Il Milan conclude con una vittoria la propria stagione, battendo tra le pareti amiche un Novara giĆ retrocesso. Ad aprire le danze erano proprio gli ospiti al minuto numero 20 della prima frazione di gioco, quando Garcia infilava Amelia, deludendo l’ampio spicchio rossonero di San Siro.
Continua la cavalcata vincente della Juventus, che si sbarazza del Novara e compie un altro passo verso la conquista del 28esimo (o 30esimo?) scudetto della sua storia. Nel derby piemontese i bianconeri hanno imposto sin da subito il proprio gioco, con un possesso palla continuo ed ordinato.
Vista sulla carta, Novara-Inter dovrebbe essere una passeggiata per i nerazzurri. Ma almeno considerando l’aspetto psicologico della gara, forse saranno proprio i piemontesi a partire avvantaggiati. Gasperini ĆØ ad un bivio: o vince o va via, non ci sono più seconde possibilitĆ . Le prime 4 partite stagionali hanno mostrato un’Inter buona solo a tratti che crolla ad un certo punto della partita e, inevitabilmente, perde. Il pari contro la Roma può essere un buon segnale, ma non abbastanza.
Il segnale preoccupante invece lo lancia Gasperini stesso che se la prende con le decisioni arbitrali, affermando che con un rigore in più contro la Roma e contro il Palermo, e senza l’episodio dubbio del gol del pari del Milan in Supercoppa con fallo su Stankovic, ora forse staremmo parlando di tre partite diverse. Ma dopotutto non ĆØ un caso che l’ex tecnico del Genoa recrimini per quelle partite giocate con il suo modulo preferito (3-5-2), e non per quella di Champions, forse quella che fa più male, in cui scese in campo con la difesa a quattro.
Con la promozione del Novara in seguito alla vittoria nella sfida di ritorno della finale play off contro il Padova, il quadro della nuova serie A della stagione calcistica 2011/2012
Gara di ritorno delle semifinali dei play off di serie B
Stadio Ossola, Varese: Varese-Padova 3-3
Reti: 11ā pt Pisano (V), 14ā Neto Pereira (V), 20ā pt e 27ā st El Shaarawy (P), 2ā st Legati (P), 21ā st De Luca (V)
Andata: Padova-Varese 1-0
In finale: PADOVA
Stadio Piola, Novara Novara-Reggina 2-2
Reti: 7ā pt Bertani (N), 33ā pt e 30′ st Bonazzoli (R), 45′ st Rigoni (N)
Andata: Reggina-Novara 0-0
In finale: NOVARA
Finale a/r
9 giugno ore 20.45: Padova-Novara
12 giugno ore 20.45: Novara-Padova
Varese-Padova 3-3
Un finale tuttāaltro che scritto se ĆØ vero ā come lo ĆØ ā che il Padova ĆØ riuscito sul campo a invertire lāesito di una graduatoria che consentiva al Varese di giocare per due risultati su tre. La gara di andata, con la vittoria in terra veneta, ĆØ stata prima parte di un capolavoro concretizzatosi nel corso dei 90ā del ritorno allo stadio Ossola. La prima parte di gara dei padroni di casa aveva lasciato ben sperare il tifo locale, visto che in 15ā i varesini erano giĆ riusciti a mettere in tabellone un vantaggio di due reti abbondantemente meritato grazie a una partenza a razzo che ha traortito il Padova.
Stadio Granillo, Reggio Calabria: Reggina-Novara 0-0
Stadio Euganeo di Padova: Padova-Varese 1-0
Rete: 7′ st rig. Italiano (P)
Le gare di ritorno sono programmate per domenica 5 giugno
Reggina-Novara 0-0
A questo punto, la graduatoria finale di cadetteria consente al Novara di disporre, nel corso della gara di ritorno, di due risultati su tre. BasterĆ non perdere, per il resto tanto il pareggio quanto la vittoria garantiscono ai piemontesi di accedere alla finale dei play off per giocarsi la possibilitĆ di approdare in serie A e completare una magia iniziata lo scorso anno con la promozione in serie B. Allo stadio Granillo di Reggio Calabria, infatti, l’ottima prestazione della retroguardia ospite ha consentito al Novara di chiudere la partita sullo 0-0 e vanificare i numerosi affondi dei padroni di casa, volenterosi e generosi per tutti e 90 i minuti di gioco.
I locali decidono di partire in maniera soft e crescono con il passare dei minuti, che il Novara opti per una gara difensivista affidandosi al contropiede in velocitĆ ĆØ evidente fin dalle prime battute. Dove non arriva la difesa ospite riesce a intervenire con tempestivitĆ Ujkani, il quale non manca di piazzare un paio di interventi da applausi per fronteggiare alla conclusioni pericolose e incisive di Campagnacci, Bonazzoli, Viola e De Rose, i quali sfruttano a dovere buone iniziative corali ma devono arrendersi di fronte alle prodezze dell’estremo di casa.
Posticipo della trentesima giornata di serie B.
Stadio Azzurri d’Italia, Bergamo: Atalanta-Novara 1-1
Reti: 7′ st Padoin (A), 41′ st Rubin (N)
Sfida attesissima e, in qualche maniera, oracolo rispetto all’andamento della lotta al vertice che ci attenderĆ da qui alla fine della stagione calcistica. Atalanta e Novara sanno che gran parte delle speranze di strappare una promozione diretta passano soprattutto attraverso la sfida che chiude la trentesima giornata di serie B. Problemi di formazione per Colantuono: non ci sonoĀ Doni, Pettinari, Raimondi e Talamonti e il tecnico orobico sceglie di schierare l’undici titolare con un 4-4-2 che vede quale terminale d’attacco la coppia composta da Marilungo e Ruopolo.
Di contro, Tesser non rinuncia al 4-3-1-2 che ha in Bertani e Gonzalez i due bomber di riferimento. La prima azione ĆØ dei bergamaschi: al 7′ Marilungo entra in area e conclude di poco a lato. Al 17′, palo dei padroni di casa: Ruopolo raccoglie l’assist di Marilungo, lascia partire una gran botta da posizione centrale che supera Ujkani ma si infrange sul montante. Il solo assalto ospite ĆØ affidato a un calcio da fermo e a un tiro dalla distanza: al 26′ calcia Gheller ma la conclusione ĆØ murata dalla barriera; al 36′ Motta conclude sul primo palo ma il suo colpo di testa termina a lato.
Posticipo della ventiseiesima giornata di serie B.
Stadio Silvio Piola, Novara: Novara-Torino 1-0
Rete: 23′ aut. Garofalo (T)
Il derby piemontese più importante della stagione. Eppure, per certi versi e in alcuni frangenti che hanno preceduto e accompanato i minuti iniziali di Novara-Torino, la gara ha rischiato di trasformarsi in una delle partite da cancellare in fretta. ResponsabilitĆ di pseudo tifosi i quali, in fetta cospicua granata, si sono presentati allo stadio Silvio Piola sprovvisti di biglietto e con lāintenzione ā evidente ā di creare scompiglio e provocare disordini. Tafferugli sono scoppiati prima del posticipo di cadetteria allorchĆØ alcune centinaia di tifosi ospiti, giunti senza biglietto, hanno tentato di forzare l’ingresso. I disordini e la tensione si sono protratte fino allāintervallo tra i due tempi, quando tutti i tifosi del Torino senza tagliando sono stati fatti entrare e sistemati nella curva riservata agli ospiti.
Il campo. Padroni di casa schierati con il 4-3-1-2 che prevede la presenza di Pinardi (solo panchina per Gonzalez) alle spalle di Motta e Bertani, gli ospiti ā di contro – si affidano al collaudato 4-4-2 con Antenucci e Bianchi in attacco che possono beneficiare del contributo sulle fasce di Sgrigna e Lazarevic. I primi minuti sono di marca ospite: Ogbonna e Lazarevic hannno a disposizione palle invitanti ma, mentre il difensore sciupa malamente, il centrocampista ā al 4ā – colpisce di testa da buona posizione concludendo a lato di poco.
Posticipo della ventitreesima giornata di serie B.
Stadio Nereo Rocco, Trieste: Triestina-Novara 1-1
Reti: 20′ pt Lunardini (T), 14′ st Motta (N)
C’era da approfittare del mezzo passo falso compiuto da Atalanta e Siena che, nelle rispettive sfide di sabato, non sono riuscite ad andare oltre il pari (casalingo per i bergamaschi, fermati sullo 0-0 dal Varese; esterno dei toscani, che hanno impattato a reti inviolate sul campo della Reggina). Piemontesi, a meno uno prima della gara serale, costretti a inseguire per una delle prime volte della stagione e chiamati a mostrare fino a che punto la tenuta di una condizione strepitosa nel corso della prima parte, fosse intatta. Le recenti prestazioni, e i punti persi per strada, qualche dubbio lo lasciavano e andava a fare il paio con quelli suggeriti da una Triestina in scarsa condizione. Invischiati nella lotta per non retrocedere, gli alabardati avevano disperata necessitĆ di fare punti.
Gli ospiti potevano contare sulla presenza, in contemporanea, della coppia offensiva composta da Bertani e Gonzalez; dal canto suo, il tecnicoĀ Salvioni era nuovamente nelle condizioni di schierare Della Rocca dall’inizio con Antonelli e Longoni quali spalle ottimali di un reparto offensivo finora poco propenso al gol. Massima concentrazione fin dalle prime battute e lo si ĆØ evinto dal timore con cui i ventidue in campo hanno provato sortite offensive. Al 5′ la prima occasione, costruita dai padroni di casa: al tiro Antonelli, sfera a lato.
Le gare di coppa Italia disputate martedƬ 30 novembre:
Chievo-Novara 3-0: 24′ pt e 34′ pt Granoche (C), 35′ st De Paula (C) Fiorentina-Reggina 3-0: 29′ pt Babacar (F), 43′ pt Marchionni (F), 1′ st Cerci (F)
Il Chievo affronta agli ottavi di finale il Palermo.
La Fiorentina affronta agli ottavi di finale il Parma.
Chievo-Novara 3-0: per i clivensi, avversario tutt’altro che agevole, visto che il Novara – grande rivelazione del campionato di cadetteria nel quale ĆØ capolista – ha mostrato di saper tenere testa anche ad avversari sulla carta più blasonati. Eppure, nonostante un terreno di gioco in pessime condizioni e il deserto che ha regnato al Bentegodi, il Chievo ha saputo dettare legge e sfruttare al meglio l’impegno casalingo.
Che tratti somatici avrĆ mai, la tensione? Foste capitati a Siena, l’avreste vista sui volti dei ventidue in campo, su quelli dei due allenatori, assiepata tra gli spalti del Franchi: tanto entusiasmo, la voglia di crederci fino in fondo, la sensazione di poter tornare a casa con la gioia di tre punti fondamentali. L’avranno pensato i sostenitori dei locali ma anche la fitta rappresentanza giunta all’occorrenza da Novara: si chiude con un pari e la conferma di quanto si va dicendo da tempo. Entrambe, in serie A, rischiano di arrivarci senza passare per i play off. Quanti chilometri sono, da Vicenza a Crotone? Parecchie centinaia, ma la fede sportiva, l’attaccamento alla propria maglia sono in grado di abbattere qualunque distanza spaziale: i vicentini hanno vinto sul campo, ma vederlo allo stadio, quel plotone veneto, ha rinnovato il piacere verso quanto di bello offre questo sport.
Foto: AP/LaPresse
L’Empoli s’ĆØ perso a centrocampo: il gioco dei toscani stazionava lƬ e, come un Ovosodo – direbbe VirzƬ – che non va nĆØ giù nĆØ su, la manovra locale non ĆØ mai decollata. Ottimo Sassuolo, obiettivo prossimo: non perdere continuitĆ . Lupoli ha salutato la Ciociaria con una rete che ha vanificato quella locale di Terranova: Ascoli e Frosinone si avviano verso una stagione difficile. Rischiano entrambe di fallire l’obiettivo salvezza, hanno entrambe i mezzi per centrarlo senza problemi. Si vedrĆ . Bianchi e candidi, quelli del Padova. Abili palleggiatori, ottimi incursori ma ancora immaturi per pensare di realizzare sogni. Il Varese lo ha chiarito una volta di più, oltre a rimarcare il dato di fatto che la squadra lombarda, con tale carattere, può vincere per davvero contro chiunque. Poi, per caritĆ , con chiunque potrebbe anche perdere: stesso motivo, quel carattere un po’ cosƬ. Da invincibili e, vai capire perchĆØ, da ingenui. Stavolta era la giornata sƬ.
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