Il grande calcio comincia a far capolino tra le innumerevoli amichevoli della stagione estiva e propone piatti decisamente interessanti. Ieri avevamo avuto un ricco antipasto con la disputa della Supercoppa Italiana, finita per la sesta volta nella bacheca del Milan, mentre oggi è stato il turno di Manchester United e Manchester City, che in uno Wembley gremito hanno dato vita all’atto unico della Community Shield, la Supercoppa inglese.
Ancora un derby, dunque, e ancora una vittoria della squadra che qualche mese fa ha conquistato il campionato (esattamente come accaduto in Milan-Inter), mentre chi era passato in vantaggio si è dovuto accontentare di applaudire gli avversari mentre sollevavano il trofeo.
E’ fatta, manca solo l’ok del calciatore, ma secondo i tabloid inglesi la trattativa è andata a buon fine: Wesley Sneijder passa al Manchester United. L’ultima offerta del club inglese,
Quello che sembra ormai certo è che Wesley Sneijder verrà acquistato dal Manchester United. Ma le certezze si fermano qui. La cessione dell’olandese è sicura in quanto non rientra nel modulo di Gasperini e perché a 39 milioni di euro non si può dir di no. Ma qualcosa l’Inter dovrà pur farci con questi soldi.
Tutto, ancora una volta, dipende da Alexis Sanchez. L’offerta del Barcellona per il cileno è ferma a 32 milioni ormai da tempo. L’Udinese ne vorrebbe 40, i blaugrana non hanno tutti questi soldi e non riescono a trovare nessun calciatore disponibile a trasferirsi in Friuli, così la trattativa è congelata, anche perché il Manchester City ne è uscito da tempo. Per questo potrebbe inserirsi l’Inter.
Il video in testa a questo post è stato inserito ieri nella pagina di Facebook del Manchester United. Nelle immagini alcuni giocatori si sfidano in una gara di precisione. Viene
Che Ryan Giggs non fosse uno stinco di santo lo avevamo capito qualche settimana fa, quando uscì fuori la sua storia con Imogen Thomas, ex concorrente del Grande Fratello inglese. Ma se una scappatella ci può anche stare, quello che proprio non ci sta è che un uomo decida di cornificare la dolce metà spassandosela con la moglie del proprio fratello.
Ebbene sì, pare proprio che il calciatore del Manchester United abbia superato ogni limite, intrecciando una lunga relazione con la cognata, tale Natasha, che dopo anni ed anni di silenzio ha pensato bene di diffondere la vicenda a mezzo stampa, contattando il New of the World:
Abbiamo avuto una relazione di otto anni. Sapevo che era sbagliato e ho cercato di chiudere la storia tante volte, ma per me lui era come una droga. Non è mai stato romantico e non mi ha mai detto che mi amava, il nostro era solo sesso.
Da anni di porta appresso la fama del brutto anatroccolo, un po’ per quella faccia da cartone animato e un po’ per la pelata che non rende merito alla sua
Il Daily Mail questa mattina ha ufficializzato l’offerta del Tottenham per Mirko Vucinic: 13,5 milioni di euro. Il montenegrino, nonostante non sia più un ragazzino e nonostante un campionato con
Avrebbe voluto andarsene dopo aver sollevato l’ennesima coppa della sua carriera, ma Sua Maestà il Barcellona gli ha impedito di coronare il sogno, soffiandogli da sotto il naso quella che sarebbe stata la terza Champione League da mettere in bacheca. Lui è Paul Scholes, centrocampista intramontabile del Manchester United, che proprio oggi ha calato il sipario sulla sua carriera professionistica, ritirandosi dal calcio giocato.
Non è stata una decisione presa alla leggera ma sento che questo è il momento giusto: devo smettere di giocare. Non sono un uomo di molte parole , ma posso dire in tutta onestà che giocare a calcio è tutto quello che ho sempre desiderato fare nella vita. Riuscire ad avere una carriera così lunga e piena di successi in un club come il Manchester United è stato un vero onore.
Due Champions League in tre anni ed entrambe conquistate contro il Manchester United. Da Roma a Londra, dallo Stadio Olimpico a Wembley la musica non cambia ed è sempre il Barcellona a salire sul tetto d’Europa ed a dimostrare di essere la squadra da battere.
Pedro, Messi e Villa hanno messo scritto il proprio nome sulla conquista della coppa dalle grandi orecchie, ma quella di ieri sera è la vittoria di tutti, di una squadra che gioca sempre per vincere, che non arretra di un metro per difendere il vantaggio e che vive per regalare spettacolo ai propri tifosi. Ed i supporters blaugrana hanno di che essere soddisfatti, perché il Barça ammirato ieri sera è davvero la squadra da battere, la compagine più forte della scena internazionale, come ha ammesso il Manchester in coro alla termine della finale.
Ha vinto la squadra più forte, ha vinto la squadra che ha giocato meglio, ha vinto la squadra che ha dimostrato di aver ancora fame di vittorie, nonostante l’indigestione di trofei degli ultimi anni. Il Barcellona è sul tetto d’Europa per la quarta volta nella sua storia, la seconda in tre anni, confermandosi la migliore squadra in questo periodo storico. Il Manchester United se ne torna a casa sconfitto, per la seconda volta in tre anni e sempre con il medesimo scarto di reti.
A Roma nel 2009 fu un secco 2-0, ma allora la squadra di Ferguson sembrava poter contrastare l’avversario. Sotto il cielo di Wembley finisce invece 3-1 e stavolta i Red Devilds si sono arresi ancor prima di scendere in campo, di fronte ad una compagine dimostratasi superiore per quasi tutta la gara.
Video Barcellona – Manchester United 3-1 Pedro, Messi e Villa regalano la Champions League al Barcellona. Il momentaneo pareggio di Rooney non basta ai Red Devils, costretti ad arrendersi alla
Finale della Uefa Champions League edizione 2010/2011
Stadio Wembley, Londra: Barcellona-Manchester United 3-1
Reti: 27′ pt Pedro (B), 34′ pt Rooney (M), 9′ st Messi (B), 24′ st Villa (B)
Formazioni di partenza Barcellona (4-3-3): Valdes, Dani Alves, Mascherano, Piqué, Abidal, Xavi, Busquets, Iniesta, Pedro, Messi, Villa. All. Guardiola. Manchester United (4-4-2): Van der Sar, Fabio, Ferdinand, Vidic, Evra, Valencia, Carrick, Giggs, Park, Rooney, Hernandez. All. Ferguson.
Vincitore della Champions League 2010/2011: BARCELLONA
Barcellona – Manchester United 3-1
Gli occhi del mondo sono una miriade di pupille che, in ogni angolo del pianeta, mettono a fuoco le immagini proiettate dallo schermo. I fortunati, tifosissimi di Barcellona e Manchester United ma anche amanti dello sport, hanno certo avuto il piacere di seguire le gesta delle due migliori squadre europee della stagione che sta per volgere al termine osservando i ventidue in diretta. Stadio Wembley, oltre 90 mila spettatori hanno invaso Londra per dare il là a una festa colorata di rosso, bianco e blu. I colori che contraddistinguono blaugrana e Red Devils. Il viaggio degli spagnoli, evidentemente più lungo se è vero che la tratta Manchester-Londra la si copre in una manciata di tempo, non poteva non richiamare alla memoria l’esodo in massa che, lo scorso anno, vide protagonisti i supporters interisti in procinto di raggiungere Madrid. Avrebbero, nella circostanza, trovato gloria indelebile. A distanza di un anno, il calcio italiano è rimasto a guardare per evidenti demeriti che il campo ha palesato in tutta la sua oggettività. Non c’è il tricolore, nella finale di Champions, con l’auspicio che la pausa coincida con un momento di purgatorio da archiviare al più presto.
Non ci sono Totti e Del Piero, mancano Milan e Inter ma quella tra Barcellona e Manchester United è una partita che sa incantare a prescindere. Perchè mette uno di fronte all’altro i due tecnici – Guardiola da una parte e Ferguson dall’altra – in grado di scrivere la storia più e meno recente del calcio come nessun altro collega; perchè pone – uno di qua e l’altro di là – nelle rispettive aree di competenza due baby fenomeni che sono baby solo per l’anagrafica ma hanno saputo già essere fenomeni come pochi altri. Leo Messi e Wayne Rooney, in carriera, hanno già vinto tutto: li differenzia il palmares individuale, visto che solo l’argentino a finora vinto il Pallone d’Oro – due di fila – e pare destinato, nel corso degli anni, a fare incetta di trofei; li accomuna, oltre alla qualità tecnica, la circostanza particolare per cui ancora nessuno tra i due ha potuto trionfare con la rispettiva nazionale di calcio. Essenso giovani e belli, come gli eroi di Guccini, hanno evidentemente tempo a disposizione per riuscire anche in quell’opera.
Mancano meno di ventiquattro ore all’atto finale della Champions League, che vedrà confrontarsi Barcellona e Manchester United in una sorta di replay della finalissima di Roma di due anni. In quell’occasione il Barcellona di impose per due reti a zero, impedendo a Sir Alex Ferguson di sollevare la sua terza coppa con le orecchie. Il baronetto ricorda con dispiacere quel momento e spera di poter cambiare la storia:
Rispetto a quella finale sento che la squadra è più pronta. Non siamo cambiati molto in termini di giocatori, ma abbiamo più maturità ed esperienza internazionale. Sappiamo cosa fare, ci siamo preparati bene. Credo che la qualità principale della mia squadra sia l’unità. Abbiamo la stessa struttura di un paio di anni fa, ma giocare in Champions ci ha fatto crescere. Rivincita? No, non sarà una rivincita. A Roma abbiamo commesso un paio di errori che ci hanno fatto perdere, adesso sarà importante rimanere sempre concentrati. Una cosa è sicura, sarà una partita difficile per entrambi i club.
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