L’Inghilterra ai piedi di Capello, ma i colleghi mugugnano

Nella terra di Sua Maestà un tecnico così lo sognavano da tempo ed ora sono in molti a recitare il mea culpa per le critiche feroci dopo le prime non esaltanti prestazioni (almeno sul piano del gioco). Ora Capello è diventato “mister fabulous” e nessuno si permette più di criticarne metodi e convocazione.

Chi vince ha sempre ragione e, se c’è una cosa che Don Fabio sa fare bene, è proprio vincere. Tutti dalla sua parte dunque, perché è facile saltare al volo sul carro del vincitore, anche se fino al giorno prima si era stati dalla parte dei detrattori.

Ma in mezzo al clima di celebrazioni (specie dopo la vittoria in terra tedesca sulla Germania), c’è anche chi se ne infischia delle sorti della nazionale inglese e guarda al bene del proprio orticello, lanciando accuse neanche troppo velate contro il tecnico di Pieris. Parliamo degli allenatori della Premier, tutti o quasi schierati contro alcune richieste di mister fab.

Tutti vorrebbero diventare giocatori del Barça

Già giocare nel Barcellona significa guadagnare suon di quattrini. Contratti milionari, sponsor con i marchi più importanti del mondo, e premi partita piuttosto scontati, solo perchè vesti la maglia blaugrana. Eppure al presidente Laporta tutto ciò non basta e vuol dare di più. E siccome i calciatori non capiscono altro che i soldi, ecco che è pronto ancora una volta a riempirli d’oro: 34 milioni di euro da dividere tra 31 giocatori per i tre obiettivi stagionali.

Vincere per i blaugrana è una cosa semplice, e già i premi partita basterebbero a calmare le ambizioni di qualsiasi calciatore. E invece ora arriva un’incentivo in più che verrebbe assegnato anche se non si dovesse raggiungere l’ambita “tripletta” (scudetto, Champions e Coppa del Re), ma anche se la bacheca dovesse arricchirsi di un solo trofeo.

Quel romantico di Ronaldinho

E’ uno dei più forti giocatori del pianeta, per qualcuno addirittura il più grande talento in attività. Di lui conosciamo vita, morte  miracoli, calcisticamente parlando, ma del Ronaldinho-uomo è difficile avere notizie dettagliate, vista la sua riservatezza di fronte all’argomento.

Stavolta però il Gaucho ha voluto fare un’eccezzione, concedendosi alla telecamera ed al microfono di Detras de la fama, programma molto seguito in Brasile in onda sull’emittente Multishow.

Il ritratto che ne vien fuori è per certi versi sorprendente, se si considera che stiamo pur sempre parlando di un calciatore professionista, abituato alle luci della ribalta ed agli sguardi curiosi della gente. Eppure, nonostante ciò, la timidezza non lo ha mai abbandonato, condizionandolo anche dal punto di vista sentimentale.

Fantacalcio: tutti in campo i calciatori di Juve, Inter, Lazio e Genoa

Il derby d’Italia è il derby più incerto di tutti. Come sempre è una di quelle gare in cui ogni calciatore può fare un partitone o essere l’anello debole della squadra, e non essendoci assenze rilevanti nei due schieramenti, se non gli infortunati di lungo corso, i Fantallenatori possono permettersi di rischiare tutti gli juventini e gli interisti che hanno in squadra, perchè lo spettacolo è assicurato.

Un pò meno da rischiare invece sono i calciatori di Fiorentina e Udinese. Le due “quarte forze” del campionato si affrontano più o meno con tutti i titolari in campo (solo Quagliarella è in dubbio) e siccome la posta in palio è alta c’è il rischio di assistere ad una gara noiosa con punteggi bassi alla fine per entrambi gli schieramenti.

Mou vs. Ranieri, i gol di Ibra e Del Piero, i due club più tifati in Italia: Inter-Juve è già sfida scudetto

L’Inter è ormai pronta per il grande anticipo di domani sera contro l’acerrima rivale Juventus. E’ una gara aperta a qualsiasi pronostico, con i nerazzurri che possono vantare dalla loro parte il primato in classifica con 27 punti, mentre i bianconeri sognano l’aggancio e infliggere la prima sconfitta interna alla squadra dell’odiato Mourinho. Una rivalità storica che ha fatto negli ultimi anni peggiorare anche le cose a causa della vicenda Calciopoli, che ha spinto in Serie B la Vecchia Signora.

Cobolli Gigli-Moratti in tribuna, Ranieri-Mourinho sulle panchine, sono soltanto due dei tanti temi che presentano la supersfida. L’Inter vuole dimostrare che il colpo di Palermo sia stato da attribuire non solo alla straordinaria forza di Zlatan Ibrahimovic, ma anche al collettivo.

Confederation Cup, Italia al debutto

Si svolgerà domani a Johannesburg il sorteggio per la Confederation Cup, la prima in assoluto per l’Italia, che si presenta all’appuntamento con il titolo di Campione del Mondo.

A farle compagnia in questa manifestazione di grande importanza ci saranno il Brasile (campione del Sudamerica), l’Egitto (campione d’Africa), l’Iraq (campione d’Asia), la Nuova Zelanda (campione d’Oceania), la Spagna (campione d’Europa) e gli Stati Uniti (campioni del Centro-Nordamerica), oltre al Sudafrica paese ospitante.

La formula del torneo prevede due gironi da quattro squadre con le prime due di ogni girone che si giocheranno le semifinali. L’appuntamento è per il prossimo giugno, dal 14 al 28, nella terra che ospiterà anche il mondiale dell’anno successivo.

Buffon pensa all’addio alla Juve, destinazione Manchester

Stavolta lo sceicco Mansour bin Zayed, proprietario del Manchester City, l’ha fatta proprio grossa. L’offerta è di quelle a cui non si può dir di no: 75 milioni di euro alla Juventus e un contratto da 15 milioni all’anno per 5 anni per Gigi Buffon.

Solo Fantacalcio? Purtroppo per i tifosi juventini stavolta sembra di no. Pochi giorni fa il portierone bianconero aveva dichiarato alla Gazzetta dello Sport che se avesse lasciato Torino, l’avrebbe fatto solo per andare in una squadra straniera e per una cifra da capogiro. Stavolta entrambe le condizioni sono state soddisfatte, e finora non c’è stata alcuna smentita da parte dello stesso giocatore, almeno sul dubbio se partire o no.

La Juve presenta il nuovo stadio

Un sogno che diventa realtà in casa Juventus, in un periodo particolarmente fortunato per la squadra e per i suoi tifosi, che da ora avranno un motivo in più per sorridere. E’ stato infatti presentato ieri in quel di Torino il progetto per la costruzione del nuovo stadio, il primo in Italia di proprietà di una società sportiva.

L’impianto sarà in grado di ospitare 40.200 spettatori e potrà vantare la presenza di 3 spogliatoi, 8 aree ristorazione, 24 bar, 84 sky box, 459 posti per la stampa, 34.000 mq di aree commerciali e 30.000 mq di verde. Sarà “la nuova casa dei tifosi bianconeri” come ha avuto modo di affermare, non senza soddisfazione, il presidente bianconero Cobolli Gigli durante la conferenza stampa di presentazione.

Uno stadio che sarà motivo di orgoglio per la città, costruito senza barriere architettoniche e sul modello inglese, con il pubblico molto vicino al campo di gioco. Verrà eliminata la pista di atletica, portando le curve a soli 8,85 metri dal rettangolo di gioco, contro gli attuali 50 metri del Delle Alpi.

Milito apre al Real Madrid

Continua a tenere banco la questione attaccante del Real Madrid. Dopo le insistenze dei giorni scorsi sul centravanti del Genoa Diego Milito, che la dirigenza ha sempre respinto con forza, pareva che la questione dovesse concludersi con un nulla di fatto, e con l’obiettivo spagnolo che si spostava verso altri lidi.

Ed invece, tra i tanti nomi che si fanno come possibili acquisti per il mercato di Gennaio, rimane al primo posto quello dell’argentino, che nonostante la decisione della sua società, apre inaspettatamente al Real:

“Fa sempre piacere l’interesse di una squadra del genere, però io vivo il presente. Più avanti vedremo, se ci dovesse essere qualcosa di concreto bisognerà sederci a un tavolo e discuterne”

Segnali di apertura quindi, che fanno a cazzotti con il diniego di Preziosi. In effetti trattenere Milito, titolare anche nella nazionale argentina, senza offrirgli prospettive di competizioni europee e successi che i blancos potrebbero dargli sarà difficile. Ma le possibilità sono tante.

Chase Hilgenbrinck dal campo all’altare

Calcio e religione: non è la prima volta che affrontiamo l’argomento sulle pagine di Calciopro, ma la vicenda che vi stiamo per raccontare ha veramente dell’incredibile.

E’ abbastanza usuale infatti che alcuni calciatori seguano le norme imposte dal proprio credo (vedi il digiuno di Sissoko nel periodo del Ramadan) o che dichiarino apertamente di credere in un essere superiore, comportandosi poi di conseguenza (vedi la verginità di Kakà prima del matrimonio o l’astinenza da sesso di Legrottaglie, tanto per fare due nomi), o ancora trovare atleti che dopo la carriera sportiva desiderano prendere i voti, come Kezman e Zè Roberto. Non è invece così consueto che un calciatore nel pieno dell’attività agonistica abbandoni tutto per prendere i voti.

E’ la storia di Chase Hilgenbrinck difensore del New England Revolution, che ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo per dedicarsi alla vita religiosa.