Champions League: Twente-Inter 2-2 – Video e gallery

L’Inter campione d’Europa non fa paura al Twente, cenerentola del girone A della Champions League, e porta a casa solo un pareggio, soffrendo oltremodo contro una squadra tecnicamente inferiore.

Alla fine va bene così, perché i nerazzurri ammirati questa sera non sono quelli che solo qualche mese fa stritolavano gli avversari e ne facevano un sol boccone. I nomi forse sono gli stessi, ma non la concentrazione, né tantomeno la condizione fisica di alcuni elementi, che per larghi tratti di gara si sono lasciati sopraffare dalle folate degli olandesi.

Della gara abbiamo già ampiamente parlato nel resoconto arrivato subito dopo il fischio finale, In questa sede ci limiteremo a ricordare le marcature (Snejider, Janssen, autorete di Milito, Eto’o) e vi proporremo le impressioni di Rafa Benitez a fine gara, prima di lasciarvi alla gallery ed al video della serata.

Champions League: Twente – Inter 2-2

Champions League prima giornata girone A
De Grolsh Veste, Olanda
Twewte-Inter 2-2
Reti: 13′ Sneijder (I), 20′ Janssen (T), 30′ aut. Milito (I), 41′ Eto’o (I)

Samuel Eto’o nuovamente dirompente, Diego Milito che si sblocca ma sbaglia porta (sua l’autorete del momentaneo 2-1 locale), Inter stile triplete solo per tratti della gara, quando la manovra nerazzurra ha dato l’impressione di essere ancora fluida e implacabile. Per il resto, la formazione olandese allenata dall’ex estremo Preud’homme assolve bene il proprio compito: prima frazione di gioco aggressiva alla ricerca del gol, seconda parte di gara contenuta e con l’intento di addormentare il ritmo.

L’esordio di Rafa Benitez in Champions League sulla panchina dei campioni d’Europa poteva andare meglio ma ciò non significa che la prestazione sia da buttare. Della strepitosa prova del camerunense (in attacco, in difesa, sulla fascia, a centrocampo: ovunque) si è detto, dei meccanismi da rodare di un reparto mediano in cui l’ex Liverpool continua a dare fiducia a Mariga lo si dice ora, di un Walter Samuel croce e delizia (interventi da campione alternati a errori grossolani) pure.

Champions League: tocca all’Inter campione d’Europa

Si ricomincia da qui, da quella coppa sollevata sotto il cielo di Madrid, che sanciva la fine di un digiuno durato per ben 45 anni. Sono trascorsi pochi mesi da allora ed il ricordo è ancora vivo, ma per l’Inter è già ora di rituffarsi nella competizione per difendere il titolo conquistato.

Primo avversario da affrontare è il Twente, al suo battesimo nella fase a gironi in cinquanta anni di storia (anno più anno meno). Gli olandesi non dovrebbero far paura ai campioni d’Europa, ma la storia del calcio ci ha insegnato che non si può mai abbassare la guardia. Basta chiedere all’Inter di Mourinho, che due anni fa si qualificava alla fase successiva solo in virtù delle disgrazie altrui e che lo scorso anno doveva faticare non poco per ribaltare il risultato in quel di Kiev, quando era ad un passo dall’eliminazione.

Serie A 2a giornata: Inter – Udinese 2-1

Anticipo 2a giornata
Stadio San Siro, Milano
Inter-Udinese 2-1: Lucio al 7′, Floro Flores al 31′, Eto’o al 21′ st

Il Meazza accoglie gli eroi del triplete: Esordio di Biabiany, Pandev in panchina, ancora titolare Mariga: Rafa Benitez si presenta al pubblico interista mostrando la voglia di puntare su giovani di talento e consentendo agli stessi di accumulare minuti importanti in prospettiva futura.

Di contro, l’Udinese di Guidolin si affida alla coppia composta da bomber Di Natale e Floro Flores e garantisce al duo il supporto del jolly Asamoah. Inter già nella necessità di non mancare l’appuntamento con la vittoria dopo il pari dell’esordio: Milito ed Eto’o scalpitano fin da subito, Sneijder non dimentica di spendere al contempo talento e intuizione, il centrocampo prende le redini della gara e i campioni d’Italia si portano in vantaggio dopo 7′: Lucio raccoglie palla sugli sviluppi di un angolo e, approfittando dell’incertezza di Handanovic, insacca sul secondo palo.

Barcellona club con più tifosi in Europa, Inter solo ottava

Nonostante il triplete, l’Inter non riesce a scalare le classifiche dei cuori dei tifosi. Va decisamente meglio rispetto agli scorsi anni, i fans sono aumentati, ma oltre l’ottavo posto i nerazzurri non riescono ad andare. A guidare la classifica dei club con più tifosi in Europa, stilata da Sport Markt,  rimane stabile il Barcellona di Leo Messi che continua a guadagnare consensi, raggiungendo i 57,8 milioni di tifosi e staccando ancor di più le inseguitrici.

Al secondo posto rimane il Real Madrid che però perde tifosi nonostante i grandi acquisti dello scorso anno. Ne perde così tanti che va vicina al sorpasso da parte del Manchester United, attestandosi a quota 31,3 milioni contro i 30,6 degli inglesi. Se quest’anno dovesse andare ancora male potrebbe anche avvenire il sorpasso.

Ibrahimovic: Milan primo, Inter seconda

Ancora non ha avuto l’occasione di giocare con i nuovi compagni, se non in allenamento, ma Zlatan Ibrahimovic è già convinto della forza della sua nuova squadra e non ha paura di lanciarsi in promesse impegnative:

Sono sicuro che noi arriveremo primi e l’Inter seconda. Possiamo vincere tutto in Italia e in Europa. Ora sono nel Milan e la rivale numero 1 per noi è l’Inter, è una lotta tra queste due squadre.

Queste le parole di Ibra nel corso della presentazione ufficiale al fianco di Galliani e Robinho, altro acquisto dell’ultimo minuto. Poi lo svedese dedica qualche battuta ai tifosi dell’Inter che fino ad un anno e mezzo fa lo acclamavano come un re:

Se mi odiano perché ora gioco nel Milan non mi interessa. L’Inter ormai è il passato: il presente e il futuro è il Milan. Ho sempre vinto dove sono andato e quindi i tifosi devono essere contenti di avermi avuto.

Serie A 1a giornata: Bologna – Inter 0-0

Se anche in parte – ed è indubbio che sia così – la fluidità di manovra del Bologna ammirato al Dall’Ara contro i Campioni d’Italia è da ricondurre al lavoro effettuato dall’ormai ex allenatore felsineo Franco Colomba, viene da pensare che – nei panni della neo dirigenza emiliana – un pensierino per fare marcia indietro e offrire nuovamente la panchina del club all’ex Napoli e Cagliari, lo faremmo eccome.

Incredibile a dirsi ma l’Inter di Rafa Benitez – che è somigliata più a quella vista contro l’Atletico Madrid in Supercoppa europea che alla squadra concreta che ha battuto la Roma in Supercoppa italiana – ha davvero rischiato di fare brutta figura. Lo 0-0 finale, infatti, rispecchia fedelmente l’andamento del match, con i padroni di casa che – soprattutto nel corso dei primi 45′ – hanno sfiorato il vantaggio in un paio di circostanze (neppure un’azione degna di nota per i nerazzurri, nonostante il maggiore possesso palla): al 14′ è Gimenez a sprecare una ottima occasione, spedendo alto su conclusione dai 18 metri (porta vuota); 6′ più tardi, sugli sviluppi di un corner, è Portanova ad avere sulla testa il pallone del vantaggio: ottimo intervento di Julio Cesar, puntuale e decisivo come suo solito.

Supercoppa Europea: Inter-Atletico Madrid 0-2

Niente grande slam per l’Inter campione d’Europa, che già sognava di conquistare il quinto titolo dell’anno solare, per poi gettarsi all’inseguimento del mondiale per club del prossimo autunno. Ma il sogno è sfumato qualche ora fa in quel di Montecarlo, di fronte ad un Atletico Madrid non irresistibile, ma sicuramente meglio messo in campo e più determinato.

E dire che Benitez aveva schierato la medesima formazione che solo una settimana fa aveva battuto la Roma nella Supercoppa Italiana, eccezion fatta per Stankovic che sostituiva Pandev. Ma l’Inter ammirata nel Principato di Monaco sembrava la brutta copia di quella che aveva affrontato i capitolini, con poche idee ed una condizione fisica sulla quale occorre lavorare ancora molto per gettarsi nell’avventura del campionato.

Sorteggi Champions League: i rischi per le italiane

La due giorni di sorteggi europei comincia tra poco più di un’ora nella suggestiva cornice di Montecarlo, dove l’urna deciderà quali saranno le avversarie delle italiane nei gironi di Champions League. Inter, Roma e Milan attendono con impazienza di conoscere i nomi delle squadre da affrontare nelle gare del girone e già incrociano le dita, nella speranza di non beccare gli avversari più pericolosi. Quali i rischi per prime tre classificate della scorsa stagione?

Per scoprirlo bisogna analizzare i criteri di costituzione dei gironi, con otto gruppi di quattro squadre suddivise per fascia in base al coefficiente Uefa. L’unica limitazione riguarda le squadre dello stesso Paese, che non potranno ritrovarsi nello stesso girone (niente derby italiani dunque).

Supercoppa Italiana: Inter-Roma 3-1

Il primo trofeo ufficiale della stagione finisce nella bacheca dell’Inter, che solleva sotto il cielo di San Siro la sua quinta Supercoppa Italiana, uguagliando così il record del Milan. L’avversaria di turno era ancora una volta la Roma, finalista di Coppa Italia nella scorsa stagione e sparring partner abituale per i nerazzurri.

Una Roma in palla nella prima parte di gara, con verticalizzazioni pericolose che avrebbero potuto far molto male alla compagine di Benitez. Clamorosa la palla capitata sui piedi di Vucinic, che però si lasciava ipnotizzare da Julio Cesar e sbagliava una ghiotta occasione per portare i suoi i vantaggio. Dall’altra parte Sneijder cercava di dimostrare di meritare il Pallone d’Oro, mentre Milito non sempre sembrava al meglio della forma.