Serie A 15a giornata: Catania – Juventus 1-3

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Foto: AP/LaPresse

Posticipo della quindicesima giornata di serie A.
Stadio Massimino, Catania:
Catania-Juventus 1-3
Reti:
35′ pt Pepe (J), 37′ pt Morimoto (C), 44′ pt e 13′ st Quagliarella (J)

Obiettivo Juventus: raccogliere la sfida lanciata da Milan e Lazio, che hanno vinto le rispettive gare e consolidato le prime posizioni in classifica, e riaffermarsi quale terza forza della massima serie. Vincere a Catania avrebbe rappresentato, per il gruppo guidato da Del Neri, l’ennesima conferma di una stagione che, a prescindere dell’eliminazione in Europa (presa sottogamba, dai bianconeri, l’Europa League), rischia per davvero di regalare enormi soddisfazioni in A: non era facile, anche perchè le mura amiche della squdra etnea sono una fortezza difficilmente valicabile ma i torinesi sono riusciti a prevalere sfruttando al meglio le palle gol costruite e controllando il risultato nei momenti di maggiore lucidità degli avversari.

Finisce 3-1 dopo una prima parte di gara (i trenta minuti iniziali) poco interessante e giocata prevalentemente a centrocampo. Il qualcosa in più dei bianconeri, tuttavia, è venuto fuori con il passare dei minuti, quando gli attaccanti sono riusciti a prendere le misure alla retroguardia rossazzurra e i centrocampisti hanno mostrato di poter modificare le sorti del match con una giocata di qualità.


Giampaolo non stravolge il modulo: punta sulla spregiudicatezza e si affida, in avanti, al duo composto da Morimoto e Maxi Lopez; Gomez agisce sulla sulla trequarti mentre Martinho coadiuva i mediani. Delneri replica con Iaquinta e Quagliarella in avanti, Pepe prende il posto dello squalificato Marchisio e in difesa continua a farsi preferire il giovanissimo Sorensen.

Qualche sbadiglio solo all’inizio, poi la partita si infiamma: il primo tiro è del Catania con Maxi Lopez serve Ledesma il cui tiro dai 20 metri lambisce il palo di Storari. Lo stesso Ledesma, ben assistito da Martinho, si ripresenta alla conclusione al 21′: stesso risultato, pallone fuori di un nulla. Lenta la manovra ospite: il primo tiro bianconero arriva al 30′ ma Aquilani non centra lo specchio della porta. A frenare l’ottimo pressing catanese, in ogni caso, arriva il vantaggio di Chiellini e compagni: è il 36′ quando Iaquinta crossa per Pepe il cui destro di controbalzo si infila nell’angolo basso alla destra di Andujar. Immeritato lo svantaggio locale, a tal punto che dura 1′: al 37′ Martinho serve un pallone al centro e, grazie alla complicità di un Grosso non impeccabile, Morimoto si trova la sfera tra i piedi. Tiro non perfetto che beffa l’estremo bianconero. Reazione juventina immediata: clamoroso errore dell’arbitro al 43′: al tiro Quagliarella, la palla colpisce la traversa interna e rimbalza al di là della linea di porta. Era rete netta, Damato non la concede. poco male, visto che la coppia Iaquinta – Qugliarella ci riprova al 44′ e, stavolta, firma il sorpasso: l’assist è dell’ariete, la conclusione vincente dell’ex Napoli.

Ripresa di marca ospite: ottimo possesso palla, buone iniziative, un altro gol. Mentre Krasic, che pure crea scompiglio tra le maglie avversarie, non azzecca il tiro (8′), Quagliarella mette nel sacco il secondo gol di serata: è il 14′ quando Biagianti perde palla e la punta se ne va verso Andujar: 21 metri, destro impeccabile e sfera a mezza altezza. Da lì alla fine, grande Storari che salva in due occasioni: al 18′ su Morimoto che devia a due passi e al 31′ su Antenucci che gli spara tra le braccia da ottima posizione. La Juve si mangia la quarta marcatura con Krasic (33′) e Iaquinta (39′): alla fine, in ogni caso, ha vinto chi ha meritato. Questi bianconeri piacciono e convincono.

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