Roma: è l’ora della contestazione

di Redazione Commenta

Sei mesi fa era una delle più belle realtà del calcio italiano, in lotta per lo scudetto fino all’ultima giornata di campionato, vincitrice della Coppa Italia e con un gioco che faceva invidia a più di metà delle squadre nostrane.

Poi l’estate, una campagna acquisti a dir poco discutibile, una Supercoppa persa ai rigori ed un inizio campionato non proprio esaltante, tanto che dopo dieci giornate si ritrova con soli 7 punti in classifica. Che succede in casa Roma?

E’ difficile spiegare il momento no dei giallorossi, anche perché loro per primi non riescono a trovare risposte alle tante, troppe sconfitte rimediate in campionato ed in Champions League. L’ultima, quella di ieri sera all’Olimpico di Torino, ha fatto esplodere una contestazione senza precedenti nell’era Spalletti, con cori, insulti e lancio di monetine al rientro della squadra nella Capitale.

L’orologio segnava l’una di notte, quando i giallorossi sono atterrati a Fiumicino, accolti da una cinquantina di sostenitori pronti alla contestazione. Per evitare il crearsi di situazioni antipatiche, la squadra è stata fatta salire sul pullman sociale direttamente dalla pista di atterraggio e portata a Trigoria.

Tutto tranquillo? Neanche a parlarne. Al centro Fulvio Bernardini c’era una trentina di tifosi aggueriti, pronti a lanciare monetine e ad intonare cori del tipo “Andate a lavorare”, “Mercenari, mercenari” o “Rosella Sensi bla bla bla”. Il tutto è durato fino a poco prima delle tre, quando finalmente il gruppetto (una trentuna di tifosi) ha lasciato il piazzale, non prima di aver “stordito” i giocatori a suon di clacson.

E stamattina alla ripresa degli allenamenti la situazione era più o meno la stessa. Spalletti ha chiamato a rapporto la squadra, in un faccia a faccia durato più di un’ora. Poi tutti in campo non senza momenti di tensione, allorché un tifoso si è arrampicato sul muro di Cinta del Bernardini per far sentire la propria voce di disapprovazione. La risposta è venuta dalla voce di Spalletti, che piuttosto contrariato ha fatto notare:

Dispiacerà più a noi che andiamo in campo. E’ inutile che ce lo vieni a ricordare.

Emblematico poi il cartello affisso  sulla targa all’ingresso del centro sportivo: Vendesi AS Roma, rivolgersi Rosella Sensi. In omaggio Spalletti.

Intanto il tecnico ha annullato il ritiro ed ha annunciato il rompete le righe fino alle 15 di domani. Martedì arriva il Chelsea: una buona occasione per far pace con i tifosi o per sprofondare completamente. Auguri!

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