Roma: è l’ora della contestazione

Sei mesi fa era una delle più belle realtà del calcio italiano, in lotta per lo scudetto fino all’ultima giornata di campionato, vincitrice della Coppa Italia e con un gioco che faceva invidia a più di metà delle squadre nostrane.

Poi l’estate, una campagna acquisti a dir poco discutibile, una Supercoppa persa ai rigori ed un inizio campionato non proprio esaltante, tanto che dopo dieci giornate si ritrova con soli 7 punti in classifica. Che succede in casa Roma?

E’ difficile spiegare il momento no dei giallorossi, anche perché loro per primi non riescono a trovare risposte alle tante, troppe sconfitte rimediate in campionato ed in Champions League. L’ultima, quella di ieri sera all’Olimpico di Torino, ha fatto esplodere una contestazione senza precedenti nell’era Spalletti, con cori, insulti e lancio di monetine al rientro della squadra nella Capitale.

Premier League: cinquina del Chelsea, cadono Liverpool e Arsenal

Il Chelsea manda un duro messaggio alla Roma: martedì saranno guai. E lo fa poche ore prima che i giallorossi scendano in campo per soccombere anche contro la Juventus. Il malcapitato di turno è il Sunderland, che nello stadio dei Blues si becca 5 gol con tripletta di Anelka e permette agli uomini di Scolari di raggiungere il Liverpool in testa alla classifica. A rete anche Lampard che segna così il suo gol numero 100 in Premier League.

Sì perchè il Liverpool, nonostante avesse una trasferta facile in casa dell’ultima in classifica, forse si rilassa troppo, pensando ad una gara facile dopo il gol al terzo minuto di Kuyt. E invece il Tottenham di questi tempi non è più tanto arrendevole come fino a qualche settimana fa, e si getta a testa bassa nell’aria avversaria, pareggiando con un’autorete di Carragher, e andando a segnare il gol vittoria al novantesimo con il rientrante Pavlyuchenko.

L’Inter soffre e vince, la Juve vola

Solo un paio di settimane fa si parlava di crisi in casa bianconera, con un summit convocato d’urgenza per risolvere in fretta la questione, prima di sprofondare nella bassa classifica. Poi era arrivata una nuova pesante sconfitta contro un Napoli lanciatissimo, ma da quel triste sabato di metà ottobre, i bianconeri sono riusciti a collezionare solo vittorie, mettendo in imbarazzo Real Madrid, Torino, Bologna e Roma, proprio ieri sera.

Una Juventus che sta risalendo pian piano la china, dopo il momento di appannamento che le ha impedito di proseguire la sua marcia verso le prime posizioni di classifica. Ma ora il peggio sembra passato e con il recupero degli infortunati ci sarà da divertirsi per i tifosi della Vecchia Signora.

Intanto si godono la vittoria di ieri contro una Roma sempre più in caduta libera, alla sesta sconfitta in dieci partite e con soli 7 miseri punti in classifica. Il ritiro non è servito a dare lo scossone che tutti si aspettavano ed ora urgono soluzioni degne di una grande società, se non si vuole correre il rischio di impelagarsi nella lotta salvezza.

Che fine ha fatto Ruud Gullit?

In gioventù era noto come “Il tulipano nero“, centrocampista con il fiuto del gol insieme a Van Basten e Rijkaard formava il trio che ha fatto la storia del Milan. Ma gli anni pesano per tutti, e così prima o poi ci si doveva ritirare. Il primo, Van Basten, ha fatto la sua fortuna all’ultimo Europeo facendo un’ottima figura con la sua Olanda dei ragazzini. Il secondo si è fatto valere in una delle squadre più forti degli ultimi anni, il Barcellona di Ronaldinho-Messi-Eto’o.

E allora anche lui, Gullit, ha tentato la strada della panchina, nonostante sia stato l’ultimo dei tre a ritirarsi e sembrava volesse rimanere a giocare per tutta la vita. E forse questo suo ritardo gli è costato caro, vista poi la carriera che ha fatto dal ’98 in poi.

Beckham al Milan tra scommesse e business

Neanche il tempo di rendere ufficiale la notizia del passaggio di David Beckham al Milan che già si scatenano i bookmakers inglesi, proponendo scommesse interessanti sulla permanenza a Milano del biondo calciatore. E se prima si scommetteva sull’arrivo o meno dello Spice Boy nella capitale della moda, ora le puntate vertono su altre curiose possibilità.

Giusto ieri ci chiedevamo quante presenze riuscirà a collezionare l’ex capitano della nazionale inglese nei due mesi e mezzo di militanza in maglia rossonera. Ebbene, se volete guadagnare sette volte e mezza la posta puntata, vi conviene scommettere sull’eventualità che Ancelotti non conceda neanche una chance al giocatore.

Nel caso di esordio con gol, invece, i bookmakers sono pronti a pagare ben cinque volte e mezza la puntata, mentre un gol su punizione viene quotato addirittura 9 a 1. Un esordio con espulsione garantirebbe allo scommettitore una cifra pari a 34 volte la puntata effettuata. Ma non basta.

Quante panchine calde, 4 potrebbero cambiare in questa domenica

Il maltempo che ha colpito tutta Italia in questi giorni sembra aver lasciato un sole anche troppo cocente sulle città di Verona, Bologna, Reggio Calabria e Roma, che però pare puntare solo verso le panchine. Sono 4 gli allenatori che potrebbero vivere la decima giornata di serie A come la loro ultima apparizione per quest’anno, e allora via con gli scongiuri e che il cielo gliela mandi buona.

Il più a rischio è senza dubbio Orlandi. L’allenatore della Reggina ha avuto la sfortuna di beccare l’Inter nella giornata più pericolosa per il suo posto di lavoro. Non che prima i calabresi avessero fatto tanto meglio. Dopo 9 giornate sono ultimi a 5 punti, di cui nessuno fatto fuori casa. L’unico punto a favore è che è l’Inter a doversi recare al Granillo, ma se la sconfitta dovesse arrivare anche davanti al proprio pubblico, probabilmente Orlandi verrebbe esonerato anche prima della mezzanotte.

La 10^ giornata tra rientri e assenze di lusso

Comincia con due sfide suggestive la decima giornata di campionato, che ci propone nel pomeriggio un Reggina-Inter che sa di esame per gli uomini di Mourinho, dopo i due 0-0 consecutivi che ne hanno frenato la corsa scudetto, relegandola al terzo posto in classifica. La Reggina viene invece dalla sonora sconfitta con il Napoli e cerca contro l’armata nerazzurra punti preziosi per abbandonare l’ultimo posto in classifica.

Non saranno della partita Adriano e Cruz, esclusi da Mourinho e destinati a “fare molta strada” prima di tornare titolari. In attacco è scontata la presenza di Ibrahimovic, al fianco del quale potrebbe trovare posto Crespo.

In serata andrà in scena Juventus-Roma, sfida che ha perso un po’ del suo fascino a causa delle debacle giallorosse che relegano la squadra di Spalletti ad un ruolo di secondo piano in questo inizio campionato. Rientra Del Piero nella Juve (insieme a Camoranesi e Legrottaglie), mentre la Roma si ritroverà nuovamente senza il suo capitano fermato dal solito problema al ginocchio destro.

Fantacalcio: puntate su Milan-Napoli

La giornata che ci apprestiamo ad affrontare è una delle più incerte del campionato. Saranno almeno 4 gli scontri diretti di alto vertice, e schierare una formazione poco rischiosa sarà veramente difficile. Partendo come sempre dagli infortunati, è molto dura la situazione della Roma, senza Totti ma anche con i giocatori contati come al solito, mentre la sua avversaria, la Juventus, qualche pezzo l’ha recuperato, seppur ancora acciaccato.

Di contro, almeno sulla carta, potrebbe essere positiva la giornata per il Napoli, che affronta il Milan con i soliti problemi in difesa. Si presenta a San Siro con quasi tutto l’organico a dispozione (manca solo Bogliacino), ma soprattutto con il morale alle stelle. Difficile anche la situazione dell’Atalanta (senza Cigarini e molti altri indisponibili), e della Fiorentina senza ancora Gilardino e Mutu.

Adriano, Gallas, Adebayor: quanti esclusi in giro per l’Europa

Chi sbaglia paga: sembra essere il motto preferito dagli allenatori di mezza Europa in questo periodo. In casa nostra abbiamo Mourinho che si è impuntato contro un paio di giocatori, ma anche in Inghilterra c’è chi ha scelto di fare la voce forte e minaccia esclusioni.

Partiamo dall’Inter e dalla conferenza stampa del tecnico portoghese, deciso più che mai a lasciare ancora una volta fuori squadra Adriano e Cruz, dopo l’esclusione di mercoledì nella gara contro la Fiorentina. Ma mentre in quell’occasione si era rifiutato di parlare dei non convocati, stavolta spiega le sue scelte:

Non so se Adriano capirà stando fuori, non lo so. Posso dire che se c’è qualcuno che si è dedicato a lui con il cuore come allenatore, ma anche come compagno di lavoro, sono stato io. Domani sarebbe stato importante averlo con la Reggina, ovviamente sì, ma per me è più importante il rispetto dei professionisti e della società. Ci sono cose che per me non è possibile accettare. La strada per ritornare è lunga, ma non impossibile.