L’Inghilterra ai piedi di Capello, ma i colleghi mugugnano

di Redazione Commenta

Nella terra di Sua Maestà un tecnico così lo sognavano da tempo ed ora sono in molti a recitare il mea culpa per le critiche feroci dopo le prime non esaltanti prestazioni (almeno sul piano del gioco). Ora Capello è diventato “mister fabulous” e nessuno si permette più di criticarne metodi e convocazione.

Chi vince ha sempre ragione e, se c’è una cosa che Don Fabio sa fare bene, è proprio vincere. Tutti dalla sua parte dunque, perché è facile saltare al volo sul carro del vincitore, anche se fino al giorno prima si era stati dalla parte dei detrattori.

Ma in mezzo al clima di celebrazioni (specie dopo la vittoria in terra tedesca sulla Germania), c’è anche chi se ne infischia delle sorti della nazionale inglese e guarda al bene del proprio orticello, lanciando accuse neanche troppo velate contro il tecnico di Pieris. Parliamo degli allenatori della Premier, tutti o quasi schierati contro alcune richieste di mister fab.

Il primo a far la voce grossa è Sir Alex Ferguson, poco propenso ad accettare che il prossimo campionato cominci in anticipo, per permettere alla nazionale inglese di avere 6 settimane a disposizione in vista del Mondiale 2010:

Sono perplesso su questa cosa, perché il prossimo anno ci saranno partite internazionali e qualificazioni mondiali fino al 10 di giugno e perciò non si può pensare di iniziare l’8 agosto. Due mesi sono un tempo troppo breve per prepararsi alla nuova stagione.

Chi la spunterà tra mister Premier League e mister fab? Per ora la Football Association è dalla parte del tecnico italiano, vista l’importanza della manifestazione sudafricana ed il desiderio di riportare in Inghilterra un titolo che manca da troppo tempo. Staremo a vedere.

Intanto c’è anche chi si lamenta per il trattamento non proprio cortese ricevuto alla vigilia della gara con la Germania. Si tratta di Rafa Benitez, che avrebbe gradito almeno una telefonata di scuse dopo la vicenda Gerrard (il capitano del Liverpool è stato costretto a sobbarcarsi un viaggio di 800 chilometri in mezza giornata per dimostrare ai medici della nazionale che era realmente infortunato).

E questo è solo l’inizio, perché mister Capello ha intenzione, da ora in poi, di accertarsi di persona circa le condizioni fisiche de convocati, a rischio di mettersi contro colleghi e club. Una questione di sfiducia? Forse si, ma come fidarsi di fronte alla guarigione miracolosa dei vari Frank Lampard, Ashley e Joe Cole, Wayne Rooney, Rio Ferdinand ed Emile Heskey, infortunati mercoledì e più sani che mai nel fine settimana?

Capello vuole arrivare fino in fondo e non saranno certo i mugugni dei colleghi a fargli cambiare idea.

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