Del Piero, buoni propositi per il nuovo anno

Foto: AP/LaPresse

L’anno che si sta per concludere non è stato certo il migliore per i colori della Vecchia Signora, relegata ad un ruolo di comparsa nello scorso campionato e fatta fuori da ogni competizione internazionale nel corso dell’anno. In mezzo a tanta distruzione, però, c’è qualcuno che è riuscito a salvare la faccia, inanellando prestazioni superlative e record degni di una grande bandiera.

Lui è Alessandro Del Piero, 36 anni suonati, ma tanta voglia di dimostrare che l’età anagrafica conta poco di fronte alla voglia di migliorarsi sempre, di fronte ad un lavoro meticoloso che lo ha portato a raggiungere risultati eccezionali nel corso della lunga carriera. Il capitano della Juventus non è ancora sazio e chiede all’anno che sta per arrivare nuovi successi, nuovi trofei da sollevare, nuovi stimoli, manco fosse un ragazzino di vent’anni:

Mi aspetto che nel 2011 continuiamo sulla strada intrapresa in questi ultimi mesi, che questa situazione si rafforzi e che ci permetta di arrivare a risultati importanti. Abbiamo la possibilità di farlo, con un pizzico in più di cattiveria, di concentrazione e fame.

Del Piero ancora papà: è nato Sasha

Foto: AP/LaPresse

Alessandro Del Piero riesce a mettere a segno colpi preziosi anche quando non gioca, finanche nei giorni della pausa natalizia, quando a far notizia sono quasi esclusivamente le voci di calciomercato. E invece il capitano bianconero fa parlare di sé anche in questo periodo, mettendo a segno una tripletta personale, la più bella della sua interminabile carriera.

Stavolta però non ci sono porte violate, portieri battuti ed esultanze con tanto di linguaccia, perché la rete segnata vale una vita, una nuova vita, quella del suo terzo figlio, Sasha, appena venuto al mondo. Il campione bianconero ha dato l’annuncio su Facebook con un bel “E’ nato!”, prima di commentare ampiamente il lieto evento sul proprio sito web.

Felipe Melo voleva smettere col calcio

Foto: AP/LaPresse

E’ tempo di bilanci per Felipe Melo, al termine di un anno non proprio esaltante a livello professionale. Nella sua prima stagione in maglia bianconera non si può certo dire che abbia offerto il massimo, risentendo in maniera esagerata della crisi che ha colpito la Juventus per tutto lo scorso campionato. Ma poi c’erano i Mondiali ed il centrocampista avrebbe avuto la possibilità di rifarsi, visto che con la maglia del Brasile aveva sempre offerto prestazioni di primo piano.

Fino alla partita con l’Olanda, durante la quale il bianconero riuscì a collezionare solo magre figure, prima rendendosi protagonista di un’autorete, poi facendosi espellere. La degna conclusione, insomma, dell’anno peggiore della sua carriera da professionista. Ma a sentir lui, il bilancio è comunque positivo:

Lo considero un buon anno, da ogni punto di vista: le sconfitte e i momenti difficili mi sono serviti da lezione. Purtroppo non abbiamo vinto il Mondiale, ma sono riuscito a tornare al top con la Juventus, dopo che molti mi avevano già dato per finito.

Delneri fa il bilancio di fine anno

Foto: AP/LaPresse

Fine anno, tempo di bilanci. E’ così un po’ per tutti, figuriamoci per uno come Gigi Delneri che in questo 2010 si è tolto parecchie soddisfazioni, prima sulla panchina della Sampdoria, poi su quella della Juventus, dove spera di poter sedere per ancora molto tempo:

Ho raggiunto questi traguardi a sessant’anni, dimostrando di essere uno che non molla mai. Se sono a Torino, devo ringraziare le persone che hanno lavorato e che lavorano con me, a partire da Agnelli e da Marotta, decisivo nel mio approdo all’ombra della Mole. Ho la fortuna di avere collaboratori bravissimi, che sono anche amici. Nei miei successi c’è tanto del loro.

Juventus – Manchester City 1-1: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Allenamento di lusso per la Juve di Gigi Delneri, scesa in campo contro il Manchester City nell’ultimo, inutile atto dell’Europa League. Più importante il risultato per i Citizens, che in caso di sconfitta e di contemporanea vittoria del Lech Poznan sul campo del Salisburgo, avrebbero perso la testa del girone.

In ogni caso, sia Mancini che Delneri hanno fatto ricorso ad un ampio turn over, lasciando spazio alle seconde linee, a parte qualche pezzo da novanta gettato nella mischia. Gli ospiti hanno cercato sin da subito di mettersi al riparo da soprese inaspettate, ma Jo non riusciva a concretizzare una buona azione dei compagni, facendo rimpiangere gli attaccanti di razza assenti nell’impegno di lusso.

Europa League: Juventus – Manchester City 1-1

Foto: AP/LaPresse

Si conclude nel segno del pareggio l’avventura della Juventus in Europa League. Impegno inutile per la Vecchia Signora, che prima di scendere in campo è consapevole di non poter raggiungere la qualificazione al turno successivo. I cinque pareggi nelle gare precedenti hanno segnato le sorti degli uomini di Delneri, che questa sera scendevano in campo contro il Manchester City solo per sostenere un buon allenamento in vista delle prossime gare di campionato.

Formazione dunque largamente modificata rispetto alle ultime uscite e spazio agli elementi che spesso non riescono a trovare spazio, con l’innesto del giovane attaccante Niccolò Giannetti – che solitamente calca i campi del campionato Primavera – a far compagnia a capitan Del Piero.

Juventus-Lazio 2-1: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Occhi puntati su Juventus-Lazio nel posticipo della 16esima di campionato, con i bianconeri alla caccia della seconda posizione ed i biancazzurri in cerca dei tre punti per accorciare le distanze nella ricorsa al Milan.

Neanche il tempo di assegnare le marcature in campo e già la Vecchia Signora si ritrovava in vantaggio, in virtù dell’inzuccata vincente di Giorgio Chiellini, che usciva dalla difesa ed andava a conquistare gloria in avanti. Il gol dava ulteriore coraggio alla squadra di casa, che continuava a martellare, nella speranza di chiudere subito il discorso.

Serie A 16° giornata: Juventus – Lazio 2-1

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della sedicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Lazio 2-1
Reti:
2′ pt Chiellini (J), 14′ pt Zarate (L), 49′ st Krasic (J)

Sfida di cartello che archivia solo temporaneamente la sedicesima giornata di A in attesa che Inter e Cesena recuperino, il 19 gennaio, la partita non andata in scena oggi per il concomitante impegno dei nerazzurri, che cercheranno di portare in Italia il Mondiale per club. Ottimo e abbondante il Milan dell’ora di pranzo: avranno avuto modo di guardarlo, e temerne il potenziale, sia i bianconeri che i biancocelesti.

Una eventuale vittoria avrebbe garantito ai locali la possibilità di riprendere gli ospiti, i tre punti alla Lazio avrebbero invece indicato negli uomini di Reja i principali competitors del Milan a cui, tanto per dirlo, il pareggio avrebbe fatto solo comodo. Delneri opta per il duo di centrocampo composto da Aquilani e Melo, sulle fasce agiscono Marchisio e Krasic. Conferma, sulla destra di retroguardia, per Sorensen mentre il tandem offensivo è formato da Quagliarella e Iaquinta. Nessun timore reverenziale per i romani: Zarate, Mauri ed Hernanes alle spalle di Floccari, Matuzalem e Brocchi a svolgere lavoro fisico e di quantità.

Catania-Juventus 1-3: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

L’impresa della Juventus era ardua: battere il Catania sul proprio terreno di gioco – cosa che non è riuscita a nessuno nell’ultimo anno – e mantenere la terza posizione in classifica, in attesa del posticipo di domani sera, che vedrà di fronte Napoli e Palermo. Alla fine dei 90 minuti la Vecchia Signora può brindare ai tre punti guadagnati ed ora si inserisce prepotentemente nel gruppetto di testa, consapevole più che mai del proprio potenziale.

Ad aprire le marcature è Simone Pepe, alla seconda rete consecutiva dopo quella che ha regalato il pareggio alla Juventus nella sfida contro la Fiorentina. Ma il Catania non ci sta e dopo un paio di minuto perviene al pareggio con un tiro sporco di Morimoto, sul quale Storari nulla può.

Serie A 15a giornata: Catania – Juventus 1-3

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della quindicesima giornata di serie A.
Stadio Massimino, Catania:
Catania-Juventus 1-3
Reti:
35′ pt Pepe (J), 37′ pt Morimoto (C), 44′ pt e 13′ st Quagliarella (J)

Obiettivo Juventus: raccogliere la sfida lanciata da Milan e Lazio, che hanno vinto le rispettive gare e consolidato le prime posizioni in classifica, e riaffermarsi quale terza forza della massima serie. Vincere a Catania avrebbe rappresentato, per il gruppo guidato da Del Neri, l’ennesima conferma di una stagione che, a prescindere dell’eliminazione in Europa (presa sottogamba, dai bianconeri, l’Europa League), rischia per davvero di regalare enormi soddisfazioni in A: non era facile, anche perchè le mura amiche della squdra etnea sono una fortezza difficilmente valicabile ma i torinesi sono riusciti a prevalere sfruttando al meglio le palle gol costruite e controllando il risultato nei momenti di maggiore lucidità degli avversari.

Finisce 3-1 dopo una prima parte di gara (i trenta minuti iniziali) poco interessante e giocata prevalentemente a centrocampo. Il qualcosa in più dei bianconeri, tuttavia, è venuto fuori con il passare dei minuti, quando gli attaccanti sono riusciti a prendere le misure alla retroguardia rossazzurra e i centrocampisti hanno mostrato di poter modificare le sorti del match con una giocata di qualità.

Lech Poznan-Juventus 1-1: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Gelo sul campo e nel cuore: la Juventus esce a testa bassa dall‘Europa League, dopo aver collezionato ben cinque pareggi consecutivi. Passi per quello strappato al Manchester City in Inghilterra, ma le gare contro Lech Poznan e Salisburgo non dovevano costituire un problema per la squadra di Delneri, che in fase di sorteggio pensava di doversela vedere solo con la compagine inglese.

E questa sera la Vecchia Signora ha rischiato addirittura il tracollo, considerando che per gran parte della gara è stata costretta a rincorrere il pareggio contro i polacchi, sulla carta (ma solo su quella) inferiori ai nostri per qualità tecniche e tattiche.

Europa League: Lech Poznan – Juventus 1-1

Foto: AP/LaPresse

Continua nel segno del pareggio l’avventura della Juventus in Europa League. Gli avversari di turno erano i polacchi del Lech Poznan, che già nella gara di andata erano riusciti a imporre alla Vecchia Signora un pesante 3-3 in quel di Torino e che stasera hanno sfiorato l’impresa, restando a lungo in vantaggio.

Gara in dubbio fino all’ultimo per le pessime condizioni del campo, ma alla fine si decide di giocare ed è un miracolo che i 22 in campo siano riusciti a dar vita ad una partita tutto sommato vivace. Meglio i padroni di casa nelle prime battute, con il furetto Rudnevs che procurava non pochi problemi al portiere di riserva Manninger. La Juve provava qualche sortita offensiva, ma era il Lech a passare in vantaggio, quando scoccava il minuto numero 12 del primo tempo: angolo di Stilic e colpo di testa vincente del solito Rudnevs.

Juventus-Fiorentina 1-1: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Il pareggio del Milan nel primo anticipo della 14esima giornata di campionato poteva rappresentare un vantaggio per la Juventus, chiamata ad affrontare l’esame-Fiorentina tra le mura amiche. E invece la Vecchia Signora non è riuscita ad andare al di là di un pari, rischiando anzi di vedersi beffata in virtù della rete messa a segno da Vargas (determinante la deviazione di Motta) quando il cronometro aveva effettuato solo quattro giri di lancette.

Non meno fortunata la rete che ha permesso a Pepe di pareggiare i conti al minuto numero 82, quando ormai la Fiorentina si preparava a festeggiare la vittoria esterna. Alla fine sarà 1-1, un risultato che permette alla Juve di rimanere agganciata al treno delle prime, sebbene alla vigilia Delneri si aspettasse qualcosa di meglio.