente piacevole. La Roma per un po’ è stata a guardare, stordita dal pressing interista e dalle giocate superbe di Ibrahimovic & Co. In questa fase di gioco, è stato decisivo l’apporto del neo acquisto Muntari, sempre presente nel vivo dell’azione ed alla fine premiato con la soddisfazione del gol.

Un primo tempo perfetto per la squadra di Mourinho, che avrebbe potuto chiudere i conti già ad inizio ripresa, ma dopo un tentativo di capitan Zanetti, ci pensava De Rossi a ristabilire la parità: bordata da fuori area e gol sotto il sette, non senza responsabilità da parte di Julio Cesar. E’ il gol che ha cambiato la gara, donando alla squadra giallorossa una rinnovata energia che avrebbe potuto portare anche alla vittoria. Ma poi Mourinho ha indovinato la mossa decisiva, inserendo il baby Balotelli, che non si è fatto certo pregare su un intervento sbagliato di Mexes ed ha infilato Doni con preciso pallonetto.

Aspettando Roma-Inter

Comincia il conto alla rovescia per la gara che assegnerà il primo trofeo ufficiale della stagione 2008-2009. Domani sera andrà in scena la finale di Supercoppa Italiana che vedrà impegnate ancora Inter e Roma, le due squadre che si sono sfidate fino all’ultimo minuto (quasi) della scorsa stagione, per poi dividersi equamente i titoli: scudetto ai nerazzurri e Coppa Italia ai giallorssi.

Si riparte dunque da dove si era terminato tre mesi fa, quando la Roma sotto il cielo dell’Olimpico alzava la Coppa Italia, per mano del suo capitano, fresco di operazione al ginocchio e non presente tra i 22 in campo.

Sono trascorsi solo tre mesi, ma molte situazioni sono cambiate da allora. Sulla panchina dell’Inter è arrivata l’esperienza di mister Mourinho, giunto in Italia con l’intenzione di confermare la fama di vincente, a partire proprio dalla gara di domani sera. Ed a Milano è arrivata anche la classe di un romanista doc, Amantino Mancini, che ora spera di fare uno sgambetto alla sua ex squadra, portando a Milano la Coppa.

Roma ha salutato il suo Presidente

La metà giallorossa di Roma stamattina si è stretta intorno alla famiglia Sensi per l’ultimo saluto al presidente che tanto bene ha fatto per la squadra. Sin dalla notizia della morte di Franco Sensi erano arrivate numerose testimonianze di affetto e di stima dall’intero mondo del calcio e non solo.

Per tutta la giornata di ieri, poi, una folla interminabile ha fatto la fila davanti all’ingresso del Campidoglio, per omaggiare colui che è stato un grande uomo, al di là della fede sportiva.

E stamattina il popolo giallorosso era raccolto davanti alla Chiesa di San Lorenzo Fuori le Mura, dove si sono svolti i funerali. Tanti i personaggi famosi che si sono recati nella chiesa romana per testimoniare solidarietà e vicinanza alla famiglia. Purtroppo c’è stato anche qualche episodio non troppo piacevole, specie all’arrivo di Adriano Galliani, contestato a costretto ad entrare in chiesa con tanto di scorta.

Addio presidente!

Risveglio amaro per la Roma di fede giallorossa che oggi piange il suo presidente, colui che è salito al comando 15 anni fa e che è riuscito, non senza sforzi economici, a portare la squadra ai vertici del calcio italiano e nell’élite di quello europeo.

Franco Sensi se n’è andato, portandosi dietro una bella fetta di storia romanista ed un pezzo di cuore di tutti quei tifosi che non possono far altro che ringraziarlo per quanto dimostrato durante gli anni della dirigenza. Di lui si può dire che era un presidente-tifoso, di quelli che farebbero di tutto per veder la propria squadra vincere. Schietto e sincero, a costo di passare per antipatico e presuntuoso, ma tifoso vero:

La Roma fa parte della mia famiglia. Si siede a tavola con noi tutti i giorni. E’ l’argomento che più ci appassiona.

E’ morto Franco Sensi

La Roma è in lutto per la morte del suo Presidentissimo Franco Sensi, scomparso un’ora fa, dopo una lunga malattia che lo aveva tenuto lontano dal mondo del calcio nell’ultimo

Cara Roma, così non va!

Altro che sogni scudetto e Champions League, la Roma “ammirata” ieri contro il Tottenham non è neanche lontana parente di quella che negli ultimi due anni ha lottato testa a testa con l’Inter per la conquista del titolo!

Siamo ad agosto, d’accordo e, a beneficio di chi ci tiene ad illudersi, possiamo provare ad elencare una serie di attenuanti: gli inglesi sono più avanti nella preparazione (ma altre italiane in questo periodo sono salite in Inghilterra e, nonostante la differenza di prepazione, hanno riportato a casa ottimi risultati); la Roma non ha potuto fare a affidamento su Totti, Doni, Taddei, Tonetto, Cicinho e Pizarro (ma Spalletti ha comunque schierato la difesa titolare); l’attacco è spuntato e Spalletti da mesi chiede rinforzi…

Tutte scuse servite a beneficio degli ottimisti. Resta il fatto che la Roma ha incassato cinque sventole che devono far riflettere a pochi giorni dal primo appuntamento importante della stagione. Poi ci può stare anche perdere, ci mancherebbe, ma non 5-0 e non in questo modo!