Si tratta di una di quelle novità che fanno certamente bene all’intero movimento calcistico in Italia, soprattutto dal punto di vista culturale. Infatti, è Maria Sole Ferrieri Caputi è stata premiata a Roma. Per chi non lo sapesse, stiamo facendo riferimento al primo arbitro donna che ha diretto una partita che ha visto impegnata una compagine che gioca nella massima serie.
Dopo un’ altra giornata di serie A condita dalle solite polemiche arbitrari, è intervenuto il presidente dell’ AIAMarcelloNicchi, che ha voluto dire la sua quando siamo ormai a fine campionato, lodando la classe arbitrare e ricordando che le polemiche come quella sul gol di Muntari stanno stufando la gente, con una chiara frecciata all’allenatore del Milan MassimilianoAllegri che anche ieri è tornato su quell’ episodio.
E’ stata una giornata di campionato da dimenticare per la classe arbitrale che in questi due giorni ha sbagliato davvero molto, con errori grossolani e quasi incomprensibili. Come ad esempio la sbandierata del Guardalinee che ha annullato un gol capolavoro di Osvaldo. Ma andiamo con ordine e partiamo dagli anticipi del sabato. Mazzoleni e i suoi assistenti hanno inaugurato la giornata degli errori, annullando un golregolare a Seeedorf e negando un rigore ai rossoneri per una trattenuta di Nastasic su Pato in area, oltre ad un mani di Berhami giudicato involontario.
Non è stato un sabato migliore per Damato che arbitra Inter Cagliari e condiziona la partita convalidando il primo gol ai nerazzurri. Gol di Thiago Motta in evidente fuorigioco, dopo essersi stoppato la palla aiutandosi leggermente con il braccio. Va meglio a Rizzoli che in Napoli-Lazio controlla bene la partita anche se fischia un fuorigioco al Napoli, dopo il quale Cavani deposita in rete, che per questione di millimetri non c’era.
E’ già giunta a conclusione la luna di miele tra Ibrahimovic ed il Milan? Difficile da dire a questo punto della stagione, ma se il presidente Berlusconi parla di grandi acquisti (Cristiano Ronaldo, ad esempio), chiedendosi se l’investimento fatto per lo svedese sia giusto o meno, è chiaro che l’idillio non può continuare ancora a lungo.
Il Milan vince e stravince anche senza il capriccioso attaccante e la possibilità di non essere ritenuto più indispensabile innervosisce non poco il diretto interessato, che poi si sfoga mandando a quel paese gli assistenti di linea. Ma se il presidente si stanca delle bizze dello svedese e se la critica lo massacra, c’è anche chi prende le sue difese, come Mino Raiola, procuratore dell’attaccante:
Gli arbitri ce l’hanno con Ibrahimovic. In Italia lo fanno giocare poco. Anche in occasione della sua espulsione domenica sera contro la Fiorentina, probabilmente il guardalinee aveva litigato con la moglie. Il suo futuro? Sicuramente rimarrà al Milan.
Con l’avvento di Montella sulla panchina giallorossa Julio Sergio è stato via via accantonato per far posto al connazionale Doni, a quanto pare più affidabile agli occhi dell’ex aeroplanino. Ma al momento per il portiere spodestato conta poco essere il numero uno o il numero dodici della rosa capitolina, poiché quello che vuole realmente è la conquista della quarta piazza:
Siamo ancora in corsa per il quarto posto e speriamo di centrare il nostro obiettivo, che è la Champions. Il mio futuro? Non lo so. Adesso dobbiamo pensare a finire bene il campionato, a luglio si vedrà.
A due giorni dal fischio finale della sfida scudetto, non si placano le polemiche sul rigore che ha consentito al Milan di portarsi in vantaggio sul Napoli, aprendo così la strada al tris finale firmato Ibrahimovic-Boateng-Pato. Ad alzare la voce è capitan Cannavaro che torna sull’episodio specifico e rivendica la bontà del gioco dei suoi fino al calcio di rigore:
Ci può stare di perdere contro i rossoneri e comunque non dimentichiamo alcune circostanze. Il rigore non c’era, la scena è stata brutta. Nessuno se n’era accorto, pensate che alcuni giocatori del Milan chiedevano il calcio d’angolo. Poi il fallo di Ibra su di me l’avete visto tutti. Non voglio cadere nel vittimismo oppure cercare alibi, ma l’episodio ha cambiato la partita. Stavamo soffrendo, ma è normale quando affronti la prima della classe. Fino al penalty, però, io non ho visto tutte queste parate di De Sanctis.
Dopo tre lunghi anni trascorsi a decidere quale arbitro mandare su questo o quel campo di Serie A, Pierluigi Collina compie finalmente il grande passo, lasciando la Can per accettare il medesimo ruolo all’interno dell’Uefa. L’ex giacchetta nera ha comunicato quest’oggi la propria decisione:
Ringrazio chi ha avuto l’idea all’epoca di farmi rientrare nel mondo arbitrale. Il ruolo che mi hanno offerto all’Uefa lo ha proposto Platini ed è molto importante perché significherà coordinare gli arbitri in Europa e designarli per le competizioni europee.
Il vaso di Pandora è ormai scoperto e da qui in avanti ci toccherà registrare parecchie novità sul caso Calciopoli, che fino a qualche tempo fa sembrava coinvolgere quasi esclusivamente la Juventus e Moggi. Ma a quanto pare il mondo del calcio si è sempre basato su un sistema che prevedeva la richiesta di favori, specie per quanto riguarda le designazioni arbitrali pilotate a favore di questa o quell’altra società.
A finire in prima pagine in questi giorni sono state le intercettazioni telefoniche tra Bergamo (designatore degli arbitri) e Moratti, patron dell’Inter, a proposito della gara dei nerazzurri contro la Samp nel 2005. Ma pare che in quei giorni il telefono di Bergamo fosse particolarmente infuocato, se è vero che ora spunta fuori anche una conversazione dell’ex arbitro con Giacinto Facchetti, ai tempi presidente dell’Inter. A chiamare è proprio il dirigente dell’Inter:
Sto andando allo stadio, l’ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L’ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri.
Sta per arrivare il match clou della stagione, quello che stabilirà quanta voglia ha l’Inter di conquistare l’ennesimo scudetto consecutivo e quanta ne ha la Roma di tirare uno scherzetto
In particolare il tecnico juventino si riferisce a quanto accaduto durante Inter-Sampdoria, quando l’Inter capolista si è sentita defraudata dall’arbitraggio di Tagliavento ed in diritto di lamentarsi al punto da chiudersi nel silenzio più totale:
Poveretto Tagliavento. Abbassiamo i toni, senza l’arbitro non possiamo giocare: aiutiamolo. Quello di sabato sera non sembrava un incontro di calcio, era tutt’altra cosa. La moviola poi ha dimostrato che il direttore di gara aveva ragione su tutti gli episodi.
Fine settimana di fuoco per la classe arbitrale, chiamata a difendersi dalle dure contestazioni di alcuni presidenti. L’Inter è in silenzio stampa da ieri sera, dopo la doppia esplulsione che
L’arbitraggio scandaloso di Ovrebo, che ha costretto alla sconfitta la Fiorentina nella gara di ieri, sta catalizzando l’attenzione generale e quasi non si parla d’altro all’indomani della grande beffa. Sull’argomento
Eccole designazioni arbitrali per la 17esima giornata di Serie A: Bologna-Atalanta a Orsato, Fiorentina-Milan a Rizzoli, Genoa-Bari a Rocchi, Inter-Lazio a Russo, Juventus-Catania a Pierpaoli, Livorno-Sampdoria a Celi, Napoli-Chievo a
Quella dell’arbitro è la figura più controversa e meno amata del calcio, spesso anche la più discussa, visto che dalle sue decisioni dipende l’andamento di una partita o di un
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