Anche Genoa e Sampdoria divorziano: addio al Ferraris

Sulla scia degli esempi di Juventus, Milan e Lazio, anche le due squadre di Genova, Genoa e Sampdoria, potrebbero presto abbandonare il Luigi Ferraris per trasferirsi in un impianto di proprietà. Ma a differenza delle altre squadre che lo farebbero per ricavare guadagni propri e non dover dividere lo stadio con i cugini di Torino, Inter e Roma, queste due squadre lo farebbero perchè costrette.

Visti i costi a cui il comune deve provvedere, dalla continua rizollatura, ai seggiolini, fino all’ammodernamento dell’impianto richiesto dalla Uefa, la giunta comunale genovese ha deciso di mettere all’asta lo stadio per potersi liberare di oneri troppo pesanti. la base di partenza di cui si sente parlare è 35 milioni di euro. Ma vediamo quali sono gli scenari che si aprirebbero nel caso in cui lo stadio venisse venduto.

Toni rompe il digiuno, mister Lippi fa 31

Serata da ricordare per i colori azzurri, sebbene nella gara di ieri non ci fossero punti in palio o trofei da conquistare. L’ultima amichevole del 2008 regala però motivi di soddisfazione e di orgoglio personale destinati ad entrare nella storia.

Di sicuro fa storia il ritorno al gol di Luca Toni, a secco con la maglia della nazionale dal febbraio scorso ed aspramente criticato agli ultimi Europei per la scarsa vena realizzativa. Un colpo di testa a scacciare i fantasmi e a zittire quanti sperano nell’arrivo di Amauri al centro dell’attacco azzurro.

Un gol da dedicare a se stesso, arrivato nel momento giusto, proprio quando mister Lippi rischiava di vedersi sfuggire il traguardo delle 31 partite consecutive senza sconfitte. Il colpo di testa di Toni ha regalato al tecnico viareggiano un pezzo di leggenda, nonostante l’interessato continui a ripetere che il record conta fino ad un certo punto, se poi non viene accompagnato da trionfi importanti.

Maradona, buona la prima

Parte subito bene El Pibe de Oro sulla panchina dell’Argentina. Alla prima gara da ct sblocca subito la casella delle partite vinte con lo 0-1 in Scozia grazie alla rete di Maxi Rodriguez. Tante stelle hanno portato ad un buon gioco per essere la prima gara con una tattica tutta nuova, ma pochi gol. Ne basta uno, e di più Maradona non poteva proprio sperare.

Ma non ci sono state solo amichevoli. Infatti sono state disputate ben 12 partite di qualificazione ai mondiali 2010 in tutto il mondo. In Europa si è giocato solo nella Repubblica di San Marino, dove la squadra di casa è stata sconfitta dalla Repubblica Ceca per 3-0. Nelle altre gare di qualificazione spiccano le vittorie del Giappone e della Corea, che nel big match di giornata ha battuto l’Arabia Saudita.

Grecia – Italia vale un record

Ci siamo. E’ il giorno della gloria per Marcello Lippi, che stasera in quel di Atene potrebbe raggiungere il record di rusultati utili consecutivi alla guida della nazionale italiana. Per ora è a quota 30 ed un pezzo di gloria è già conquistata, avendo raggiunto il mese scorso Vittorio Pozzo, ct azzurro dei primi due titoli mondiali. Ma stasera l’impresa potrebbe essere completata, Grecia permettendo.

Una partita senza punti in palio, eppure di fondamentale importanza per il tecnico viareggino che non nasconde una certa emozione per il record personale:

Voglio fare 31 partite consecutive senza sconfitte, eguagliare il record di Clemente (Spagna) e Basile (Argentina). Già essere a 30, come riuscì Vittorio Pozzo, è un onore. Arrivare a 31 poi sarebbe davvero importante anche come metro della costante crescita del gruppo.

Ronaldo: “Forse smetto”

Incredibile quanto inaspettata dichiarazione dell’ex Fenomeno Ronaldo fatta alla Gazzetta dello Sport. Secondo il quotidiano infatti il campione brasiliano sta pensando di smettere con il calcio. Ritornando sull’argomento che sembrava già chiuso dell’offerta fatta dal Siena un paio di mesi fa, e che Ronaldo aveva già rifiutato, queste sono state le sue nuove parole:

“Non so davvero che cosa mi riserverà il futuro. Non so se continuare a giocare, o ritirarmi. Non ho ancora preso una decisione”

Parole che lasciano sconcertati milioni di suoi tifosi, che già stavano scommettendo in quale club sarebbe rinato. A margine della partita di beneficienza con gli amici di Zidane in cui l’attaccante aveva disputato anche 22 minuti, si erano già inseguite voci sul suo ritorno, che sembrava sempre più vicino.

Il ritorno di Maradona

Dopo fiumi di chiacchiere e di perplessità riguardo alla sua scarsa esperienza alla guida di una squadra, ecco finalmente il giorno del debutto per Diego Armando Maradona. Gli occhi del mondo intero stasera saranno puntati sull’Hampden Park di Glasgow, stadio che quasi trenta anni fa applaudì il suo primo gol con la maglia della nazionale argentina.

Un’emozione che Diego non ha mai dimenticato, sebbene sia impossibile paragonarla con quella che proverà questa sera, quando la “sua” nazionale gli si schiererà di fronte al momento dell’inno.

Nella conferenza stampa di ieri il Pibe de Oro si è detto pronto per la nuova avventura e intenzionato a trascinare la Seleccion alla vittoria del mondiale sudafricano del 2010.

Ligue 1: Lione a +7 dalle inseguitrici

I club francesi tifano Lione. Non ci sono altre spiegazioni per illustrare cosa sta succedendo nella Ligue 1. Battere i campioni di Francia ormai è un’impresa più unica che rara, ma almeno si può sperare di fermarli con un pareggio. Nel posticipo di domenica il Bordeaux si presenta al Gerland con tutte le buone intenzioni, disputa una buona gara e mette in difficoltà i lionesi. Peccato che si addormenti per 5 minuti, e quando poi si risveglia si ritrova sotto di due reti. Il solito Benzema apre le marcature al 33′, 5 minuti dopo Kallstrom chiude la partita.

Il Bordeaux era terzo, ora è sesto, il Marsiglia era secondo, e rimane secondo, con il problema di veder scappare il Lione a +7, dopo l’incredibile sconfitta casalinga contro il Lorient. Non c’era nemmeno l’assillo della Champions a distrarre i marsigliesi, ma evidentemente gli manca un pò di carattere, visto che in vantaggio per 2-0 riescono a farsi rimontare nell’ultimo quarto d’ora da una matricola, fino addirittura a perdere 2-3.

Calderon vs Cassano

Ecco la foto dello scandalo, quella che ha fatto andare su tutte le furie Ramon Calderon, presidente del Real Madrid. Vi starete chiedendo cosa c’entri Cassano in tutto questo, visto

Liga: Real sempre più in crisi, Barça sempre più solo

Sappiamo che per adesso rimane al suo posto, ma l’allenatore del Real Madrid Bernard Schuster se l’è vista davvero brutta sabato scorso. Dopo i numerosi k.o. che stanno arrivando nelle ultime settimane (ultimo in coppa del Re contro una squadra di serie C), perde anche in campionato contro il Valladolid. Se poi aggiungiamo che i punti di distacco dal Barcellona sono ora 5 e che proprio i blaugrana 7 giorni prima avevano rifilato 6 reti al Valladolid, la situazione sembra farsi sempre più grave.

A far precipitare le cose anche l’infortunio di Van Nistelrooy, dato che Higuain si è sgonfiato dopo i 4 gol della partita precendente e l’attaccante più pericoloso dei blancos è stato Cannavaro, il che è tutto dire. La difesa inoltre traballa, e così Schuster ha le ore contate: se non dovesse vincere contro il Recreativo sabato prossimo sarebbe fuori.

Comincia il Derby d’Italia: i tecnici dicono Inter

Mancano ancora quattro lunghissimi giorni alla sfida Inter-Juve, ma già impazzano i pronostici sull’esito della gara. Il Derby d’Italia, come lo definì il Maestro Gianni Brera, comincia da qui, dal parere dei tecnici italiani su una delle sfide più antiche del nostro campionato.

Come evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, sono in pochi a propendere per il pareggio tra due squadre che vorranno dimostrare di meritare il posto che occupano in classifica e che non concederanno nulla all’avversario. Sfida scudetto? Difficile da stabilire sin da ora, anche perché le dirette concorrenti nella corsa al titolo non staranno certo a guardare. Una sfida comunque che non può essere considerata come le altre.

E allora andiamo a sentire l’opinione degli esperti, molti dei quali orientati verso la vittoria della banda di Mourinho.